LA CONFESSIONE NELLA CHIESA

Ieri ho letto questo titolo all’articolo di un giornale: “Coronavirus, dal Papa via libera alle confessioni individuali: «Parlate direttamente con Dio»”. Alcune persone mi hanno chiesto pareri al riguardo: anzitutto, devo dire che da sempre è chiesto al cristiano di parlare direttamente a Dio chiedendo perdono dei propri peccati! L’esame di coscienza serale fa parte di questo colloquio con Dio dove chiediamo di essere guariti laddove siamo induriti nel male… direi che questo è il passaggio previo di ogni confessione sacramentale! Alla stessa stregua: si può e si deve continuamente cercare la comunione personale con il Signore, poi, però, si desidera la comunione sacramentale! L’una non esclude mai l’altra: entrambe sono assolutamente necessarie! La cosa che più mi fa pensare è l’esultanza dei media che sembrano illuminarsi non appena l’individuocentrismo prende il sopravvento… ognuno per sé, senza bisogno dell’altro… I Sacramenti non sono atti magici, sono eventi ecclesiali, dove da membra dello stesso corpo ci prendiamo cura gli uni degli altri! Il prete che si mette a disposizione al confessionale non ha il ruolo del giudice che è chiamato a comminare la pena in forza dei reati commessi… è piuttosto il medico che visita le colpe dei fratelli e suggerisce la cura e dona l’amore misericordioso di Dio… Chi ha esperienza di fede, in questo tempo, si confessa da solo davanti a Dio, ma non vede l’ora di farlo nella Chiesa per sentire l’abbraccio tenero della misericordia. Buona giornata

DIO CI STA GUIDANDO

Se facciamo scorrere davanti ai nostri occhi la storia del popolo d’Israele noteremo come sia stato un continuo dentro-fuori da una condizione di benessere ad una di prostrazione. Generalmente, Israele legge i suoi momenti no come una punizione di Dio alle sue infedeltà… lo capisce sempre tardi, ma lo capisce! Di solito, è aiutato dai profeti che sollecitano al pentimento e al ritorno al Signore… E quando chiede perdono, Il Signore non manca di promettere nuovamente abbondate e ricca la sua benedizione: «Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, fioriranno come le vigne, saranno famosi come il vino del Libano». È consolante rileggere questa dinamica che dopo la caduta vede sempre una risalita… serve anche a noi, in questo momento di grande sconvolgimento, essere aiutati a guardare avanti con fiducia e speranza! Molti mi ringraziano perché aiuto a pregare e a stare uniti: la verità è che anche io sono sconvolto… anche io brancolo nel buio come tutti voi… anche io ho bisogno di voi e della vostra preghiera… Stando insieme e pregando ci accorgiamo che è il Signore a starsi davanti come guida, donandoci parole e visioni che ci dischiudono alla fiducia… «Il Signore è il mio pastore… anche se cammino in valle oscura non temo… perché tu sei con me»! Buona giornata

GIUSEPPE: DAL MARGINE AL CENTRO

Nella Genesi, quando Dio decide di provvedere per Adamo una compagnia che gli fosse corrispondente, si dice che calò un torpore che lo addormentò. Così da Adamo Dio estrasse una costola da cui plasmo Eva. Il sonno è segno che l’azione ha come protagonista assoluto il Creatore: l’uomo è totalmente passivo nel compimento del progetto che Dio inaugura. Possiamo leggere la stessa, identica, dinamica nel mettere in moto il processo dell’Incarnazione: Giuseppe si addormenta e Dio gli mette accanto Maria, una donna piena di Grazia, con la quale unirsi per realizzare il suo sogno di redenzione per l’intera umanità. Giuseppe, obbediente, senza alcuna parola fa quanto l’Angelo gli dice. Ha qualche domanda e perplessità ma si fida di Dio, lascai fare a Lui! Senza saperlo quest’uomo porta a compimento una promessa che Dio già aveva fatto al Re Davide almeno mille anni prima… Quello che siamo chiamati a fare oggi non deve per forza collimare con i nostri ragionamenti e i nostri calcoli: c’è una macro-storia che è molto più importante della nostra micro-storia! San Giuseppe ci aiuta a capire che le grandi cose non le facciamo realizzando i nostri sogni ma portando a compimento i progetti di Dio! E questi richiedono fiducia… Buona giornata

LA LEGGE DI DIO

Che gioia sapere che Dio è Padre! Non che Dio è come un padre ma che la sua identità più vera è la paternità! Significa che gli apparteniamo, che ci ama più di se stesso, che è disposto a tutto perché noi abbiamo la vita! Solo così non si guarda più con sospetto ciò che avviene… non ci si ferma all’apparenza della fatica e del dolore, ma si va oltre per capire che cosa prepara ogni avvenimento al di là della superficie. In questo senso vanno viste anche le leggi e le norme che Dio ha dettato al suo popolo… così parla Dio per bocca di Mosè: «ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi». Dio non da leggi per delimitare la libertà, per definire i confini della sua giurisdizione e così far sentire l’uomo uno schiavetto… Leggi e norme sono date perché viviamo e perché entriamo nella pienezza della comunione con Lui! Solo quando si legge tutto ciò che ci viene comandato da Dio in questa maniera si può dire: «Beato l’uomo che si compiace della legge del Signore»! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Vittoria e per Michele che sommessamente abbiamo sepolto affidando alla misericordia di Dio

PREGARE

Appena ho letto questo brano del profeta Daniele, mi sono detto: “Ma queste sono le parole giuste per noi!“.

«Non ci abbandonare fino in fondo,
per amore del tuo nome,
non infrangere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia,
per amore di Abramo, tuo amico,
di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo,
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare
la loro stirpe come le stelle del cielo,
come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore,
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
oggi siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.

Potessimo essere accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto,
non coprirci di vergogna.
Fa’ con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi,
da’ gloria al tuo nome, Signore».

Mi sembra bello fare nostre le parole di chi prima di noi si è trovato nella prova. Non siamo i primi nella storia… non possiamo pensare che come noi nessuno mai è stato così male… preghiamo per chi davvero è sommerso dai flutti del dolore… Non so proprio come si possa fare altro per chi piange e per chi soffre in questo tempo… Buona giornata