Dic 24, 2022 | Don
«Ci visiterà un sole che sorge dall’alto».
Se pochi giorni fa, Maria ci ha fatto cantare il Magnificat, la più bella lode della madre di Dio, oggi insieme a Giuseppe, il padre putativo di Gesù, eleviamo al cielo la preghiera del Benedictus, quella che recitiamo tutti i giorni nella liturgia delle lodi. Ricolmo di Spirito Santo, Zaccaria ci fa benedire il Signore perché ha visitato il suo popolo e gli è stato vicino permettendo la nascita di Giovanni. Zaccaria adesso, per quella nascita, riconosce la Gloria di Dio e non può far altro che esaltarlo.
Ultimo giorno della NOVENA di Natale
PS: Ricordiamo in preghiera i nostri fratelli Armando Trainini e Vincenzo Scanzano. Li affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.
Dic 22, 2022 | Don
«Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente».
Oggi insieme a Maria, che è corsa a far visita alla cugina Elisabetta, per salutarla e per renderla partecipe del dono di Grazia che ha ricevuto da Dio, cantiamo il canto del Magnificat. Insieme alla madre di Dio e madre nostra, possiamo santificare il nome del Signore, cercando di dare peso al Suo nome, di essere umili nel nostro cuore, di essere caritatevoli verso i bisognosi, ricolmandoli di beni. Insieme a Maria, infine, possiamo pregare il Dio dei nostri padri, che ci ha donato Gesù, che è Dio e Salvatore del mondo. Buona giornata.
Settimo giorno della NOVENA di Natale (domani 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione VIII cero)
PS: Ricordiamo in preghiera la nostra sorella Concetta d’Angeli. La affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.
Dic 20, 2022 | Don
«Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio».
Un angelo, lo stesso angelo, colui che rappresenta il Dio forte, appare a Maria e le porta una lieta notizia. Giunto al suo cospetto le dice: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo annuncia una gioia grande, non dovuta a qualche merito di Maria o a qualche auto realizzazione, ma ad una felicità che a Maria viene semplicemente donata. E questa felicità è che “il Signore è con lei”. Noi non dobbiamo fare nulla, poiché la fonte della nostra gioia è lasciarci raggiungere dal Signore, lasciarci toccare il cuore da Lui.
Quinto giorno della NOVENA di Natale (domani 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione del VI cero)
PS: Ricordiamo in preghiera le nostre sorelle Rina Corbella e Piera Magnacavallo. Le affidiamo al creatore e siamo vicini a parenti e amici.
Dic 19, 2022 | Don
«La nascita di Giovanni il Battista è annunciata dall’angelo».
Un angelo appare a Zaccaria e promette di esaudire la sua preghiera: egli diventerà padre, anche se avanti negli anni! Questa notizia incredibile non trova in Zaccaria un’accoglienza, perché egli si fida più di sé stesso che di Dio e la sua risposta all’angelo, quindi a Dio, è di incredulità. Ma la ripresa dell’angelo ci lascia stupiti e consci della potenza di Dio, che tutto può.
Zaccaria dice all’angelo: «Io sono vecchio e mia moglie è già avanti negli anni», come se conoscesse tutto del progetto di Dio. Ma l’angelo risponde: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio». Il progetto di Dio non è completamente conoscibile, preghiamo affinchè Egli ci dia la forza di compiere la Sua volontà. Buona giornata.
Quarto giorno della NOVENA di Natale
(domani ore 6:30, in chiesa parrocchiale, accensione del quinto cero)
Dic 18, 2022 | Don
Con questa IV domenica di Avvento ci avviciniamo alla celebrazione del Natale, l’attesa si fa più intensa e lo sguardo si distoglie da Giovanni il Battista – figura centrale nelle scorse due domeniche – per concentrarsi sull’Emmanuele, il «Dio con noi», annunciato profeticamente ad Acaz e, ora, a Giuseppe. La liturgia ci fa indugiare su colui che deve venire, ma da una prospettiva particolare, quella di Giuseppe.
Diversamente da Acaz, incapace di interpretare i segni di Dio nella storia della salvezza, Giuseppe è l’«uomo giusto» (Mt 1,19), disponibile ad assumere nella propria vita il sogno stesso di Dio. La sua fede ci illumina, affinché possiamo anche noi celebrare, da donne e uomini giusti, il mistero del Dio-con-noi.
Se Luca racconta la vocazione di Maria, in Matteo incontriamo la vocazione di Giuseppe che ascolta la parola di Dio in sogno. È questo un elemento tipico della sua figura nel primo Vangelo: gli eventi principali della sua vita accadono mentre dorme.
Giuseppe dorme anche nelle circostanze più drammatiche. È forse indifferenza verso le due persone che gli sono state affidate, Gesù e Maria? No davvero. Ma è totale fiducia in Colui che gliele ha affidate. C’è un sonno dannoso che equivale a fuga, evasione nel regno dei sogni, diversione fuori della realtà. E c’è un sonno buono, il sonno dell’uomo che, pur avendo grattacapi, li affida a Dio prima di addormentarsi. (…) San Giuseppe ci dà un mirabile esempio di fiducia e di fedeltà quieta e silenziosa. (…) Ed è anche la lezione del Vangelo: «Dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa» (Mc 4,27). (cfr. Luca Fallica, Un tesoro tra le mani).
Buona domenica
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