AL PASSO CON ZACCARIA ED ELISABETTA

Quinto giorno di novena. Il cammino di Dio verso l’uomo si incrocia oggi con una coppia di anziani senza figli. Due persone rette, intrepide, generose, eppure senza discendenza. La tradizione ebraica giudicava la condizione della sterilità come una maledizione divina, come una punizione per qualche incongruenza, magari anche nascosta… In realtà, Dio sa sorprendere! Ama stravolgere le idee e i pensieri dell’uomo: l’intento era mostrare la totale gratuità del suo amore! Dio giunge all’uomo non vincolato alla libertà e al desiderio dell’uomo, ma secondo il suo cuore! Arriva superando le aspettative! Va oltre le attese! Zaccaria ed Elisabetta hanno manifestato la loro indefessa speranza nel Dio d’Israele, pregavano oltre ogni speranza… certamente non pregavano più per avere un figlio, ma solo per amore! Qui sta la bellezza! Quella che poi si manifesterà ancora più evidentemente in Maria: donna giovane e vergine, senza pretese, non desiderosa di maternità, eppure raggiunta dall’angelo per l’annuncio più sconvolgente della storia… «Nulla è impossibile a Dio»! Non c’è condizione umana che non sia visitabile da Dio! Uno potrebbe obiettare: ma se Dio fa indipendentemente dalla preghiera, perché pregare? Semplicemente perché figli! Perché legati indissolubilmente al Padre dalla creazione e ancor più dalla redenzione! Che bello pregare così… Buona giornata

AL PASSO CON DAVIDE

Quarto giorno di novena. Ad accompagnarci in questa giornata è Davide, unto da Samuele re d’Israele. Grande stupore ha generato la scelta di Dio: tra tutti i fratelli di Iesse ha scelto il più piccolo! Che fatica per l’uomo, con la sua smania di grandezza, accettare lo sguardo al contrario di Dio… “Dio non guarda l’apparenza ma il cuore“! Lo sguardo di Dio non è macroscopico ma microscopico: l’attenzione è rivolta ai dettagli non alla massa! Diventa un criterio importante anche per noi: Dio ha scelto di farsi piccolo! Fintanto che pensiamo di trovarlo nelle cose grandi non ci imbatteremo mai nella sua presenza… La fatica dell’uomo contemporaneo a riconoscere Dio sta proprio in questo equivoco! Davide non è piccolo solo nella statura ma anche nelle virtù… sappiamo quanti peccati ha commesso! Ha censito il suo popolo per calcolare la sua forza a prescindere da Dio… ha sottratto la moglie di Uria l’Hittita mandandolo appositamente a morire in guerra… Eppure, nonostante questa fragilità di Davide, Dio non ha mai tolto la sua benevolenza da questo figlio eletto! Perché? Semplicemente perché Davide è sempre riuscito a riconoscere il proprio peccato e a chiedere perdono! Avere coscienza della propria finitezza è l’opera più meritoria dell’uomo… pensiamoci per la confessione natalizia! Buona giornata

AL PASSO CON MOSÈ

Terzo giorno di novena. Dagli ebrei abbiamo imparato a leggere la storia come parola di Dio: negli avvenimenti Dio rivela se stesso e la sua volontà! Niente è un caso, tutto ha un senso: la libertà di Dio e la nostra libertà imprimono agli eventi una direzione ben precisa… il destino non è cieco! Da cristiani abbiamo imparato a interpretare la storia prendendo Gesù come la chiave di lettura: Gesù è Colui per il quale il Padre ha pensato ogni cosa fin dall’eternità! Tutto parte da Lui e tutto tende a Lui! È così che anche Mosè è testimone chiarissimo di Gesù: anche Mosè è stato salvato dal faraone dalla strage dei figli maschi degli ebrei così come Gesù dall’ira di Erode nella famosa strage degli innocenti… Anche Mosè è stato mandato da Dio al popolo d’Israele schiavo in Egitto così come Gesù è stato inviato agli uomini che giacciono nelle tenebre e nell’ombra di morte… Anche Mosè conduce il popolo verso la terra dei padri, la terra della libertà, attraversando il deserto come Gesù che ci conduce al Padre attraversò il commino penitenziale della vita… Mosè dava la manna per cibo, Gesù dona il suo corpo… Mai soli! Dio non abbandona mai i suoi figli! Anche oggi… Buona giornata

AL PASSO CON GIUSEPPE, FIGLIO DI GIACOBBE

Secondo giorno di Novena. La figura che ci accompagna in questa giornata che ci avvicina all’avvenimento del Natale è Giuseppe, il figlio di Giacobbe. Da sempre la Chiesa ha riletto nella storia di questo uomo lo stesso destino di Gesù. Come Gesù, Giuseppe è venduto dai fratelli, respinto e rifiutato semplicemente perché figlio amato dal padre… Giuseppe, dapprima schiavo di Putifarre, diventa persona qualificata e quando i fratelli vanno in Egitto per cercare cibo in forza della carestia che ha toccato la loro terra si ritrovano lui come responsabile della distribuzione… ma non lo riconoscono! Lui, al contrario, li conosce bene… e intimamente li ama… non riesce a respingerli! Conosce l’amore del padre e sa che, seppure l’amore è diverso per ciascuno, ha una intensità tale che non può essere ferito! Giuseppe sa rileggere il male che i fratelli gli hanno procurato come provvidenziale, donandogli la possibilità di amare ancora di più, ad immagine del padre… Come non vedere Gesù in tutto questo! Infine, i fratelli, una volta conosciuto Giuseppe, sono mandati a chiedere al padre di andare con loro e di unirsi nuovamente come famiglia. Mi piace vedere in questo l’immagine della Chiesa che con Gesù continuamente invoca la visita del Padre perché la costituisca in unità. Chiediamolo come dono… Buona giornata

AL PASSO CON ABRAMO

Non siamo i primi che vanno incontro a Gesù! Tutta l’umanità è, fin dall’inizio, in pellegrinaggio verso Gesù, cioè in cammino per abbandonare la condizione di servi e assumere la condizione di figli! Desideriamo osservare e descrivere i grandi uomini inseriti nel racconto della storia della salvezza che è la Bibbia per imparare da loro i passi dell’avvicinamento a Gesù. Partiamo da Abramo, il grande padre della fede, colui che per primo ha obbedito ad una chiamata ed è partito! Ha avuto il coraggio di partire, lasciando le sue sicurezze, fidandosi ciecamente delle promesse di Dio. Quanta pazienza… sia la terra che la discendenza hanno dovuto passare attraverso una lunga gravidanza! I tempi di Dio non sono i nostri tempi! Ma Dio è fedele e realizza sempre le sue promesse, è una costante mai smentita dalla storia! Ma c’è di più: le promesse di Dio sono sempre oltre le aspettative umane: Abramo pensa che la promessa della discendenza è assicurata dal figlio Isacco, in realtà, Dio già pensa a Gesù! Gesù è il figlio della promessa… in Gesù la discendenza di Abramo vedrà risplendere il volto del figlio in tantissimi uomini, in un numero paragonabile alle stelle del cielo! Apparteniamo anche noi a questa storia… meraviglioso! Buona gironata