COSTRUIRE SU DIO

Molti pensano che la fede tolga i fastidi, i problemi, le malattie, le disgrazie… basta poco tempo per smentire totalmente un’idea del genere! La vita è identica per credenti e non credenti: piove e c’è il sole per tutti… si piange e si ride tutti… si sta bene e s sta male tutti… senza alcuna distinzione di sorta! E allora che vantaggio porta il credere se non ci sono corsie privilegiate di benessere? Gesù fa un bel esempio: c’è chi costruisce la casa sulla roccia e chi la costruisce sulla sabbia… tutti costruiscono ma la tenuta statica della casa è data dal fondamento! Tant’è che «cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono sulla casa» e una rimase in piedi ed una cadde! Il momento della verifica arriva! Spesso è lungo a venire ma quando si presenta non esistono alibi: o si è solidi o si è fragili! In un mondo tutto incentrato sull’attimo, sull’immediato, sull’adesso, non si riesce a distinguere tra chi è in comunione con Dio e chi non lo è… occorre il tempo… occorre l’eternità! Questa consapevolezza non deve sfociare in un rimando costante delle scelte radicali della vita: lavoriamo da subito costruendo su Dio… non rimarremo delusi! Buona giornata

CHI È IL DISCEPOLO

Gesù parla di falsi profeti. Che cosa vuol dire etimologicamente profeta? Vuol dire “parlare a nome di”. Gesù, quindi, si riferisce a sedicenti suoi discepoli che tali però non sono… Esistono pertanto uomini che sono soltanto travestiti da cristiani ma che, in realtà, non lo sono! Non basta aver ricevuto il battesimo e nemmeno non basta frequentare i riti… Occorre dell’altro. Gesù fornisce un criterio per discernere i veri dai falsi profeti: «Dai loro frutti li riconoscerete». Ecco: un “profeta” è riconoscibile dal suo modo di agire, dal suo modo di parlare, dal suo modo di essere! Attenzione: non dice che li si riconosca da non sbagliare mai, dall’essere sempre giusti e impeccabili… A volte, accade di sentire giudizi rispetto a peccati commessi da cristiani del tipo “e sì che va anche a messa”: il giudizio deve essere sempre più globale! Ok, un cristiano pecca, oggettivamente… ci saranno comportamenti che divergono da una condotta irreprensibile… ma alla fine c’è da chiedersi: “ci sono frutti buoni nel suo operato? Sono ravvisabili degli atti di bene che rimangono nel tempo?”. Non fermiamoci a giudizi immediati e parziali, sia quando riguarda noi stessi che gli altri! Curiamoci solo di fare il bene… sul male ci penserà la misericordia! Buona giornata

FARE PER PRIMI

Spesso sento invocare il principio di reciprocità, soprattutto quando si intavola il discorso riguardante il dialogo con il mondo islamico: il ragionamento è assolutamente condivisibile perché garantisce una correttezza dei rapporti ed evita sbilanciamenti, tuttavia non sta in piedi! Perché? Perché la cultura del dialogo e della tolleranza viene dalla sapienza del Vangelo e non dal Corano! Il mondo islamico non sa ragionare nei nostri termini… (ovviamente non intendo generalizzare: a livello personale troviamo persone assolutamente sensibili e aperte). Proprio per questo a noi cristiani è chiesto un passo in più: occorre esporsi un poco, anche a costo di qualche sopruso… perdere, morire, sono coniugazioni dal sapore chiaramente evangelico! Il Vangelo che oggi leggiamo in chiesa parla chiaramente al riguardo: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». Se gli altri non fanno quello che noi ci aspettiamo e desideriamo, Gesù non ci insegna a picchiare i pugni e ad imporre regolamenti e normative serrate… al contrario, ci invita a dare l’esempio! Perché chi vede ne segua le orme! Ammetto la serietà e l’impegnatività della proposta ma è l’unica via percorribile per superare lo scoglio della incomprensione! Abbiamo ampi margini di miglioramento! Buona giornata

UN UOMO VENUTO DA DIO

Sappiamo come i vangeli dell’infanzia di Matteo e Luca non sono una cronologia storica degli eventi ma una rilettura teologica. Questo non vuol dire che non sono veri! Semplicemente, vanno letti a partire da un punto di vista particolare. Certamente il fatto che Luca abbia voluto narrare nello specifico la nascita di Giovani Battista significa che era un personaggio di rilievo nella esperienza di fede nelle prime comunità cristiane. Giovanni Battista è immagine dello scriba o del profeta che legge la storia individuando l’azione sotterranea di Dio: con molta sapienza è riuscito a scorgere in Gesù il mandato da Dio e lo ha indicato ai suoi seguaci! È chiaro che un uomo così intelligente e profondo non poteva che essere un incaricato da Dio in ordine a questo scopo! La fede primitiva per attribuire a Dio la conduzione degli eventi la anticipava direttamente nella nascita: Zaccaria ed Elisabetta sono depositari di una grazia divina! Il figlio che nasce da loro è opera di Dio! Dal momento che celebriamo la natività di Giovanni Battista affermiamo l’eccezionalità di questo personaggio! I doni che ha mostrato erano una grazia divina… proprio per questo motivo, ancor più è doveroso prestargli attenzione e obbedienza! Buona giornata