BEATA VERGINE DI TIRANO

“Bene avrai!”: sono le parole che la Madonna ha detto al beato Omodei nella sua apparizione a Tirano in Valtellina. Chiunque passi per il Santuario eretto a ricordo di questo avvenimento si sente depositario di tale annuncio: Maria, la Madre di Gesù, ci assicura che Dio ha fra le mani solo grazie e benedizioni da distribuire! Al pellegrino sembra ripetere: “Fermati, prega, chiedi e non mancherai di ricevere doni dal Signore!”. Chi si ferma al Santuario? Ovviamente chi ha bisogni, chi ha necessità, chi è malato nel corpo o nello spirito… per questo motivo, il compianto Vescovo Maggiolini volle che il Santuario di Tirano fosse per la Diocesi il punto di preghiera per il dono della salute: chi è malato deve poter sperare di non essere abbandonato, di non essere in balia del male, ma di avere una Madre che raccoglie le lacrime e consola. Non è giusto andare ad un Santuario per ottenere quanto si chiede ma per avere la certezza di essere accolti e ascoltati! La più grande malattia di cui l’uomo è affetto è l’indifferenza, la percezione della propria inutilità… Maria non permette che alcuno ricorra a Lei senza che si senta amato e ascoltato… gratuitamente! … quanti pagano per essere ascoltati… torniamo da Maria… Buona giornata

DIO CI VISITA

«Mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano», così il profeta Daniele descrive la sede celeste in una delle sue visioni. Ci sono schiere di angeli attorno a Dio: non esprimono tanto la grandezza e il potere di Dio quanto il suo lavoro e il suo impegno… tant’è che gli angeli sono al suo servizio per arrivare più efficacemente ad ogni uomo! Tra questi angeli, la rivelazione biblica riserva un ruolo particolare a Gabriele, Raffaele e Michele. Hanno un nome. Il nome coincide con la loro missione: la loro identità consiste nella pronta obbedienza alla volontà di Dio. Gabriele è l’angelo dei bei annunci, portatore delle notizie più gioiose, quelle che riempiono il cuore di speranza! Raffaele è l’angelo che guarisce, che si china sulle ferite dell’uomo e lo accompagna nel percorso della guarigione. Michele è la forza e la potenza dell’amore di Dio, capace di opporsi al male e di renderlo inefficace. Gli arcangeli sono, in sostanza, gli attributi più belli di Dio, quelli legati alla salvezza dell’uomo! Sono la manifestazione nella storia dell’ineffabilità di Dio! Dio è talmente discreto e rispettoso della libertà dell’uomo da proporsi sempre in maniera defilata: si riconosce il messaggio divino solo accogliendolo! Altrimenti rimane tutto un semplice sogno… chissà quante visite abbiamo avuto e che non abbiamo riconosciuto! Buona giornata

OCCUPIAMOCI DI AMARE

La mentalità mondana si è sovrapposta alla mentalità evangelica al punto che, seppure battezzati, non pensiamo secondo Gesù ma secondo gli uomini. Rispetto al mandato di evangelizzare tutto il mondo abbiamo inforcato le armi della propaganda e della persuasione piuttosto che la testimonianza gratuita della vita: cristiani non si diventa per indottrinamento ma per attrazione! Sono le ditte e le imprese che fanno pubblicità per attirare l’attenzione e promuovere i loro prodotti… la Chiesa è bene che, ad imitazione di Gesù, viva il dono di sè nella prossimità perchè sia l’amore ad attrarre e a costituire luoghi di comunione attrattivi. Bellissima la profezia che Zaccaria ci annuncia nella lettura di oggi: «In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: “Vogliamo venire con voi, perché abbiamo udito che Dio è con voi”». La Chiesa è diventata così capillarmente diffusa da perdere totalmente la sua prerogativa profetica: si è pensato più a fare numeri piuttosto che ad essere discepoli… da qui la disaffezione diffusa! Altro che “vogliamo venire con voi”… “vogliamo scappare da voi”! Eppure il Vangelo rimane di un fascino imperituro! Non preoccupiamoci di convertire… preoccupiamoci di amare! Buona giornata

SIAMO DI DIO

Dove va a finire la Chiesa? Quante persone se lo chiedono… oltre al calo sempre più vistoso alla Messa domenicale per crescente indifferenza alla religione c’è lo scandalo di preti che tradiscono vistosamente la loro missione. imbroccando persino sentieri malavitosi…Dove va a finire la Chiesa! C’è chi si strofina le mani godendo di questo fallimento e c’è chi tira fuori gli artigli per tenere in piedi la baracca per non vederne il tracollo… Io penso che c’è da stare sereni! In ciò che la Chiesa manifesta la volontà di Dio non bisogna temere: è Dio stesso che ne assicura la longevità… per il resto, ben venga una sana purificazione! Occorre fiducia assoluta nel Signore che non manca di far visita al suo popolo: sebbene a volte si ritiri da esso, al momento opportuno fa ritorno:  «Così dice il Signore degli eserciti: Sono molto geloso di Sion, un grande ardore m’infiamma per lei. Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme». Perchè temere? Dio è geloso di ciò che gli appartiene e non permetterà ad oltranza il tradimento: è Lui che fa nuove tutte le cose! Non temiamo! Non lasciamoci prendere dallo sconforto! Il Signore verrà e ci salverà! Buona giornata

NELLA POVERTÀ C’È LA RICCHEZZA

«Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Molto interessante questo pensiero dei discepoli: fa emergere in maniera chiarissima la tentazione del credente ad ergersi come unico depositario della verità, ad unico tutore del bene.

In realtà, il vero ed il bene sono prerogative di Dio, non di un gruppo di persone specifico! E Dio, lo sappiamo, fa dono di sé a chi vuole. Il bene e la verità sono disseminati ovunque e compito nostro è riconoscerli e promuoverli. Godere della bravura degli altri non è sminuire la propria… anzi! È riconoscere la grandezza di Dio che non smette mai di donarsi!

Molto difficile per noi cristiani perdere terreno, accettando di non essere i capifila di ogni attività e progetto… tante iniziative che sono partite dall’intuizione profetica di credenti, ormai, sono portate aventi da tante realtà diverse… e non meno bene! Inutile stare a rimpiangere ruoli e potere: benediciamo che il bene vada avanti e fruttifichi anche a prescindere da noi!

Alla fine, ce lo dobbiamo chiedere: che cosa ci interessa? La nostra fama e la nostra immagine o l’amore di Dio? Tutto il bene che c’è attorno a noi è un dono! Noi ci dobbiamo chiedere se siamo ancora davvero capaci di vivere in comunione con il Signore tanto da manifestare in maniere originale e profetica la sua volontà!

C’è da riconoscere che, come Chiesa, ci siamo fermati! Abbiamo fatto della fede la reiterazione del passato… non abbiamo risposto alla vita… non ci siamo immersi nella storia ma ci siamo rinchiusi nel nostro orticello a fare le nostre cose! Il Signore, anche attraverso papa Francesco ci esorta ad uscire… muoviamoci!