C’è sempre molta curiosità attorno al tema della fede. La questione è che l’interesse è prevalentemente intellettuale… c’è un approccio più di testa che di cuore! Il fatto è che nessuno cambia la vita in forza di una scoperta razionale ma la cambia, invece, per una scoperta esistenziale. Si provi a pensare alla scelta di sposarsi: alla base non c’è una decisione a partire da una evidenza intellettuale ma da una illuminazione interiore! È così che deve cambiare assolutamente l’approccio: la fede ha bisogno non prevalentemente di uno sforzo intellettuale ma di uno sguardo contemplativo! È significativo il fatto che Gesù, quando deve affrontare un argomento teologico, non elabora pensieri filosofici ma racconta cose della terra… attraverso le parabole illustra il mistero! La natura, in modo particolare, è oggetto privilegiato di osservazione! Anche oggi, Gesù parla del Regno di Dio in questi termini: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi». Solo queste parole ci aiutano ad intendere quanto sia necessario un occhio attento, curioso, profondo… Se non si guarda con attenzione la piccolezza del Regno ci sfugge… e Dio ci passa accanto senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo! Buona giornata