PURIFICAZIONE

«Molti anticristi sono già venuti… Sono usciti da noi… sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri». Tutte le analisi circa l’attuale crisi del cristianesimo mettono in risalto come sia diversa da tutte le altre vissute nella storia perchè il nemico viene dall’interno: non si tratta di una attacco di un pensiero, di una forza, di una ideologia alternativa ma di una debolezza interna ai credenti. Mi sembra di rilevare nel versetto preso dalla Prima Lettera di san Giovanni una lettura lucida della situazione: gli anticristi vengono proprio dall’interno della chiesa! È fuori dubbio che il vangelo ha una forza e una bellezza indiscutibile ma è altrettanto fuori dubbio che molti di coloro che dicono di testimoniarlo lo hanno deturpato e depauperato al punto da renderlo settario e disumano! Quanti uomini prendono le distanze dalla Chiesa pur rimanendo affascianti dal Vangelo… Chissà che cosa sta preparando il Signore! Chissà se è necessario che la Chiesa sia purificata grandemente per ridiventare il Corpo vivente di Cristo risorto! Concludiamo oggi un altro anno, un dono del Signore: la nostra umanità si è arricchita della santità di uomini e donne consumate d’amore nel nome di Cristo! Questo è ciò che rimane… i peccati sono già passato… Avanti con la grazia dello Spirito santo! Buona giornata

LA GIOIA DEL RITORNO DI DIO

«C’era una profetessa, Anna… Era molto avanzata in età… era rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni». Niente è scontato nella Parola di Dio. Si parla di profetessa: è una donna che parla a nome di Dio, la sua vita è un libro aperto sul suo mistero. Possiamo tranquillamente pensare che sia figura del popolo d’Israele, sposa di JHWH: rimasta vedova per aver abbandonato il Signore. Ottantaquattro anni: il risultato di sette per dodici. Sette è il numero della completezza e dodici è il numero dell’intero popolo d’Israele. Si tratta del compimento: è finito il tempo della vedovanza! Dio risposa la sua amata: «la tua terra non sarà più detta abbandonata ma sposata»! Anna non può che inneggiare a festa, dire a tutti che è giunto il tempo delle nozze, è da stolti non prendervi parte! Forse il mondo non sta ancora provando il dolore dell’assenza di Dio come Israele lo ha sperimentato nei tempi dei suoi vari esilii… forse viviamo ancora di rendita per i doni che nella storia Dio ha fatto attraverso i suoi santi e diamo tutto per scontato… Quando arriveremo a invecchiare nel non senso, nella tristezza, nell’individualismo, allora ritorneremo a pregare e a gridare a Dio di aver pietà…e invocheremo il suo ritorno! Buona giornata

AMARE E NON ODIARE

«Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre». Chi oserebbe mettere in discussione un asserto come questo? Immagino nessuno! Grazie a Dio, tranne qualche piccola eccezione, gli uomini riconoscono ad ogni uomo la dignità che si merita. Tuttavia, ciò non sono significa ancora amore… amare e non odiare non sono due atteggiamenti scontati! Richiedono il supporto sostanziale della volontà. Oserei dire che, idealmente, tutti amano tutti ma, in realtà, tutti amano coloro da cui sono amati e odiano coloro da cui sono odiati! Se camminassimo nella luce vedremmo un mondo più unito, più solidale, più rispettoso… Mi pare, piuttosto, che le tenebre dell’odio ancora avvolgano massicciamente il cuore di tanti… forse di tutti! Quando vado a confessarmi devo sempre riconoscere la forte tentazione di discreditare chi non la pensa come me, chi non è nelle mie simpatie… Per far risplendere la luce nella nostra vita occorre essere fedeli al comando di Gesù: «amatevi come io vi ho amato». Amatevi, cioè, al di là dell’amabilità… Facciamo troppo in fretta a dire che noi andiamo d’accordo con tutti: guardiamoci dentro bene e troveremo quanto ancora ci manca a questo grande traguardo! Buona giornata

L’ERODE CHE C’È IN NOI

Che personaggio disgustoso il re Erode! Fa fuori tutti i bambini di Betlemme per non correre il rischio di perdere il suo potere… Per assicurarsi il trono dà la morte… Molto diverso il Bambino nato per opera dello Spirito nel grembo di Maria: non ha bisogno di difendere alcun ruolo! L’unica ambizione è quella di amare e dare la vita al posto dei suoi amici! Erode è certamente un personaggio storico ben preciso, tuttavia, è il tipo su cui è bene che ci facciamo un bel esame di coscienza: non è che nel nostro cuore si nasconde spesse volte la sua stessa mania? Quanto siamo attaccati ai nostri troni, ai nostri ruoli, alle nostre sicurezze… quanto siamo pronti a far fuori tutti coloro che ci mettono in discussione, a sterminare ogni contrarietà o opposizione… Rivestirci della carne dell’Agnello non ci è per nulla congeniale! Uscire da logiche di competizione, di affermazione, di potere, è più difficile di quanto possiamo immaginare! Quanti innocenti abbiamo sterminato preventivamente pur di non correre il rischio di avercene a che fare! Non laviamoci la coscienza con troppa superficialità: Giovanni dice che chi sostiene di non aver peccato fa di Dio un bugiardo! Mettiamo mano all’Erode che c’è in noi e disarmiamolo prima che combini altri danni! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Anastasia entrata nella pace grazie Santo Bambino di Betlemme

VEDERE E UDIRE

Se andate a rileggere il Vangelo che abbiamo letto a Natale vi accorgerete che dei pastori si dice che prima “udirono” e poi “videro”. L’Antico Testamento ha sempre avuto questa logica: Dio parla e il popolo d’Israele vede realizzarsi quanto Dio promette. Oggi, nella sua Prima Lettera, l’evangelista Giovanni inverte i verbi: «quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi». Il vedere viene prima: Gesù anzitutto fa, poi, riveste di parole le sue azioni… Credo sia un passaggio per la nostra vita credente per nulla marginale: non siamo più nel regime delle promesse ma del compimento! Con Gesù la salvezza è attiva, si sta realizzando: “Non ve ne accorgete?”… Gli occhi devono aprirsi per scrutare i segni dei tempi! Questa verità è chiarissima anche quando Gesù, ai discepoli del Battista che vengono a chiedergli se è davvero lui il Messia, dice: «Ditegli quello che vedete: i ciechi vedono, i sordi odono, gli zoppi camminano»… La Parola di Dio ci serve per affinare la vista e guardare dove è giusto guardare, evitando le sempre troppe distrazioni… Per ricalcare l’avvenimento della salvezza, Giovanni fa un cenno anche all’importanza del «toccare con mano»: più concreto di così si muore: davvero il Salvatore si è fatto carne! Buona giornata