IMPARARE DAI POVERI

Come da previsione, di giorno in giorno, aumentano i contagiati e, purtroppo, i morti. Il bollettino è impietoso e porta, inevitabilmente, allo sconforto. Siamo in un momento di precarietà estrema: un micro organismo ci ha tagliato le gambe. Non siamo abituati a condizioni di tale impotenza: la scienza, la medicina, al tecnica, ci hanno abituati a pensare che siamo in grado di far fronte a tutti i problemi e a risolverli senza pagare prezzi troppo alti… questa volta il sistema non ha funzionato, il coronavirus lo ha inceppato! Siamo alla stregua dei paesi poveri, dove le epidemie sono di casa e i morti si contano, normalmente, a centinaia… loro hanno gli anticorpi contro la morte! La morte non li spaventa come spaventa noi: sanno dare vita in abbondanza! Noi li riteniamo arretrati, involuti… eppure, loro ci mostrano come la forza dell’uomo non sta nello sconfiggere la morte (non ci riuscirà mai) ma nel potere di dare la vita! Tutto in un grande rispetto verso Colui che regge il destino della storia: la capacità dei poveri di abbandonarsi e mettersi nelle mani di Dio è spettacolare! Mi accorgo come, anche per me che prego regolarmente, in questo tempo pregare viene ancor più spontanea! E trovo pace… proviamo ad imparare dai poveri qualcosa… Buona giornata

L’ACQUA CHE DISSETA PER SEMPRE

Una Samaritana – un’eretica -, sposata con sette mariti – un’adultera – … a lei, proprio a lei, Gesù si avvicina e si propone come via di redenzione. Gesù è venuto per i malati, non per i sani! È venuto a far uscire dalla schiavitù coloro che ormai non sperano più, hanno abbandonato la lotta e si sono arresi all’irredenzione. La Samaritana è icona di una umanità assetata d’amore che ha cercato ovunque una fonte per dissetarsi ma ha trovato solo pozzanghere polverose che non l’hanno dissetata! Gesù si propone come la fonte d’acqua che disseta: «Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». Difficile per la Samaritana credere dopo tutte le delusioni subite: non sarà Gesù un’illusione che si rivelerà ulteriore e cocente delusione? Gesù va oltre le resistenze e le obiezioni della donna, non la giudica né per la sua condizione eretica, né per la sua condizione adultera, semplicemente le apre spiragli di luce per nuovi cammini di salvezza. È questa paziente attesa di Gesù che scuote il cuore della Samaritana e la rende consapevole di aver trovato il Messia… La Samaritana abbandona il pozzo di Giacobbe dove continuamente deve ricorrere per dissetarsi, dimentica pure la brocca! Ormai ha trovato la sorgente d’acqua viva dell’amore! Gesù è colui che offre gratuitamente il suo amore! Gesù è lo sposo fedele che rende felice la sposa! A noi che camminiamo verso la Pasqua uno spunto per la conversione: il battesimo che abbiamo ricevuto ha riempito la nostra sete? Dove attingiamo la gioia e la speranza della lotta quotidiana? La nostra vita zampilla di vita eterna? Buona domenica

ENTRARE IN COMUNIONE

«Ed egli disse loro questa parabola: “Un uomo aveva due figli”». Qualsiasi cristiano, appena appena svezzato nella fede, quando sente queste parole è catapultato nella parabola della misericordia più bella e più affascinante del Vangelo: la parabola del Padre “troppo buono”. Se fosse l’incipit di una storia standard i due figli saremmo portati a pensarli come uno buono e uno cattivo. Tutte le storie hanno bisogno di una contrapposizione netta per far emergere più chiaramente il bene e il male… Qui non è così: tutti i due figli sono sia buoni che cattivi! Il bene e il male in essi si mischiano quasi indistintamente! Chiunque ascolti la parabola è portato a simpatizzare o più per uno o più per l’altro, in base al proprio vissuto… non c’è figlio che possa considerarsi buono… L’unico buono è il Padre! È Lui che con il suo amore e la sua pazienza ascolta, attende e spinge verso la gioia della comunione. È bene che impariamo a leggerci sempre così anche noi: non siamo mai meglio degli altri e nemmeno gli altri sono meglio di noi… non è questo l’obiettivo a cui mira il Padre! Ciò che conta è che da dove siamo ci lasciamo interpellare dal Padre e in Lui costituiamo una vera comunione! Buona giornata

DIO AL NOSTRO FIANCO

Questa sera alle 21.00 diretta live della Via Crucis

 

Questa mattina, mentre mi trasferivo alla Cappellina dell’Oratorio per celebrare Messa, un uomo mi ha gridatoDì un po’ al tuo Capo di smettere di fare disastri!“… e un altro mi ha detto: “Tu credi perché sei un prete, io mi sento costretto a credere in queste condizioni: certamente il Signore ci vuol far capire che è Lui che comanda”… Sono i pensieri comuni, tipici della religiosità pagana, per nulla imbevuti della sapienza del Vangelo. Ci aiuta a capire qualcosa il Vangelo di oggi dove a fronte della volontà del Padre di mandare suo Figlio a prendersi cura della vigna del mondo la reazione dell’uomo è stata questa: «Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero». Dio non fa disastri! Dio non mette in atto prove di forza! Dio si prende cura dell’uomo, si offre come amico, aiuto, guida… ma subisce il rifiuto e l’esilio! Ve lo confesso candidamente: non mi sfiora minimamente l’idea che Dio sia alla regia di quanto sta accadendo! Non penso nemmeno che ci si debba disperare al di là del limite! Se appena appena pensiamo a quali e a quante prove sono soggetti gli uomini dei paesi più poveri c’è da vergognarci… Con questo, guai a non attenerci a quanto ci viene chiesto dalle autorità… ma rimaniamo lucidi! Buona giornata