CUSTODIRE LA VERA FEDE

I discepoli che hanno condiviso da vicino la vita pubblica di Gesù e ne hanno sperimentato la morte e la risurrezione hanno sentito il dovere di custodire con attenzione e meticolosità la sua identità divino-umana. Da subito, infatti, sorsero chi sosteneva che Gesù fosse solo uomo o che fosse solo Dio. Ci fu anche chi creava attorno a Gesù un’aurea di magia al punto da trasformarlo in uno capace di compiere ogni cosa a comando, un onnipotente a basso costo… Gesù, al contrario, era un uomo, totalmente uomo, con tutte le caratteristiche e i limiti dell’umanità… ed era Dio, totalmente Dio, capace di amare ad oltranza fino a morire… Quando dobbiamo parlare di Gesù è bene che evitiamo di dire ciò che ci sembra, ciò che ci piace, ciò che crediamo più giusto… Quando parliamo di Gesù diciamo solo quello che dicono i Vangeli! Sentite cosa dice Giovanni rispetto a chi parla di Gesù a partire dalle proprie considerazioni personali: «l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti». L’anticristo non è il diavolo, come spesso qualcuno afferma, ma chi dice di credere in Gesù e poi lo riduce al proprio personale pensiero! Curiamo la nostra fede! Leggiamo, studiamo e preghiamo per essere suoi autentici testimoni! Buona giornata

IL MONDO COME MEZZO

«Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui». Leggendo superficialmente questa espressione dell’evangelista Giovanni potremmo travisare non poco il significato… potremmo essere tentati di credere che il mondo debba essere evitato come male. Ciò, però, cozzerebbe chiaramente con un altro messaggio importante del Vangelo: «Dio ha tanto amato il mondo da mandare a noi suo Figlio». Se Dio ha amato il mondo per quale motivo non dovremmo amarlo noi? Per mondo non si intendono le persone e le realtà create ma le forme di idolatria che pongono Dio al di fuori, come se fosse un estraneo! Mondano è il modo di vivere a prescindere dal Creatore… Se si ama il mondo come distaccato da Dio, il mondo ci fa perdere la vita! Sacrificare la vita per il mondo ha senso solo nella prospettiva della comunione con Dio… altrimenti tutto è inutile! Il mondo se è idealizzato ci fagocita, ci asservisce a sé… il mondo va assolutamente considerato alla stregua di mezzo! Attraverso l’amore per il mondo abbiamo accesso al mistero di Dio. Per questo il mondo ci è necessario: per la sua funzione di mezzo per arrivare a Dio! Molto sottile è questa attenzione… Buona giornata

UN MODO UMANO DI DIRSI DI DIO

Perché Dio ha voluto mettere assieme a Maria Giuseppe? Non ce n’era bisogno! Il Figlio sarebbe nato a prescindere… Se lo scopo era unicamente l’Incarnazione di Dio, la famiglia era assolutamente indifferente! Non è stato così. Dio ha scelto di nascere, crescere e vivere dentro una relazione stabile di un uomo e di una donna: quel legame era necessario alla comprensione dell’AMORE. Mi convinco sempre più che la famiglia non è un’invenzione dell’uomo: è, invece, una vera e propria strategia attraverso la quale Dio da all’uomo la possibilità di riconoscerLo. La famiglia, per dirla in maniera sintetica, è un “luogo teologico”: è, cioè, un ambito preciso nel quale Dio sceglie di rivelarsi. La famiglia in questo senso non è una realtà legata a semplici sentimenti che si provano tra persone ma è una missione, una vocazione! È una chiamata a testimoniare, mediante la fedeltà dei coniugi e lo sforzo di trovare un linguaggio di comunione, il mistero di Dio trinità! Già l’ho detto in altre occasioni: è chiaro che la crisi della famiglia è un evidente sintomo dello smarrimento di fede: il diavolo, tenace oppositore di Dio, ha scelto di sconquassare questo ambito marcatamente umano per staccarci dall’amore di Dio! Quando un figlio fa l’esperienza della divisione dei genitori, per lui il volto di Dio diventa una conquista ben più faticosa che non per un figlio dentro un’esperienza, seppur impegnativa, di fedeltà. Si fa una grande retorica attorno al fatto che in famiglia si debba sempre respirare un clima di serenità e di armonia… la famiglia è il luogo della comunione tra persone segnate dal peccato: l’unica strada percorribile è quella della fedeltà e del perdono! Proprio perché Dio lo si trova in una strenua e affannosa ricerca, non è possibile pensare che la via della famiglia sia una passeggiata… chi è capace di tenacia vedrà e svelerà il volto di Dio… Buon domenica

RICONOSCERSI PECCATORI PERDONATI

In confessionale mi capita spesso di sentir dire dai penitenti: sono un peccatore però non saprei esattamente che cosa confessare. A questo livello potremmo dire che quanto ci dice Giovanni nella sua Lettera è rispettato: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi». Il problema è che, nella maggior parte dei casi, la convinzione è che i propri peccati sono poca cosa rispetto a quelli che commettono certuni! È un criterio che non possiamo accettare: ciò che noi facciamo difformemente alla verità – fosse anche una piccola mancanza – va riconosciuto e chiamato per nome! Avere una giusta coscienza del proprio male è il primo passo della conversione… non tanto perché così possiamo impegnarci per cambiare e operare dei miglioramenti, quanto perché ci dispone ad una accoglienza misericordiosa nei confronti degli altri! Chi relativizza troppo facilmente le proprie mancanze non riuscirà mai a riconoscere la larghezza del perdono di Dio! Penserà che tutto quello che fa è scusabile fino a ritenersi un giusto… niente di più antievangelico! Non posso finire di ringraziare il Signore per avermi dato una consapevolezza così chiara del mio peccato da ritenere i peccati dei miei fratelli sempre più scusabili dei miei! Che grande notizia la misericordia quando ci tocca il cuore… Buona giornata