Cosa bisogna fare nella vita per essere felici? Sposarsi? Farsi preti? Rimanere da soli? Chi può dire che la propria condizione è la migliore che ci sia? Se uno sposo dice che la sua condizione è stupenda ce n’è subito, dietro l’angolo, uno che dice il contrario… così per i preti e così per i singole! Significa che non esiste una condizione di nostra scelta che garantisca la felicità… Mi piace pensare a santa Brigida di cui oggi celebriamo la festa liturgica: questa donna ha vissuto da sposa i suoi anni giovanili e da religiosa i suoi anni da adulta: ha fatto bene da moglie e mamma e ha fatto bene da religiosa! Che cosa le ha permesso di coltivare la gioia nella sua vita? Mi sembra ci risponda molto bene il Vangelo che ci è proposto: «Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». Ecco il segreto della felicità, del compimento: stare in Gesù! Vivere ogni cosa rispondendo al Vangelo, nella condizione in cui ci si trova! Santa Brigida venne data in sposa ad un marito che lei non aveva scelto… avrebbe potuto vivere triste tutti i giorni della sua giovinezza… Invece, ne ha fatto un capolavoro! La nostra vita, così come è, è la condizione ottimale per portare frutto: non attendiamone un’altra! Buona giornata