GRANO E ZIZZANIA

Se andate a vedere in rete le foto di una spiga e di una zizzania, a fatica ne riconoscerete la diversità. Gesù quando racconta la parabola del buon seme e della zizzania intende mettere in risalto come il bene e il male hanno apparenze molto simili ma differiscono nella sostanza. Gesù afferma che il buon seme è quello che è gettato da Lui stesso, mentre la zizzania è seminata dal maligno: ci sono uomini buoni e ci sono uomini cattivi! Esistono persone che hanno il cuore pervertito dal male ma Gesù invita a non prendere posizione netta nei loro confronti: non tocca noi! Saranno gli angeli alla fine dei tempi a separare il grano buono dalla zizzania! Nel frattempo, a tutti va proposta una vita santa e, con essa, una vera e propria lotta contro il male che cerca di togliere terreno buono evitando la maturazione dei frutti buoni del Regno… Non è possibile a noi capire chi ha davvero il cuore posseduto dal male e chi, invece, è solo disorientato: per questo occorre trattare tutti con grande misericordia per dare a tutto l’opportunità di splendere come astri nel mondo: «i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro». Coraggio! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Alba che entra nella gloria del suo Signore

TRASPARENZA DI DIO

Vivere secondo il Vangelo è ciò che di più congeniale ci sia per l’uomo. Eppure, è faticosissimo entrare in tale logica. C’è una opposizione della natura che è incredibile: siamo fatti per l’amore, eppure l’egoismo ha inesorabilmente il sopravvento! Indicativa è la domanda che la mamma di Giacomo e Giovani fa a Gesù: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Gesù parla dell’importanza di dare la vita, di perdere se stessi, eppure l’ambizione al fondo del cuore rimane l’affermazione di sè, il primato del proprio io… Questa è la lotta che dobbiamo ingaggiare quotidianamente con noi stessi: non c’è cosa più bella che vivere spendendosi per gli altri ma il nostro cuore malato cercherà di orientarci al contrario… a succhiare la vita, ad ottenere il massimo dallo sfruttamento degli altri! Gesù non ha avuto altro desiderio che dare gloria al Padre… ogni azione compiuta aveva come fine non la propria fama ma la manifestazione del Padre! San Paolo lo aveva compreso molto bene e lo esprime benissimo in questo versetto della Seconda lettera ai Corinti: «noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi». Bello! Buona giornata

LA PREGHIERA SECONDO CRISTO

Qual è l’esperienza che facciamo nella preghiera? È un effettivo interagire con un Altro o un chiacchiericcio interiore tra sè e sè? Quante persone sostengono di pregare in maniera personale, superando le formule tradizionali e i momenti liturgici… il rischio è di fare della preghiera un moto individuale e solipsistico davvero sterile e inutile! A pregare si impara! C’è bisogno di un maestro che ci introduca ad un linguaggio che non ci è così naturale! È interessantissimo notare come nelle pagine della Scrittura più volte è descritta la preghiera dell’uomo come un grido indistinto a Dio… è il grido di chi è angosciato e si sente solo e invoca salvezza! È un grido che non sa bene a chi sia indirizzato… ma l’esperienza è quella dell’esaudimento! Dio ascolta! Ma chi è questo Dio? Qui si inserisce il grande insegnamento di Gesù: questo Dio è il Padre! Se un uomo non impara a rivolgersi a Dio come figlio non pregherà mai secondo il Vangelo! E pregare Dio come Padre significa avere la certezza di essere ascoltati ed esauditi! Chi prega come se comperasse un biglietto della lotteria, sperando in una vincita estemporanea non ha conosciuto la paternità provvidente di Dio! Chiediti: Dio ha mai esaudito la tua preghiera? Buona domenica

STARE IN CRISTO

Cosa bisogna fare nella vita per essere felici? Sposarsi? Farsi preti? Rimanere da soli? Chi può dire che la propria condizione è la migliore che ci sia? Se uno sposo dice che la sua condizione è stupenda ce n’è subito, dietro l’angolo, uno che dice il contrario… così per i preti e così per i singole! Significa che non esiste una condizione di nostra scelta che garantisca la felicità… Mi piace pensare a santa Brigida di cui oggi celebriamo la festa liturgica: questa donna ha vissuto da sposa i suoi anni giovanili e da religiosa i suoi anni da adulta: ha fatto bene da moglie e mamma e ha fatto bene da religiosa! Che cosa le ha permesso di coltivare la gioia nella sua vita? Mi sembra ci risponda molto bene il Vangelo che ci è proposto: «Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». Ecco il segreto della felicità, del compimento: stare in Gesù! Vivere ogni cosa rispondendo al Vangelo, nella condizione in cui ci si trova! Santa Brigida venne data in sposa ad un marito che lei non aveva scelto… avrebbe potuto vivere triste tutti i giorni della sua giovinezza… Invece, ne ha fatto un capolavoro! La nostra vita, così come è, è la condizione ottimale per portare frutto: non attendiamone un’altra! Buona giornata

DOVE CERCARE IL RISORTO?

«Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». È quanto dice Maria Maddalena ai discepoli di ritorno dal sepolcro trovato vuoto. Sì, il Signore non è nel sepolcro! Non è mai in un luogo di morte! Fintanto che lo cerchiamo in situazioni degradate e svilenti non avremo mai modo di fare esperienza della sua risurrezione! Non c’è un posto preciso che Maddalena o i discepoli sappiano indicare per trovarlo: di certo non è nei luoghi dove regna la morte! E allora cerchiamo! Cerchiamo dove brulica la vita, dove c’è umanità, dove le persone vivono e hanno vita da spendere! Il Signore è vivo in chi si ama sul serio dentro una storia matrimoniale… il Signore è vivo in chi da la vita con gioia nella vita religiosa… il Signore è vivo dentro un gruppo di giovani che fa festa e gioisce della vita… il Signore è vivo in chi lavora servendo con competenza e cordialità chi ha bisogno… il Signore è vivo in chi nutre la speranza in un futuro migliore… Mi colpiva l’altro giorno la dichiarazione di un assessore alle politiche giovanili che diceva: ai giovani proponiamo sport, musica e divertimento… urca! Tutto qui? Forse c’è bisogno anche di altro, no? La vita non è nello svago… siamo seri! Buona giornata