EDUCARE ALL’ASCOLTO

«La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo», scrive san Paolo nella sua Lettera ai Romani. Bellissima definizione: la fede non è un sentimento ma una obbedienza, secondo l’etimologia propria ob audire = udire di fronte! La fede è riconoscere qualcuno di fronte e ascoltarlo. Tanti sostengono di non avere fede perché non credono in Dio… questa cosa non vuol dire nulla! La fede non la si ha nel momento in cui si decide di non ascoltare Colui che ci parla e, di conseguenza, non si è disposti ad obbedire! L’ignoranza abissale che c’è rispetto alla Parola di Dio segna il calo vertiginoso di coloro che si dichiarano credenti! Potremmo dire che sono calati terribilmente quelli che sono disposti ad ascoltare! In senso lato: difficilissimo trovare qualcuno che si da il tempo di ascoltare un discorso o un ragionamento! In televisione è lapalissiano che nessuno ascolta qualcuno: tutti si parlano addosso ma nessuno sa ascoltare per poi rispondere… Prima di educare alla fede, forse, occorre educare all’ascolto! Buona giornata

CHIESA PERSEGUITATA

Gesù lo aveva detto ai suoi discepoli «sarete perseguitati»! Come Lui veniva rifiutato e osteggiato così sarebbe avvenuto anche a quelli che avrebbero creduto in Lui! Sì, perché credere significa conformarsi a Cristo… e Cristo confligge con il mondo! Anche oggi la Chiesa subisce attacchi su tutti i fronti, con mezzi raffinatissimi… la menzogna ha una sterminata possibilità di realizzazioni! Soprattutto con l’uso violento e subdolo della parola con la quale sovverte la verità e la declina a proprio piacimento… I discepoli che vivono nel mondo – ma non sono del mondo – non possono usare gli stessi strumenti della mondanità e così ne escono il più delle volte distrutti e mazziati! Il problema è che anche chi è dentro la Chiesa usa il linguaggio del mondo per fare la verità e spesso e volentieri finisce per fare più male del mondo… ma anche questo Gesù l’aveva predetto: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici»… Bisogno pregare per chi nella Chiesa si fa persecutore pensando di essere benefattore… Buona giornata

UNA GIUSTA CONSIDERAZIONE DI SÈ

Le “nuove” indicazioni educative sostengono che si debba sempre sostenere e valorizzare l’operato dei bambini per consolidare la loro stima di sé… Un tempo, al contrario, si usava dire che non bisognava mai elogiare apertamente l’operato dei bambini per evitare una loro esagerata stima di sé… Chi avrà ragione? Davvero è difficile dirlo! Forse sono vere entrambe le cose… e un sano equilibrio non guasta! Però. Credo sia quanto mai importante ricordare a noi stessi e anche ai piccoli che crescono di non avere troppa considerazione di sé… di non pensare che le proprie idee e i propri lavori siano la cosa migliore al mondo! Non per altro: semplicemente perché tutto è destinato a finire! Ogni cosa è penultima! Come ricorda Gesù: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Ricordarcelo non fa male! Un sano realismo e un po’ di ironia non guastano! Credere a noi stessi è importante… ma non troppo! Sarebbe una grande falsità… inutile alla verità! Tutto passa, resta solo l’amore! Buona giornata