Qualche giorno fa, parlavo di come la paura domini il mondo. La paura genera affanno. Quando uno ha paura si attiva per mettersi al riparo: tutto è una minaccia, occorre darsi da fare per difendersi! Così la vita, invece di essere un tempo da giocare in scioltezza con visione di prospettiva, si riduce ad essere un triceramento conservativo, sostanzialmente sterile… È da qui che scaturisce l’esortazione evangelica di oggi: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano». A volte, oserei dire, è meglio peccare per troppo slancio che rimanere giusti nell’inedia! Quanti cuori appesantiti, intristiti, privi di speranza, incontro… soprattutto tra i credenti! I giovani che approcciano i nostri ambienti ecclesiali si trovano a fare i conti con gente che si piange addosso, che si lamenta per il mondo che va a rotoli, con un pessimismo cronico da paura! Ovvio che scappano… Il mondo, seppure con logiche edonistiche e perverse, propone qualcosa di bello, di allettante, di adrenalinico… E guardate che il vangelo non è meno adrenalinico se lo proponiamo nella sua radicalità! I primi a dover vigilare affinchè l’annuncio del Vangelo non si appesantisca siamo noi: “manca il respiro” scriveva qualcuno qualche anno fa! Abbiamo bisogno di Spirito! Invochiamolo!

 

p.s. Una preghiera per Rosa che dopo aver combattuto strenuamente la malattia si è resa con fede al Signore che amava