«Ed egli disse loro questa parabola: “Un uomo aveva due figli”». Qualsiasi cristiano, appena appena svezzato nella fede, quando sente queste parole è catapultato nella parabola della misericordia più bella e più affascinante del Vangelo: la parabola del Padre “troppo buono”. Se fosse l’incipit di una storia standard i due figli saremmo portati a pensarli come uno buono e uno cattivo. Tutte le storie hanno bisogno di una contrapposizione netta per far emergere più chiaramente il bene e il male… Qui non è così: tutti i due figli sono sia buoni che cattivi! Il bene e il male in essi si mischiano quasi indistintamente! Chiunque ascolti la parabola è portato a simpatizzare o più per uno o più per l’altro, in base al proprio vissuto… non c’è figlio che possa considerarsi buono… L’unico buono è il Padre! È Lui che con il suo amore e la sua pazienza ascolta, attende e spinge verso la gioia della comunione. È bene che impariamo a leggerci sempre così anche noi: non siamo mai meglio degli altri e nemmeno gli altri sono meglio di noi… non è questo l’obiettivo a cui mira il Padre! Ciò che conta è che da dove siamo ci lasciamo interpellare dal Padre e in Lui costituiamo una vera comunione! Buona giornata