MEGLIO UNA GALLINA OGGI?

«Nel paese dei Gadarèni, due indemoniati… erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada». Proviamo ad immaginare la scena: un paese, tanta gente, intimorita per le manifestazioni violente di due posseduti. Che cosa avranno desiderato sopra ogni cosa? Immagino di poter arginare questi due tipi loschi per poter tornare a vivere in piena libertà e totale serenità la loro vita ordinaria. Ebbene: arriva Gesù! Il più grande nemico del demonio: dove arriva lui, il demonio scappa, fugge, si ritira. Anche qui accade che i due indemoniati chiedono di non essere maltrattati ma di essere inviati nella mandria dei porci intenta a pascolare nelle adiacenze! Gesù lo permette e tutta la mandria precipita nel mare… Dovrebbe esplodere la festa per la libertà ritrovata, per la liberazione sorprendente operata da Gesù! Niente di tutto questo: «Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio». Incredibile: tutta la cittadinanza sceglie di allontanare Gesù! Sembra che sia meglio avere a disposizione in abbondanza carne di maiale piuttosto che avere la libertà dei figli! Troppo facile accontentarsi di sopravvivere piuttosto che ricercare una vita più piena! Meglio una vita lunga seppur mediocre che una vita magari breve ma intensa… mah… Buona giornata

PIETRO E PAOLO: TESTIMONIANZA PASQUALE

Gesù è all’origine della fede. Pietro e Paolo sono all’origine della Chiesa. Senza Gesù non ci sarebbe la sostanza della fede. Senza Pietro e Paolo non ci sarebbe storia cristiana. Noi viviamo della grazia di Cristo in quanto Pietro e Paolo non hanno lasciato nulla di intentato nell’annuncio e nella testimonianza della vita nuova sgorgata in loro in forza del dono dello Spirito. Pietro e Paolo sono la testimonianza viva di una praticabilità del Vangelo seppure dentro umanità fragili e mancanti. Di nulla questi apostoli si sono mai vantati se non della misericordia ricevuta dal Signore. Non hanno nascosto peccati, cadute, tradimenti, incoerenze… Hanno così reso più che evidente che la salvezza è dono e non conquista! Pietro e Paolo, uomini afferrati dall’amore di Cristo, innamorati del Vangelo, dimentichi di sè, impegnati solo a rispondere a quell’Amore da cui nulla riusciva a distoglierli! È una grazia grande averli come patroni della nostra Parrocchia: ci aiutano a dismettere una forma di fede troppo muscolare a favore del primato della grazia… ci ricordano che seguire Gesù non è uno sforzo ma una necessità… ci testimoniano che le croci e gli ostacoli ci sono sempre ma tutto è segnato dalla Pasqua! «L’angelo gli disse: “Mettiti la cintura e légati i sandali… Metti il mantello e seguimi!”». Buona giornata

IN CAMMINO

È da decenni che si parla di “pensiero debole” ossia di una cultura dove non ci sono più verità certe, sicurezze assolute, certezze inossidabili. Mi ricordo quando se ne parlava in facoltà e, allora, alla maggior parte di noi studenti, sembravano idee strampalate, insensate, assurde: il pensiero era molto forte, c’erano principi e criteri che tenevano e parevano inattaccabili… Oggi siamo immersi nella debolezza del pensiero! Chi osa sostenere qualche verità inappellabile viene subito additato come intollerante e fondamentalista… Il confronto è mutato radicalmente: senza principi chiari non è più possibile dialogare! Che cosa succede? Viene a galla una sorta di dittatura della maggioranza! Le verità – semplifico molto il ragionamento – vengono stabilite in base al consenso che riescono ad ottenere, spesso sulla scorta di una forte emotività. Cosa possiamo dire? Mi sembra che, effettivamente, c’è stato un tempo dove la verità è stata forse più imposta che proposta… anche questo non è secondo il Vangelo! Mi sembra illuminante questo versetto dal Vangelo di Matteo che oggi leggiamo a Messa: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Anche Gesù non propone tane sicure! La sua proposta ha a che fare con una costante ricerca dell’uomo! Da qui una verità sempre più autentica… Buona giornata

ANDARE OLTRE IL NOSTRO POSSIBILE

Sia nella pagina di ieri che in quella di oggi a fronte delle belle notizie di Dio troviamo una reazione ridicolizzante dell’uomo: «Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise»… «Sara rise dentro di sé»… L’uomo individuo, autoreferenziale, non riesce che a ritenere vero solo ciò che a lui appare possibile! Accade non solo rispetto alle cose che pensa o fa Dio ma anche alle cose che pensano o fanno gli altri uomini: quanto è ricorrente l’ironia e lo scherno rispetto a ragionamenti che qualcuno fa e che sono lontani dal nostro modo di pensare! Manca totalmente la fiducia in chi è diverso da noi, il dialogo e il confronto sono banditi! Persino i fatti vengono respinti come non veritieri in ragione di prese di posizione ideologiche! Abramo e Sara saranno smentiti nella loro povera lungimiranza dalla potenza salvatrice di Dio: riconosceranno la visita di Dio nella loro vita e manifesteranno la loro piena riconoscenza a Dio che ha guardato alla loro indigenza… Tutte queste riflessioni a fronte di quanto bolle in pentola in questi giorni rispetto alla proposta di Legge cosiddetta DDL Zan: l’intervento della Chiesa come richiesta di dialogo e confronto subito ridicolizzata e bollata come una presa di posizione preconcetta! E se ci fosse, invece, una possibilità di bene? Buona giornata

SALVEZZA PER TUTTI

I grandi temi della misericordia, dell’universale chiamata alla salvezza, della cura del debole, dell’ospitalità allo straniero, che troviamo nell’annuncio evangelico erano già presenti in maniera chiara nell’esperienza di fede di Israele: c’è assoluta continuità tra il Dio di Abramo e il Dio di Gesù Cristo! È chiaro che l’esplicitazione che abbiamo con la rivelazione di Gesù è ancora più palese ma non può essere considerata un’assoluta novità. Ad esempio, leggiamo oggi nella Genesi come Dio assicuri Abramo dicendo «Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto numeroso». Il figlio nato non secondo la promessa, sebbene frutto di una iniziativa che manifesta sfiducia nella promessa di Dio, non viene marginalizzato nel piano di Dio ma coinvolto e reso partecipe della  sua cura e del suo amore! Israele, nonostante tutte questi insegnamenti di JHWH, riesce a costruirsi una religione indifferente a tutte queste istanze fino a dimenticarsene… Come biasimarli? Non stiamo correndo anche noi lo stesso rischio? Si fa in fretta ad ergersi come detentori unici della predilezione di Dio escludendo categorie di persone non a noi congeniali… Certo: JHWH benedice Isacco ma la benedizione non esclude la chiamata alla salvezza rivolta a tutti! Ricordiamocelo! Buona giornata.