LA FEDE COME ASCOLTO

Spesso ci perdiamo in discussioni infinite per definire che cosa sia la fede. Poi, ascolti un versetto della Parola e tutto diventa così chiaro: «La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo». Spettacolo! Più chiaro di così: la fede non è qualcosa che uno ha o non ha… non è una illuminazione interiore fortuita… non è una ricerca erudita della verità… non è una tradizione che si tramanda da padre in figlio… La fede è ascolto! È accoglienza di una Parola! È resa a qualcuno che parla e con il quale si intrattiene un dialogo. In specie, precisa san Paolo, la fede è una interlocuzione tra due persone, in quanto la Parola è Cristo! La fede, possiamo dire, è un legame: come un figlio è legato alla madre perchè viene da lei, ha preso la vita da lei, si è rivestito della carne di lei, così il credente viene da Gesù, prende la vita da Gesù, è rivestito dell’umanità di Gesù! Tutte quelle stupidate che si dicono sulla fede come espressione di opinioni o considerazioni personali lasciano il tempo che trovano! Quando la fede non porta a rassomigliare a Cristo e a far sentire la fraternità universale non è fede… è solo boria intellettualistica! Buona giornata

PREPARARSI ALL’INCONTRO

Un prete amico, alla domanda “che fai di bello?”, rispondeva sempre “aspetto il Signore che viene!”. Mi sembra una bellissima testimonianza per raccontare che cosa significhi per un credente vivere secondo lo stile dell’avvento. Tutto ciò che facciamo deve essere in vista di questo incontro: nulla può essere messo tra parentesi! Guai a noi se dovessimo vivere l’incontro con il Signore come l’impatto con un un ladro… Il Signore non viene mai a togliere la vita ma a darla in abbondanza: pertanto, ogni volta che ci è annunciato che Gesù ci viene incontro, dobbiamo sussultare di gioia, non tremare di paura! Mi capita spesso di raccogliere la confidenza di parrocchiani rispetto alla malattia di qualche persona cara: generalmente mi offro immediatamente per fare una visita e portare la comunione. Proprio un po’ come racconta il Vangelo di oggi: «“Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente”. Gli disse: “Verrò e lo guarirò”». La reazione è quasi sempre “non subito, grazie!”. L’idea è che è meglio non far capire a chi è ammalato che è giunta l’ora… per non spaventare! E questo anche con credenti praticanti… Il Salvatore è percepito come lo sterminatore! Forse c’è da fare un po’ più per rendere nostra la dimensione d’avvento della vita… Buona giornata

TEMPO CHE RESTA

Giorno per giorno il tempo passa ma, come l’acqua sul letto dei fiumi, segna il suo passaggio. Non è vero che il tempo medica le ferite quasi che, dissolvendosi il ricordo, le scelte fatte sfumano nel nulla… il tempo è impalcabile: passa ma traccia un solco profondo nel vissuto di ciascuno! Per questo è importante e non deve essere assolutamente lasciato scorrere superficialmente.

La scansione ciclica che cronologicamente l’uomo ha dato al tempo sembra imbambolarci nella percezione che la vita non finisca mai: finito un anno ne viene un altro e si lavora e si riposa, si piange e si ride, come sempre si è fatto… Non è affatto così! C’è il tempo della giovinezza che trascorre come se niente potesse fermarci ma, poi, tutto ritorna con gli interessi, chiedendo ragione delle scelte operate. E c’è chi ha riso tanto e non ride più e c’è chi ha pianto tanto e non piange più…

Da qui, il senso dell’anno liturgico, con all’inizio l’Avvento: il tempo ha la sua ragione e il suo significato nel suo approdo che è l’incontro con Dio Padre. La fede ci offre una concezione lineare del tempo dove ogni singolo atto è fondamentale: non c’è maniera di “farla” franca… ogni scelta ha un peso determinante nell’esito della nostra storia personale!

Ecco allora l’esortazione di Gesù nel Vangelo: «Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Cosa sta per accadere? Il caso serio della vita: l’incontro con la Verità della nostra umanità! Si può vivere frodando, imbrogliando, odiando, uccidendo, violentando, ma un giorno si dovrà fare i conti con Colui che ci metterà di fronte alla nostra responsabilità e al nostro male e ci chiederà conto di tutto il male fatto…

Non è Dio che dobbiamo temere ma il nostro vuoto…

ENTUSIASMO E FIDUCIA

Qualche giorno fa, parlavo di come la paura domini il mondo. La paura genera affanno. Quando uno ha paura si attiva per mettersi al riparo: tutto è una minaccia, occorre darsi da fare per difendersi! Così la vita, invece di essere un tempo da giocare in scioltezza con visione di prospettiva, si riduce ad essere un triceramento conservativo, sostanzialmente sterile… È da qui che scaturisce l’esortazione evangelica di oggi: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano». A volte, oserei dire, è meglio peccare per troppo slancio che rimanere giusti nell’inedia! Quanti cuori appesantiti, intristiti, privi di speranza, incontro… soprattutto tra i credenti! I giovani che approcciano i nostri ambienti ecclesiali si trovano a fare i conti con gente che si piange addosso, che si lamenta per il mondo che va a rotoli, con un pessimismo cronico da paura! Ovvio che scappano… Il mondo, seppure con logiche edonistiche e perverse, propone qualcosa di bello, di allettante, di adrenalinico… E guardate che il vangelo non è meno adrenalinico se lo proponiamo nella sua radicalità! I primi a dover vigilare affinchè l’annuncio del Vangelo non si appesantisca siamo noi: “manca il respiro” scriveva qualcuno qualche anno fa! Abbiamo bisogno di Spirito! Invochiamolo!

 

p.s. Una preghiera per Rosa che dopo aver combattuto strenuamente la malattia si è resa con fede al Signore che amava

È QUI

Il Regno di Dio è vicino. Il Regno di Dio è qui. Quante volte Gesù ha ripetuto questa espressione. Il Regno di Dio è Gesù: è Dio che regna nella sua persona. Il modo di agire di Gesù è proprio la copia identica dell’azione divina. Gesù ama, Gesù incontra, Gesù cura, Gesù guarisce, Gesù perdona, Gesù serve, Gesù libera, Gesù muore per amore… Così regna Dio! Quando allora si compie il Regno di Dio per il quale ogni giorno preghiamo nella preghiera che Gesù ci ha insegnato? Quando noi facciamo lo stesso… Sappiamo che quando fioriscono i peschi viene la primavera: lo abbiamo imparato vedendolo! Gesù ci dice: vedendo me, sapete anche quando viene il Regno di Dio! Non c’è da aspettarsi chissà che cosa! Infatti, sottolinea: «non passerà questa generazione prima che tutto avvenga». La generazione che ascoltava Gesù parlare già aveva sott’occhio il compimento della salvezza! È inutile che stiamo a guardare in alto aspettando che ci vengano altri suggerimenti per realizzare una autentica conversione: abbiamo tra le mani tutti gli strumenti necessari! Dio, la sua parte, l’ha fatta tutta… tocca a noi aprire il cuore e giocarci nella pratica quotidiana dell’amore… allora l’inverno passerà e il mondo sarà un paradiso! Buona giornata