IN ASCOLTO DENTRO LA PASSIONE

«Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli». Gesù affronta la passione sempre rivolto al Padre. Nessuno potrebbe affrontare un destino di morte con la determinazione di Gesù se non fosse costantemente sostenuto dal Padre. Gesù segue pari pari le istruzioni di Colui che lo ama. L’ascolto è l’anima del suo donare la vita. Questa dimensione non può essere assolutamente marginalizzata: Gesù non è un supereroe ma è un Figlio che sa di potersi abbandonare totalmente nella mani buone del Padre. Ci dobbiamo chiedere: nell’affrontare i percorsi di passione che la vita ci mette sul nostro cammino come ci comportiamo? Quali sono le indicazioni che prendiamo come riferimento? La solitudine che troppo spesso accompagna le nostre fatiche è il male radicale che ci affossa e ci distrugge! «Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso». Eccola la forza di Gesù! Tutto è destinato a finire: la cattiveria, la violenza, la prepotenza, hanno le ore contate… Se Gesù avesse cercato di appianare la situazione non ci avrebbe aperto il passaggio – la Pasqua – dalla morte alla vita! Affrettiamoci ad entrare nella Pasqua di Gesù! Buona giornata

COMPAGNI DI SVENTURA

Leggo del tradimento di Giuda e sono preso da un sentimento di profonda compassione. «Satana entrò in lui», scrive Giovanni nel suo Vangelo. Povero Giuda, certamente ha prestato il fianco alla tentazione del maligno ma quale uomo è così scaltro da sottrarvisi? Alla fine, Giuda è stato gabbato come Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden… Non posso credere che Giuda non volesse bene a Gesù ma certamente, come è anche per noi, è bastato qualcosa di più allettante e  di desiderabile ai sensi per cedere con superficialità, senza considerare fino in fondo le conseguenze della scelta! Anche Pietro nel suo rinnegamento mi fa una tenerezza immensa: aveva una ammirazione per Gesù infinita! Sarebbe stato disponibile – a dir suo – a dare la vita per Gesù... e poi, davanti ad una anonima serva crolla come il più inetto e pusillanime degli uomini! Ma come si fa a biasimarli? Come si può giudicarli? Chi ha il coraggio, ancor peggio, di condannarli? Siamo noi… sono il nostro specchio… mi sembra di sentire Gesù che dice «Chi è senza peccato scagli per primo la pietra»! Facciamoci un serio esame di coscienza e troviamo il tempo per andare da Gesù e chiedergli umilmente perdono! Tutti abbiamo peccato… Buona giornata

L’AMORE ESAGERA

«Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù». Un gesto oggettivamente esagerato e, comunque, con un utilizzo sproporzionato di profumo: ma qui sta la bellezza! Qui sta la verità dell’amore! Chi lesina le manifestazioni di affetto e di cura non ama sul serio… Quando si ama si desidera dare il meglio e il massimo di quello che si è e di quello che si ha! I calcoli nulla hanno a che fare con l’amore… Se un fidanzato si stanca nel fare compagnia alla fidanzata e guarda continuamente l’orologio è probabile non sia così coinvolto da quella relazione… L’amore ha a che fare con gli eccessi, con l’amplificazione, con l’esagerazione… È chiarissimo che Giuda non ha per Gesù un amore vero: considera uno spreco l’abbondanza del profumo utilizzato da Maria! Quante volte ci viene da dire che è troppo la scelta di una vita claustrale… è troppo la scelta di chi prega almeno un’ora al giorno… è troppa la fastosità di alcun chiese e di alcuni paramenti… fuori dall’amore, non si capisce nemmeno la spesa per l’acquisto di un anello pregiato per la propria sposa! Esageriamo con il Signore! Non facciamo calcoli! Buona giornata

STARE SOTTO LA CROCE

Ogni anno ci viene proposta dalla Liturgia, per due volte, la lettura integrale della Passione di Gesù: nella Domenica delle Palme nella versione di uno dei vangeli sinottici e nel Venerdì Santo nella versione di Giovanni. È una storia da ascoltare più che da capire. Occorre trasferirsi con il pensiero nella Gerusalemme di quel tempo e rivivere nella realtà la vicenda di Gesù, come dei contemporanei. Sarebbe bello se riuscissimo ad ascoltare immaginando di essere sulla scena, come gli uomini e le donne di quel tempo, senza tutte le conoscenze teologiche e spirituali che possediamo oggi dopo secoli di storia cristiana… perché? Perché è giusto che ci chiediamo se davvero la croce è in grado di suscitare in noi la certezza che Gesù è il Figlio di Dio o no!

Credo sia impossibile rimanere impassibili e indifferenti nel far scorrere davanti a noi la scena della Passione: per forza si è fagocitati, coinvolti, resi protagonisti. In quella storia ci siamo dentro in pieno o come poveri cristi o come impazziti persecutori… Gesù ai discepoli, ai farisei, alle folle ha detto più volte e a chiare lettere che tutti avrebbero dovuto vederlo innalzato sulla croce per riconoscerlo per davvero! Ma cosa c’entra con la nostra salvezza questa storia? Perché solo sotto la croce possiamo rinascere a vita nuova?

La risposta è chiarissima: perché nella croce Gesù non è solo! Nella croce è visibilissima la presenza del Padre! Il protagonista della scena è Dio che è amore: il Padre è nel Figlio e il Figlio è nel Padre e lo Spirito santo donato agli uomini coinvolge nella medesima dinamica chi “prende la sua croce” e vive la sua vita “perdendola” per i fratelli! È possibile donare la propria vita alla maniera di Gesù nel momento in cui come Lui sappiamo di essere dentro l’amore del Padre che “non lascia che il suo santo veda la corruzione del sepolcro”…

Stiamo sotto la croce, allora! Buona Settimana Santa

SEMPRE SI FA TROVARE

Gesù fa uscire Lazzaro dal sepolcro e la sua fama si spande a macchia d’olio. Dice l’evangelista Giovanni: «Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto». Gesù non cerca una morte da eroe, non vuole dimostrare di essere superiore… semplicemente rivela, manifesta la volontà del Padre di dare la vita agli uomini. Il disegno di Dio non è quello di morire in maniera cruenta ma di stare accanto all’uomo così com’è, fosse anche l’uomo cattivo, l’uomo adirato, l’uomo violento! Gesù ci salva proprio grazie ad un amore incondizionato, gratuito, disinteressato! Si ritira nel deserto ma non si nasconde: chi lo cerca lo deve trovare… fosse anche per ucciderlo! Gesù si mette nelle mani di credenti, di non credenti, di santi e di dannati: ciò che gli sta a cuore è esserci là dove l’uomo vive o muore! Non c’è una condizione umana che non sia stata raggiunta dall’amore di Gesù! Come vorrei che tutti gli uomini potessero accorgersi di questa meraviglia e avessero il coraggio di abbandonarsi alla sua cura… le confessioni pasquali che oggi incominciamo siano l’occasione per fare questa esperienza! Buona giornata