SIAMO PERLE PREZIOSE PER DIO

Siamo noi a doverci sforzare per cercare ed entrare nel Regno di Dio o è il Regno di Dio che ci viene incontro e ci cerca? Mi è venuta questa osservazione a partire dalla similitudine che leggiamo oggi nel Vangelo di Matteo: «Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose». Interessante: Dio è un mercante di perle preziose, traffica questo tipo di articolo! Non si occupa di bigiotteria… Questa considerazione presuppone che l’entrata del regno non è data a tutti, non è per tutti? Io penso di no! La perla preziosa è l’umanità! Ogni uomo è la perla preziosa per la quale Gesù dà la vita! Il Regno di Dio è l’amore di Dio che avvolge e coinvolge tutta l’umanità! È chiarissimo, allora, che nel Regno di Dio non ci entrano solo gli eletti ma tutti coloro per il quali Dio ha donato se stesso! Tutti e ciascun uomo! Non ci appare normale questa lettura delle Parole di Gesù: ci è più familiare l’interpretazione per cui il Regno di Dio è oggetto di interesse totalizzante al punto tale da rinunciare a tutto per lui… Non viene proprio detta questa cosa! È la nostra maledetta abitudine ad essere artefici di tutto… Buona giornata

C’È LA GIUSTIZIA

Nel salmo 10 preghiamo: «Lo stolto pensa: “Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla”». È facilissimo per l’uomo pensare che ogni suo delitto rimane impunito. Abituati alla giustizia terrena che interviene solo in caso di flagranza di reato ci si immagina che Dio sia ininfluente perché non punisce mai i responsabili di disastri e tragedie! Eppure, Dio che domina la storia, vede tutto… semplicemente ha pazienza! Offre tutto il tempo necessario alla conversione: non ci devono essere uomini o donne sottomessi dalla paura di Dio! Tutti devono accogliere e poter percepire il percorso lento e faticoso della Grazia… la spiegazione che Gesù dà alla parabola del grano buono e della zizzania fa emergere la scelta di Dio di attendere i percorsi di crescita di ciascuno. Certo: buoni e cattivi crescono insieme, hanno le stesse possibilità! Dio, dà il tempo a chi è dominato dal male di convertirsi… poi, però, la separazione tra il bene e il male sarà fatta! “Dio vede”, quindi, anche molto bene! Inutile, pertanto, mimetizzarsi cercando di essere “brave persone” pur non essendolo! O lo si è o niente! Dio vede, conosce ogni situazione umana… Tutto vuole sia ricondotto a Lui! Fidiamoci dell’opera di Dio! Buona giornata

SIAMO RISORTI

Il cristiano non crede che “risorgeremo” ma che “siamo risorti”! Nel momento in cui ci si mette a parlare del dopo-morte si aprono discussioni impossibili da concludere in maniera unanime: ognuno si schiera coerente al proprio pensiero filosofico o religioso e da lì difficilissimamente si schioda… Già il filosofo Wittgnestain affermava che il linguaggio religioso non è falsificabile in quanto legato ad una categoria i cui fondamenti non appartengono all’ambito sperimentale, l’unico falsificabile! Non vale assolutamente la pena imbarcarsi in dibattiti di questo genere. Gesù stesso ci aiuta ad uscire da questo campo minato e lo fa con il significativo dialogo tenuto con Marta, in occasione della morte del fratello Lazzaro: «Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. Gli rispose Marta: “So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno”. Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita”». Gesù si mostra come la Vita della vita, la vittoria immediata sulla morte! Chi ha incontrato Gesù non attende un futuro migliore o diverso: già possiede la vita nuova! Questa vita nuova è la vita filiale: chi crede in Gesù «non morirà in eterno»! Cioè non sperimenta la morte! Ha la vita del Figlio in sé! E questa cosa non la si dimostra ma la si mostra… Buona giornata

LA PREGHIERA

La preghiera è la forma più alta della comunicazione umana! È la possibilità di entrare in comunione con il totalmente altro da sé… Se la parola ci mette in comunione tra uomini, la preghiera ci mette in comunione con Dio! Per questo la preghiera è molto altro rispetto al dire preghiere… Dire preghiere può essere una sorta di preambolo alla preghiera ma la preghiera è tanto di più! Potremmo dire che la preghiera è come l’amore e le preghiere come le carezze… La preghiera è uno stato di grazia, è il venire di Dio nell’uomo, è il suo rivelarsi nella sua intimità più profonda. I grandi maestri della preghiera dicevano che la preghiera inizia quando noi riteniamo di aver finito di pregare… perché il nostro protagonismo si contrappone all’intervento della grazia in quanto le nostre parole tendono a soffocare la Parola che Dio intende rivolgerci! Bellissimo il dialogo che la pagina dell’Esodo ci presenta tra Abramo e Dio: è una vera e propria contrattazione dove Abramo crede di convincere Dio a desistere dalla punizione commutata a Sodoma e Gomorra, in realtà è Abramo che  riconosce che Dio è totalmente diverso dall’immagine che lui se ne è fatto! Non è Dio che cambia idea grazie ad Abramo ma è Abramo che cambia idea su Dio grazie alla preghiera! Questa è l’essenza della preghiera: la conoscenza! Buona domenica

IL MALE NON HA POTERE

Ci chiediamo spesso perché Dio non intervenga per debellare il male presente nella storia… se Dio è onnipotente perché non sconfigge definitivamente la piaga maligna che rovina la bellezza della vita? Gesù, con la parabola della zizzania e del grano buono lancia una provocazione interessante: «Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura». Non risponde alla nostra domanda ma ci invita a stare dentro la lotta tra bene e male nella certezza che alla mietitura tutto sarà passato al setaccio! Il bene sarà salvato e il male sarà condannato! La motivazione che Gesù da a questa scelta riguarda il fatto che il bene spesso cresce accanto al male e un provvedimento troppo repentino potrebbe essere letale… non solo: il bene si consolida solo nella lotta contro il male! Non esistono nell’uomo né il bene assoluto né il male assoluto: tutto è maledettamente mischiato! La pazienza è la cifra che permette una  valutazione ponderata: alla fine, se il bene è realmente tale, non soccomberà mai all’azione del male! La zizzania potrà avvolgere la pianta buona ma non potrà mai trasformarla in pianta cattiva! La fiducia di Dio verso la sua creazione è legata alla sua certezza: “E vide che era cosa buona“! Buona giornata