I grandi temi della misericordia, dell’universale chiamata alla salvezza, della cura del debole, dell’ospitalità allo straniero, che troviamo nell’annuncio evangelico erano già presenti in maniera chiara nell’esperienza di fede di Israele: c’è assoluta continuità tra il Dio di Abramo e il Dio di Gesù Cristo! È chiaro che l’esplicitazione che abbiamo con la rivelazione di Gesù è ancora più palese ma non può essere considerata un’assoluta novità. Ad esempio, leggiamo oggi nella Genesi come Dio assicuri Abramo dicendo «Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto numeroso». Il figlio nato non secondo la promessa, sebbene frutto di una iniziativa che manifesta sfiducia nella promessa di Dio, non viene marginalizzato nel piano di Dio ma coinvolto e reso partecipe della  sua cura e del suo amore! Israele, nonostante tutte questi insegnamenti di JHWH, riesce a costruirsi una religione indifferente a tutte queste istanze fino a dimenticarsene… Come biasimarli? Non stiamo correndo anche noi lo stesso rischio? Si fa in fretta ad ergersi come detentori unici della predilezione di Dio escludendo categorie di persone non a noi congeniali… Certo: JHWH benedice Isacco ma la benedizione non esclude la chiamata alla salvezza rivolta a tutti! Ricordiamocelo! Buona giornata.