UNA LOTTA FINO ALLA FINE

Con il Battesimo si inaugura in noi la lotta tra l’uomo vecchio e l’uomo nuovo. La Grazia che ci è stata fatta nel battesimo è che Dio può lottare con noi dal di dentro: noi abbiamo un alleato fortissimo per combattere il forte che cerca di corromperci e rovinarci la vita… Non stupiamoci della fatica che facciamo nel perseverare nella via del bene che abbiamo intrapreso: è segno della faticosa battaglia che stiamo sostenendo con il maligno! Chi non lotta più, ha perso… Fino alla fine della vita ferverà la battaglia: evitare che la zizzania prenda il sopravvento sul grano buono richiede un quotidiano esercizio di discernimento! Il discernimento: parola chiave di Ignazio di Loyola di cuoi oggi celebriamo la santità! Ossia la capacità di capire quali sono i pensieri che vengono da Dio e quelli dal maligno… cosa per nulla scontata! La capacità di mimetizzarsi del maligno è impressionante… Quanti uomini e donne convinti di fare il bene mentre compiono esattamente il contrario di quella che è la volontà di Dio! È così che Gesù suggerisce di attendere ad attribuire la vittoria sul male dell’uno o dell’altro! Il giudizio spetta all’ultimo solo a Dio: «Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo». La lotta continua… Buona giornata

LO SGUARDO PIÙ CHE IL PENSIERO

C’è sempre molta curiosità attorno al tema della fede. La questione è che l’interesse è prevalentemente intellettuale… c’è un approccio più di testa che di cuore! Il fatto è che nessuno cambia la vita in forza di una scoperta razionale ma la cambia, invece, per una scoperta esistenziale. Si provi a pensare alla scelta di sposarsi: alla base non c’è una decisione a partire da una evidenza intellettuale ma da una illuminazione interiore! È così che deve cambiare assolutamente l’approccio: la fede ha bisogno non prevalentemente di uno sforzo intellettuale ma di uno sguardo contemplativo! È significativo il fatto che Gesù, quando deve affrontare un argomento teologico, non elabora pensieri filosofici ma racconta cose della terra… attraverso le parabole illustra il mistero! La natura, in modo particolare, è oggetto privilegiato di osservazione! Anche oggi, Gesù parla del Regno di Dio in questi termini: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi». Solo queste parole ci aiutano ad intendere quanto sia necessario un occhio attento, curioso, profondo… Se non si guarda con attenzione la piccolezza del Regno ci sfugge… e Dio ci passa accanto senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo! Buona giornata

IL MIRACOLO DELLA DISTRIBUZIONE

Sbagliato parlare di moltiplicazione dei pani e dei pesci! Nel Vangelo di Giovanni si parla di distribuzione! Potremmo dire più correttamente: miracolo della distribuzione. Che cosa è avvenuto: c’era una folla immensa al seguito di Gesù; la città era lontana; si rendeva necessaria un presa in carico di questa gente affamata… Gesù interpella Filippo: come fare a sfamare tante persone? Il discepolo non sa… secondo i calcoli del suo cuore non è possibile far fronte a tutti! Andrea suggerisce che c’è un ragazzo con cinque pani e due pesci «ma che cos’è questo per tanta gente?»… Da questo ragazzo generoso che mette a disposizione quello che ha prende l’avvio il miracolo! Non più paure a fronte di calcoli generati da cuori e menti malati di individualismo, ma entusiasmo di condivisione da parte di un ragazzo capace di fraternità! Quelle poche cose nelle mani di Gesù diventano abbondanza! La restituzione a Dio di quanto ricevuto gratuitamente rimette in circolazione i beni e tutti hanno da mangiare! La scoperta della fraternità toglie le barriere: ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio! Immagino come tra quella folla molti altri abbiano tirato fuori dalla bisaccia altra roba… quasi una gara a chi da di più… e tutti hanno mangiato! Questo è il miracolo! Buona domenica

TANTA PAZIENZA

Chi mi conosce sa che sono ottimista per fede! Nel senso che ho la certezza che la storia è nelle mani di Dio e non mancherà di farne un capolavoro! Tuttavia, questo sguardo sostanzialmente positivo non esclude una valutazione oggettiva del male che c’è attorno a noi e dentro di noi! A volte mi prende la paura e lo sconforto per la deriva valoriale di cui siamo tutti invischiati… il relativismo imperante ha portato ad una considerazione soggettiva del male tale per cui ognuno si sente autorizzato a compiere qualsiasi scelta  – anche contro i canoni di bene unanimemente riconosciuti – semplicemente perché in coscienza si sente apposto… oppure perché “tutti fanno così”… Rimango basito di fronte a ragazzi che colti in flagrante in qualche mancanza sfidano con lo sguardo gli adulti paventando sicurezza e superiorità… Viene anche a me la domanda dei discepoli a Gesù: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania? …Vuoi che andiamo a raccoglierla». La voglia di fare pulizia e tagliare giù dritto è altissima… eppure Gesù chiede pazienza! Chiede di lasciare a Lui l’opera della purificazione! Sa che la nostra selezione seguirebbe canoni troppo soggettivi e rischieremmo di estirpare anche il buono… Pazienza è la parola chiave… attrezziamoci! Buona giornata

PASTORI SECONDO IL CUORE DI DIO

Sul giornale leggo di un prete settantenne sorpreso in atteggiamenti intimi con una bambina di dieci anni… mi sobbalza il cuore! Non riesco a crederci… faccio proprio fatica a pensare possibile una cosa del genere! Mi rattrista… mi indigna… mi interroga… Nella prima lettura ascoltiamo un brano dal libro del profeta Geremia: in una passaggio si legge «Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza». Se è il Signore a darci pastori adatti al suo cuore come mai queste depravazioni? È il mistero del male e della libertà umana… Quanto si può cadere in basso se non si ha cura della propria crescita spirituale! Ho letto commenti su Facebook rispetto a questo fatto di cronaca: potete immaginare i toni… Come in tutte le situazioni limite non è facile tenere a bada l’istinto… occorre pensare, riflettere e dare le giuste valutazioni… le generalizzazioni non giovano mai! Qualcuno invoca una presa di posizione intransigente e irrevocabile! Come sempre non è la soluzione più adatta! Non risolve nulla se non aumentare ancor di più il sospetto tra laici e preti… Certamente è necessario che la chiesa prenda posizioni chiare con chi sbaglia  ma senza mai dimenticare la cura e l’attenzione al peccatore… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Ezio che accompagniamo al suo incontro con Gesù