«C’era una profetessa, Anna… Era molto avanzata in età… era rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni». Niente è scontato nella Parola di Dio. Si parla di profetessa: è una donna che parla a nome di Dio, la sua vita è un libro aperto sul suo mistero. Possiamo tranquillamente pensare che sia figura del popolo d’Israele, sposa di JHWH: rimasta vedova per aver abbandonato il Signore. Ottantaquattro anni: il risultato di sette per dodici. Sette è il numero della completezza e dodici è il numero dell’intero popolo d’Israele. Si tratta del compimento: è finito il tempo della vedovanza! Dio risposa la sua amata: «la tua terra non sarà più detta abbandonata ma sposata»! Anna non può che inneggiare a festa, dire a tutti che è giunto il tempo delle nozze, è da stolti non prendervi parte! Forse il mondo non sta ancora provando il dolore dell’assenza di Dio come Israele lo ha sperimentato nei tempi dei suoi vari esilii… forse viviamo ancora di rendita per i doni che nella storia Dio ha fatto attraverso i suoi santi e diamo tutto per scontato… Quando arriveremo a invecchiare nel non senso, nella tristezza, nell’individualismo, allora ritorneremo a pregare e a gridare a Dio di aver pietà…e invocheremo il suo ritorno! Buona giornata