La risposta a tutto (Gv 5,33-36)

«Giovanni era la lampada che arde e risplende».

Anche oggi il Signore Gesù è vicino a noi con le sue opere. Dalla sua stessa bocca esce la parola che dice: «le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato». Con questa parola Gesù ci apre alla realtà di Dio, e ci domanda, illuminati dalla parola e dalla testimonianza del precursore, di incamminarci verso di Lui, verso la sua presenza nel mondo, che è salvezza della nostra vita: è la risposta a tutto. Buona giornata.

Oggi è il primo giorno della NOVENA di Natale (domani secondo giorno, ore 6:30, in chiesa parrocchiale)

Questo è il nostro battesimo (Lc 7,24-30)

«Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore».

Queste parole aprono alla riflessione sul battesimo di Giovanni e sulla sua testimonianza a Cristo. Giovanni è un messaggero, ovvero uno che porta una notizia non sua, poiché non ne è l’autore. Giovanni però anticipa l’arrivo di questa buona novella, che poi è una persona, mediante un gesto che è il battesimo con acqua. Chi accettava questo battesimo, da non confondere con il nostro battesimo, si preparava a riceverne uno più grande, più completo, dato da Cristo: quello nello Spirito Santo. Questo, in acqua e Spirito Santo, è il nostro battesimo. Buona giornata.

Non tutto ciò che sembra: è (Mt 21,28-32)

«È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto».

Nel vangelo di oggi, il Signore Gesù mette a confronto due situazioni simili: nella prima un padre si scontra con un figlio disubbidiente, mentre nella seconda è il contrario. La reazione “esterna” dei due figli fa propendere per un certo giudizio su chi abbia compiuto la volontà del padre, ma la reazione “interiore”, che non si vede, mostra il contrario, perché è entrato in gioco il pentimento, che nel figlio disubbidiente è avvenuto, mentre nel secondo no. Non tutto ciò che sembra: è.

Buona giornata

Nel rapporto con la Verità, non troppi ragionamenti (Mt 21,23-27)

«Il battesimo di Giovanni da dove veniva?».

Il vangelo di oggi, con quel dialogo serrato tra Gesù, i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, ci vuole suggerire come, nel rapporto con la Verità, non si debbano intessere troppi ragionamenti. Il punto chiave è la Fede, e in particolare la difficoltà di credere! Se facciamo fatica ad aver fede nelle cose più piccole e più semplici, o ad affidarci alla mitezza di Cristo, come potremo consegnare il nostro cuore ad un Dio che compie fatti miracolosi?

Buona giornata.

Camminare con chi si ha di fianco (Mt 17,10-13)

«Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto».

Gli scribi aspettavano Elìa, mentre Gesù dice ai suoi discepoli – quindi anche a noi – che Elìa è già venuto. Elìa è già venuto e gli scribi non lo hanno riconosciuto, anzi hanno di fatto di lui quello che hanno voluto. Il rischio è allora quello di attendere qualcuno e non accorgersi che chi ci sta accanto, ed è presente “ora”, è colui al quale dare attenzione. Inoltre, il Figlio dell’uomo non sempre corrisponde alle nostre aspettative e quindi, se ignari della volontà di Dio, non lo riconosciamo. Forza.

Buona giornata.