Quarto giorno di novena. Ad accompagnarci in questa giornata è Davide, unto da Samuele re d’Israele. Grande stupore ha generato la scelta di Dio: tra tutti i fratelli di Iesse ha scelto il più piccolo! Che fatica per l’uomo, con la sua smania di grandezza, accettare lo sguardo al contrario di Dio… “Dio non guarda l’apparenza ma il cuore“! Lo sguardo di Dio non è macroscopico ma microscopico: l’attenzione è rivolta ai dettagli non alla massa! Diventa un criterio importante anche per noi: Dio ha scelto di farsi piccolo! Fintanto che pensiamo di trovarlo nelle cose grandi non ci imbatteremo mai nella sua presenza… La fatica dell’uomo contemporaneo a riconoscere Dio sta proprio in questo equivoco! Davide non è piccolo solo nella statura ma anche nelle virtù… sappiamo quanti peccati ha commesso! Ha censito il suo popolo per calcolare la sua forza a prescindere da Dio… ha sottratto la moglie di Uria l’Hittita mandandolo appositamente a morire in guerra… Eppure, nonostante questa fragilità di Davide, Dio non ha mai tolto la sua benevolenza da questo figlio eletto! Perché? Semplicemente perché Davide è sempre riuscito a riconoscere il proprio peccato e a chiedere perdono! Avere coscienza della propria finitezza è l’opera più meritoria dell’uomo… pensiamoci per la confessione natalizia! Buona giornata