IL VANGELO DA TESTIMONIARE

Gesù è venuto a rivelare il volto del Padre! Nessuno conosce il Padre meglio di Lui. Nessuno – pure – conosce l’uomo meglio di lui. Con questa duplice conoscenza potremmo considerare facile e scontata la sua rivelazione. Invece no! Il Vangelo è costellato di eventi nei quali Gesù viene rifiutato e respinto nella sua missione… Non se la prende mai con chi non lo accoglie! Accetta l’allontanamento e va altrove, molto serenamente: non ha bisogno di occupare tutti gli spazi! A Lui basta infuocare il cuore di pochi per poi affidare a loro l’annuncio. Emblematico il Vangelo di oggi: nella città dei Geraseni Gesù compie un miracolo di guarigione di un indemoniato. Il fatto suscita molto scalpore e, per timore, gli abitanti gli chiedono di andare via. All’indemoniato liberato che si propone per la sequela, il vangelo riferisce che Gesù «Non glielo permise, ma gli disse: “Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto”». Ecco i testimoni! Ecco come Gesù vuole che il Vangelo si diffonda: chi ha fatto esperienza della salvezza testimoni quanto ha ricevuto e il valore dell’annuncio non avrà minore efficacia del suo! Gesù ha bisogno della nostra vita per evangelizzare: non tiriamoci indietro! Buona giornata

LA VERITÀ È VICINA A NOI

Dopo che Gesù ebbe letto il rotolo del profeta Isaia e annunciato il loro compimento nella sua persona lo stupore e la meraviglia si diffuse in tutti i compaesani: «Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca». L’autorità di Gesù era indubitabile.

Gesù, tuttavia, non si lasciò minimamente ammaliare dalle parole di stima: sapeva che, sotto sotto, si nascondevano chiusura e reticenza… è così facile esprimere parole adulatrici in faccia e poi nel cuore rimanere chiusi e indifferenti alla loro impellente e incalzante perentorietà! Di fatto, alla evidenza dell’autorità di Gesù, nelle parole della gente si sovrapponevano tutta una serie di pregiudizi!

«In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria». La carne di Gesù fa da velo alla sua divinità: Dio non si impone mai, se non si va oltre l’apparenza e non si accetta di mettersi in gioco in un ascolto vero, non c’è maniera di fare esperienza della salvezza che il Signore porta!

È così anche oggi: se Dio si nascondesse dietro alle nubi e con un grande megafono ci dicesse le cose che leggiamo nel Vangelo, gli uomini non avrebbero esitazioni! Piegherebbero devotamente le loro ginocchia e si metterebbero in ascolto… tutto ciò che è lontano, impersonale, misterioso è molto più attraente e affascinante della carne!

Anche nei rapporti fra di noi è così: se una cosa la dicono il papà e la mamma ha un peso, se la dice il personaggio del momento ne ha un altro! Così: se una affermazione viene dalla bocca di un prete viene presa in una maniera, se la dice uno scienziato ha tutt’altro presa!

Gesù chiede di andare oltre i pregiudizi e le precomprensioni: la verità non è tanto lontana da noi! È inutile cercarla sempre altrove… si vedano i casi di Elia ed Eliseo…

PRENDERE GESÚ SULLA BARCA

«Congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca». I discepoli sono coloro che prendono Gesù e lo caricano sulla barca della propria vita per compiere la grande traversata. Avere Gesù sulla barca non è come non averlo… Gesù non ci evita le burrasche e le tempeste: semplicemente sta con noi! Sta “così come è”, da uomo, da compagno di viaggio ma con la potenza propria di Dio. Il rischio è di non credere che è Dio, di non credere che possa fare qualcosa… si vive con la disarmata certezza che non ci sia nulla da fare contro il destino avverso! I discepoli sanno gridare, hanno il coraggio di svegliare Gesù, hanno l’ardire di credere che nelle vicende faticose della vita il fallimento non è l’unica possibilità… E Gesù clama la tempesta! Il solo domandare mette pace… la sola consapevolezza di essere ascoltati genera quiete… Occorre abbandonare la paura! Spesso è la paura che scatena le tempeste più terribili: il solo pensiero, la sola immaginazione, sono capaci di creare tutta una serie di mostri irreali che provocano ansia e panico impressionanti! La vita è molto più lieve di quello che a volte facciamo passare… Gesù è la pace! Veramente! Buona giornata

APERTI ALLA NOVITÀ

Alcune immagini che Gesù utilizza sono di una bellezza inaudita. In particolare quelle utilizzate per definire il Regno di Dio, categoria centrale del suo annuncio: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa». È chiarissimo: anzitutto si tratta di una azione. Non è, quindi, un luogo e nemmeno una condizione. È piuttosto una storia, un avvenimento… qualcosa che si sta facendo. Un’altra cosa evidente è che il Regno di Dio non è qualcosa di predeterminato: è strettamente legato alle scelte libere delle diverse parti che lo realizzano! Il Regno di Dio è un’opera che si realizza nel connubio tra libertà di Dio e libertà dell’uomo. Poi, c’è una ignoranza sostanziale del suo sviluppo: si fa, si realizza, si compie, ma nessuno mai sarà in grado di definirlo in maniera chiara e distinta! Gesù avvisa: «qualcuno vi dirà “eccolo qui! Eccolo là”, non credeteci!». Come è importante nel cammino spirituale rimanere con gli occhi aperti e con il cuore docile: è l’unica maniera per riuscire a stupirsi e riconoscere la discreta ma geniale opera di salvezza di Dio senza precomprensioni e pregiudizi! Buona giornata

LA LOGICA DELL’ABBONDANZA

«Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Queste parole di Gesù sembrano ingiuste… cosa vuol dire che i più ricchi diventano più ricchi e i più poveri diventano più poveri? L’eguaglianza, moralmente, suggerisce ben altri criteri! Il più ovvio è la ridistribuzione. Eppure, è proprio come dice Gesù! In questi giorni è stato pubblicato dagli analisti l’andamento economico mondiale: è emerso che nel periodo della pandemia la forbice tra ricchi e poveri si è ulteriormente allargata! I più ricchi hanno duplicato i loro capitali e i più poveri sono sprofondati ancor più nella miseria… è una logica spietata ma assolutamente veritiera! Gesù ci dice che anche nella vita spirituale vige lo stesso principio: se uno è povero nella vita di fede, incurante della preghiera e della riflessione, presto si ritrova con un vuoto interiore ancora più incolmabile! Chi al contrario ha una vita di fede attiva in una relazione costante con la Parola e i Sacramenti constaterà la meravigliosa e straordinaria ricchezza che Dio partecipa ai suoi amici! Quante persone vivono nella mediocrità e poi pretendono di avere risposte al senso della vita a buon mercato… illusione pura! «Cercate e troverete», insega il Signore! La passività non porta a nulla… Buona giornata