IL CUORE DELL’UOMO E IL CUORE DI DIO

Il popolo d’Israele godeva della stima e del rispetto di tutti i popoli vicini perchè aveva norme e leggi che mostravano un profondo rispetto dell’uomo. La sua esperienza di nomadanza prima e di esilio poi lo aveva messo in contatto con diverse culture e Israele era riuscito a trarre il meglio di ciascuna e farne una sintesi di alto profilo. Tuttavia, nonostante leggi molto avanzate nella promozione del diritto e della giustizia, la cattiveria, l’odio, la malvagità, l’invidia, l’avidità, non si contenevano: l’esperienza è che la legge non riesce a cambiare il cuore dell’uomo! Le usurpazioni e le ingiustizie non si contavano… Per ovviare a questa durezza del cuore, il Signore chiese di istituire ogni cinquan’anni un anno cosiddetto giubilare: «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti». Si tratta di un anno in cui l’uomo azzera il suo potere e la sua autonomia e lascia regnare Dio secondo le sue logiche: ne scaturisce un’esperienza di misericordia smisurata dove a tutti viene data l’opportunità di ripartire, riappropriandosi della propria dignità e dei propri averi! È evidente come il giubileo sia espressione del cuore di Padre di Dio: la giustizia umana si traduce attraverso la legge… quella divina attraverso l’amore! Come saranno i figli? Basta vedere il Figlio… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gino che dopo pochi mesi dalla morte della moglie si unisce a lei nella lode e nell’adorazione del Signore

I MIRACOLI CHE NON SI COMPIONO

Dio fa miracoli tutti i giorni! Li fa sia per i buoni che per i cattivi… perchè per Lui tutti noi siamo semplicemente figli! I miracoli sono le cose ordinarie: darci vita, far risplendere il sole, far scendere la pioggia… se ci pensate sono i miracoli che fanno anche tutti i papà e le mamme di questo mondo: dare da mangiare, da bere, da vestire, da divertirsi… Senza che i figli nemmeno se ne accorgano e ringrazino… Poi, ci sono miracoli che Dio vorrebbe fare ma che non può fare! Incredibile questa cosa: se è onnipotente, perchè c’è qualcosa che gli è precluso? Il Vangelo di oggi dice chiaramente questa esperienza di Gesù nella sinagoga  di Nazareth: «E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi». Dio, a fronte della nostra incredulità – che non è altro che la nostra libertà -, si blocca, accetta di fare un passo indietro! Vorrebbe dare di più ma non gli è concesso… Un po’ come quando un papà e una mamma vedono un figlio in difficoltà e vorrebbero aiutarlo ma il figlio si chiude a riccio e non accetta alcuna intromissione! Se non otteniamo grandi doni da Dio non è perchè non ce li vuole dare ma perchè non crediamo che davvero ci possa aiutare… stolti noi! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Carlo che ritorna al suo amato paese per essere sepolto insieme ai suoi cari

SOLO DIO AMA

Ce lo diciamo spesso: occorre intenderci su che cosa intendiamo per amore! L’amore è la spinta emotiva, fisica, sensazionale che proviamo verso una persona che ci piace? Allora, è certo, tutti siamo capaci di amare… anche gli animali amano! Se, invece, l’amore è un atto di libertà che va oltre il semplice sentire, è chiaro che possiamo dire, senza ombra di dubbio, che gli uomini non sanno amare! L’evangelista Giovanni ce lo dice a chiare lettere in questo versetto: «In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati». Amare l’inamabile è proprio solo di Dio e di coloro che da Lui sono inabitati! Solo nel momento in cui uno si sente amato gratuitamente, senza merito, intuisce la bellezza dell’amore… chi ritiene di meritarsi l’amore o chi ama solo chi ritiene meritevole d’amore non ha fatto esperienza dell’amore traboccante di Dio! Io sento in me convivere l’amore secondo il mondo e l’amore secondo Dio: il primo soggioga la mia libertà… il secondo mi spinge sempre oltre… Ma senza un rapporto costante con Gesù non avrei chances per un amore gratuito! Buona giornata

IL GUSTO DI DIO

«Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». Non c’è similitudine più azzeccata per comprendere che cosa nel mondo sia abitato da Dio: è tutto ciò che è talmente bello a tal punto che ogni altra cosa, seppur bella, può essere tranquillamente abbandonata. Dovremmo chiederci quali sono quelle cose che abbiamo scelto nella vita che ci hanno fatto dimenticare tutto il resto:, è probabile, se non abbiamo preso un abbaglio, è presente il gusto di Dio! Io penso ad un uomo e ad una donna che lasciano casa, paese, amici, per diventare una cosa sola nel matrimonio… penso ad un uomo e ad una donna che per un figlio lavorano e sacrificano tutto il loro tempo senza pensarci un secondo… penso ad un uomo e ad una donna che abbandonano tutto ciò che hanno e consacrano tutta la loro vita al servizio del Vangelo… è fuori dubbio che hanno trovato il senso della vita! Però penso anche a uomini e donne che lasciano tutto per fare soldi e carriera… hanno trovato anche loro Dio? Come capirlo? Credo solo alla fine: se guardandosi indietro si gioisce ancora o ci si rammarica di una vita bruciata per nulla! Attenzione a ciò che ha il gusto di Dio e ciò che è solo un idolo… Buona giornata

PREGARE

Tanti credono. Molti pregano. Alcuni vanno a Messa. Ma quanti fanno davvero esperienza dell’amicizia di Dio? Quanti riconoscono che il Signore parla loro non come un padrone ma come un Padre? Mi ha suscitato questa domanda questo versetto del Libro dell’Esodo: «Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico». Leggiamo con attenzione: non è Mosè che parlava al Signore faccia a faccia come ad un amico ma il Signore che parlava faccia a faccia con Mosè! C’è una bella differenza… L’impressione che ho è che la maggior parte delle nostre preghiere abbia il protagonismo pressoché esclusivo della nostra azione! Lo spazio dato affinchè il Signore ci possa parlare è sostanzialmente nullo… I grandi maestri della preghiera sostengono che la preghiera vera inizia quando noi smettiamo di dire preghiere! In pratica: se vai in chiesa a pregare e ci stai per dieci minuti, raccontando i tuoi problemi e le tue necessità, magari recitando qualche Ave Maria, e poi esci perchè ritieni di aver pregato, ebbene: proprio quando hai terminato di pregare e vuoi andare, fermati! È il tempo buono dove, smettendo tu di parlare, Dio ti può manifestare il suo amore! Proviamo a recuperare la visita in Chiesa… in silenzio… così, solo per amicizia… quali sorprese! Buona giornata