IL PUNTO FORZA DI CRISTO

Gesù non è un eroe. Gesù non compie un’impresa prometeica tanto da lasciare tutti a bocca aperta. Gesù muore tragicamente in croce per mano di nemici laici e religiosi. La vicenda di Gesù sarebbe rimasta un atto della storia totalmente sconosciuta e indifferente. Casi di cattiva giustizia ce ne sono tanti e non rimangono così indelebilmente stampati nella memoria… Gesù rivela nitidamente in anticipo quale sarà il valore aggiunto della sua vita: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». È il rapporto con Dio Padre è il punto cruciale il punto prospettico attraverso il quale leggere e capire l’avvenimento: Gesù non fa nulla da solo, non punta su se stesso, non ha come scopo quello di mettersi al sicuro, di uscire vincitore dal conflitto con i suoi oppositori… Gesù si disinteressa completamente di quello che gli sta succedendo, non accenna a difese o a stratagemmi di messa insicurezza. Gesù ha semplicemente la certezza che la sua causa è nelle mani del Padre: questo gli basta! Non ci insegna qualcosa in questo tempo di così grande tormento? Buona giornata

IL COLPEVOLE SCAGIONATO

Abbiamo tutti l’idea che si debba essere universalmente irreprensibili, inossidabili al male, integri. Ci stupiamo e ci scandalizziamo quando veniamo a conoscenza di violazioni del diritto e della morale. I giornali vivono sugli scandali e sule defaillances delle persone. Anche nel nostro piccolo, le chiacchiere hanno sempre a che fare con le cronache più scabrose e losche. Eppure, sappiamo bene che anche noi non siamo così intonsi, indefettibili. Lo dico spesso: ognuno di noi ha i propri scheletri nell’armadio: chi più grandi, chi più piccoli, ma tutti da farci arrossire un po’… Leggendo la narrazione del famoso racconto del profeta Daniele su Susanna, una donna ingiustamente accusata di aver peccato di fornicazione, si è portati a plaudire l’opera della giustizia che scagiona Susanna e incrimina i due anziani colpevoli… poi, però, leggendo il Vangelo dell’adultera colpevole scagionata da Gesù ci si trova di fronte a tutt’altro metodo di giustizia! Sembra che tutti i colpevoli, adultera e uomini pronti a scagliare le pietre, siamo liberati da giusta condanna e rimandati liberi! Con il metodo della giustizia avrebbero dovuto pagare tutti, non essere assolti tutti! Invece, accade che tutti sono perdonati e l’unico a rimanere sotto accusa è Gesù, il solo giusto! Su questo fatto c’è da pensare molto… Buona giornata

CRISTO È LA VITA

C’è poco da fare: tutti siamo attaccati in maniera viscerale alla vita biologica! Morire ci fa una paura esagerata! Non c’è fede che tenga: vorremmo a tutti i costi essere immortali… ci lamentiamo di tutto… ma alla fine, vivere non ci dispiace affatto. Se, però, la vita biologica non è supportata da una vita spirituale sana, la questione si fa complicata… anche una vita biologica sana non è più così apprezzata! Nel disagio psicologico sappiamo quanto è faticoso il vivere quotidiano… Questi due elementi, quello materiale e quello spirituale, sono ben declinati nel Vangelo della risurrezione di Lazzaro. Da una parte c’è tutta la preoccupazione e il dolore per una vita stroncata: sia Marta che Maria dicono a Gesù «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» ; la gente, pure, vuole da Gesù la conservazione della vita biologica «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?» . Gesù piange… Il fatto è che per Gesù dare la vita biologica è il minimo dei problemi: tant’è che lo farà! La questione centrale riguarda, invece, la vita vera, quella eterna! Lazzaro torna a vivere ma avrà ancora a che fare con la sua mortalità… di che cosa ha bisogno veramente? A questa domanda risponde chiaramente Gesù: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno».
In queste parole ci sta tutta la novità cristiana: la vita piena è solo in Gesù! Chi è unito a Lui non morirà in eterno! Quanto è preziosa questa buona notizia nel tempo particolare che stiamo vivendo… misuriamo tutta la nostra fragilità e precarietà… ma «nulla ci potrà separare dall’amore di Cristo!». Buona domenica

CREDERE È ASCOLTARE

«Le guardie tornarono dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non lo avete condotto qui?”. Risposero le guardie: “Mai un uomo ha parlato così!”. Ma i farisei replicarono loro: “Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!”». È impressionante questo dialogo: da una parte ci sono le guardie, persone laiche, intente ad espletare il proprio lavoro… dall’altra farisei e sacerdoti, persone religiose, di per sé addette a riconoscere la presenza di Dio nella storia. I primi si aprono ad una novità, si predispongono all’ascolto, non chiudono la mente ed il cuore alle provocazioni di Gesù… i secondi, al contrario, si rinchiudono a riccio nelle loro certezze, totalmente indisponibili all’ascolto… Ogni volta che ascolto queste parole mi ripropongo di cercare di evitare sempre ogni forma di religiosità… di mantenermi nella condizione di chi ha ancora bisogno di capire… di rifuggire da risposte preconcette e troppo definite… È vero che Gesù ci ha aperto la porta della verità ma è ancora più vero che noi non ci siamo mai entrati fino in fondo! Per questo non possiamo pretendere che altri lo siano… Ascoltare e interrogarsi: atteggiamenti autenticamente credenti! Buona giornata

PREPARIAMO GLI OCCHI A VEDERE

Non ci incontriamo per le celebrazioni in Chiesa ma la Liturgia non si ferma! La quaresima si appresta a percorrere il rush finale prima della grande Settimana santa. Non è un tempo fuori dalla nostra vita, una sorta di binario parallelo che non si incrocia con quanto stiamo vivendo… la nostra vita è questa liturgia! Dobbiamo leggerci dentro! La realtà è questa: l’esistenza è dentro questa dinamica di salvezza inesorabile: sebbene non coincida perfettamente con i nostri tempi, la dinamica morte e risurrezione è un trend che niente e nessuno potrà mai interrompere! La Chiesa ce ne parla attraverso la Parola che quotidianamente viene proclamata nella Messa del giorno: in questo tempo ci viene proposta la lettura del vangelo di Giovanni. È il vangelo che più dei sinottici mostra chiaramente che Gesù è Figlio in profonda unità e comunione con il Padre: ciò che sta realizzando non è una iniziativa personale, una trovata geniale per diventare qualcuno, ma è rivelazione di quanto è più intimo nel mistero di Dio! Queste sono le parole che ci vengono annunciate oggi: «chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Guardare a Gesù è vedere chiaramente Dio… stropicciamoci gli occhi! Buona giornata