Dio si è fatto bambino (Mt 2,13-18)

«Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme».

«Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più». È lo stesso grido dei martiri Innocenti che Erode fece uccidere a causa della paura di perdere il potere. Anche noi quando vogliamo possedere qualcosa o – peggio – qualcuno, quando desideriamo avere il controllo su tutto ciò che ci accade attorno, siamo disposti a scavalcare le persone, per mantenere un’immagine di noi che sia quella ideale. Anche noi, se ci sentiamo superati in ciò per cui vogliamo eccellere, magari ciò per cui abbiamo speso gran parte della nostra vita, andiamo su tutte le furie. Ma il Signore, con questa festa, ci consegna la tenerezza dei bambini, che ignari di tutto e di tutti, nemmeno capaci di parlare, testimoniano con la palma del martirio, quella che è la Verità Rivelata da Cristo, che Dio si è fatto bambino, innocente, umile, impotente, ma per questo disarmante.

Le più sentite condoglianze alla famiglia della defunta Anna Sammarco.

Amate, amate, amate (1Gv 1,1-2,3)

«Il verbo della vita e la luce di Dio».

«Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni ingiustizia. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate, ma, se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo sappiamo d’averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti».

Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. E il suo più grande comandamento, che è quello dell’Amore (Gv 15,12), ci sprona a confrontare continuamente il modo di amare di Dio con il nostro, affinchè ciò che in noi è legato alle brame dell’egoismo, venga purificato. Il Suo modo di amare non ha molti nomi, si chiama carità, ovvero amore di dono di sé.

San Giovanni,apostolo ed evangelista, festa.

Zaccaria riconosce la Gloria di Dio (Lc 1,67-79)

«Ci visiterà un sole che sorge dall’alto».

Se pochi giorni fa, Maria ci ha fatto cantare il Magnificat, la più bella lode della madre di Dio, oggi insieme a Giuseppe, il padre putativo di Gesù, eleviamo al cielo la preghiera del Benedictus, quella che recitiamo tutti i giorni nella liturgia delle lodi. Ricolmo di Spirito Santo, Zaccaria ci fa benedire il Signore perché ha visitato il suo popolo e gli è stato vicino permettendo la nascita di Giovanni. Zaccaria adesso, per quella nascita, riconosce la Gloria di Dio e non può far altro che esaltarlo.

Ultimo giorno della NOVENA di Natale

PS: Ricordiamo in preghiera i nostri fratelli Armando Trainini e Vincenzo Scanzano. Li affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.

Santifichiamo il nome del Signore (Lc 1,46-55)

«Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente».

Oggi insieme a Maria, che è corsa a far visita alla cugina Elisabetta, per salutarla e per renderla partecipe del dono di Grazia che ha ricevuto da Dio, cantiamo il canto del Magnificat. Insieme alla madre di Dio e madre nostra, possiamo santificare il nome del Signore, cercando di dare peso al Suo nome, di essere umili nel nostro cuore, di essere caritatevoli verso i bisognosi, ricolmandoli di beni. Insieme a Maria, infine, possiamo pregare il Dio dei nostri padri, che ci ha donato Gesù, che è Dio e Salvatore del mondo. Buona giornata.

Settimo giorno della NOVENA di Natale (domani 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione VIII cero)

PS: Ricordiamo in preghiera la nostra sorella Concetta d’Angeli. La affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.

Lasciamoci toccare il cuore da Dio (Lc 1,26-38)

«Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio».

Un angelo, lo stesso angelo, colui che rappresenta il Dio forte, appare a Maria e le porta una lieta notizia. Giunto al suo cospetto le dice: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo annuncia una gioia grande, non dovuta a qualche merito di Maria o a qualche auto realizzazione, ma ad una felicità che a Maria viene semplicemente donata. E questa felicità è che “il Signore è con lei”. Noi non dobbiamo fare nulla, poiché la fonte della nostra gioia è lasciarci raggiungere dal Signore, lasciarci toccare il cuore da Lui.

Quinto giorno della NOVENA di Natale (domani 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione del VI cero)

 PS: Ricordiamo in preghiera le nostre sorelle Rina Corbella e Piera Magnacavallo. Le affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.

Io sono Gabriele (Lc 1,5-25)

«La nascita di Giovanni il Battista è annunciata dall’angelo».

Un angelo appare a Zaccaria e promette di esaudire la sua preghiera: egli diventerà padre, anche se avanti negli anni! Questa notizia incredibile non trova in Zaccaria un’accoglienza, perché egli si fida più di sé stesso che di Dio e la sua risposta all’angelo, quindi a Dio, è di incredulità. Ma la ripresa dell’angelo ci lascia stupiti e consci della potenza di Dio, che tutto può.

Zaccaria dice all’angelo: «Io sono vecchio e mia moglie è già avanti negli anni», come se conoscesse tutto del progetto di Dio. Ma l’angelo risponde: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio». Il progetto di Dio non è completamente conoscibile, preghiamo affinchè Egli ci dia la forza di compiere la Sua volontà. Buona giornata.

 

Quarto giorno della NOVENA di Natale

(domani ore 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione del quinto cero)