LO SPIRITO DELLA LEGGE

«I farisei gli dicevano: ” Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”». Chi vive secondo delle regole di cui non ha capito il valore e il senso quando vede qualcuno che agisce in maniera diversa subito si indigna. Per quale motivo? Perchè non è libero e subisce la regola come ingiusta… se potesse, si libererebbe da essa immediatamente! Il fatto è che le leggi non sono un assoluto ma sono funzionali ad un assoluto: è l’assoluto l’obiettivo della legge! Può accadere che, in alcune condizioni particolari, la legge non si adatti precisamente alla situazione, pertanto si rende necessario trovare un’altra strada… È quello che accade nel Vangelo di oggi ai discepoli di Gesù: sono stati impegnati tutto il giorno e non hanno avuto il tempo di mangiare, così, per la fame hanno raccolto delle spighe in giorno di sabato quando la legge prevede il riposo assoluto. Verissimo che santificare il giorno del Signore prevede  prendere le giuste distanze dalla frenesia del fare ma nelle priorità di Dio c’è la vita dell’uomo! Se il non lavorare procura la morte dell’uomo tanto vale lavorare… Ogni uomo è chiamato ad interpretare con rigorosità il senso della legge: ciò che conta è il suo scopo! A questo occorre mirare… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Luigia e Maria Rina, due sorelle, che insieme accompagniamo nel loro passaggio alla vita piena

FARSI AIUTARE AD ASCOLTARE DIO

Il primissimo compito che abbiamo è quello di metterci in ascolto del Signore: obbedire alla sua volontà è la certezza della gioia! Il fatto è che discernere quando è Lui che parla e non altri, non è così immediato… Dio è talmente discreto e libero che, difficilmente, grida la sua Parola così da renderla inequivocabile ed indiscutibile! Per discernere non basta una buona abilità nello studio biblico e nemmeno una grande devozione: occorre lascarsi guidare e accompagnare da qualcuno che vive una autentica comunione con il Signore. Se non è così, capita quello che è successo al re Saul: Dio gli chiede una cosa e lui, credendo di obbedire, ne fa un altra. Questo è il rischio più pericoloso: non tanto disobbedire – sarebbe il meno peggio – ma pensare di obbedire e fare il contrario! Saul non si confronta… è presuntuoso, pensa che quello che è buono per lui lo sia anche per Dio! Ma così non è… il nostro buon senso, raramente è in grado di cogliere il sentimento del Signore! Succede che Saul, da re voluto e amato da Dio, viene scartato… benchè Saul sia pienamente convinto di aver agito secondo il bene! Come diceva quel detto: “L’inferno è lastricato da buoni propositi”… Buona giornata

LOTTA ALL’INDIVIDUALISMO

L’egoismo è sempre stato riconosciuto come un male, come qualcosa che danneggia la vita buona delle persone. Non c’è
uomo che non si trovi a fare i conti con questo peccato. Fin da piccoli emerge la volontà di avere tutto per sé, di porre tutto
al proprio servizio, di possedere cose e persone a tutti i costi… l’azione intelligente dei genitori e degli educatori prevede un
attento lavorio affinchè, via via, questa propensione si moderi e si apra alla condivisione.
Ciò che mi sembra emergere in questi tempi è una sorta di indifferenza a questa attitudine egoista… anzi: non è raro sentire
affermare che esiste un “sano egoismo” i cui confini, però, non sono mai ben definiti! Rispetto all’egoismo dei bambini non
viene più posta una grande attenzione, al contrario, mi pare di scorgere una sorta di compiacimento da parte dei grandi: i bambini chiedono e gli adulti acconsentono per avere, a loro volta, un ritorno a livello di affetto e stima.
Non solo: l’egoismo, non più arginato a dovere, si tramuta in un vero e proprio sistema culturale, il cosiddetto “individualismo”,
dove non ci si considera più persone, ossia esseri interdipendenti, in costante relazione, ma individui regolati da norme e da
leggi che tutelano il singolo da eventuali invasioni di campo…
Da cristiani occorre che ci rivestiamo con più convinzione di sentimenti di amore e di fraternità per risvegliare la bellezza di
una vita di comunione, dove ognuno possa riconoscere, come dice san Paolo nella sua Prima lettera ai Corinti: che «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune». Ogni uomo non è un’isola, non è arcipelago! Ogni uomo è una parte di un tutto: «a uno viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro il linguaggio di conoscenza; a uno la fede; a un altro il dono delle guarigioni… Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito».
È una bella sfida: giochiamola! Ne vale la pena…

ESSERE RE

Ricevuto da Dio il consenso a eseguire il mandato del popolo a trovare un re, Samuele fa la cosa più scontata del mondo: sceglie l’uomo più bello e forte d’Israele: «non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo». Il criterio umano nel definire chi debba comandare si declina dentro i caratteri dell’esteriorità: l’uomo guarda l’apparenza, solo Dio guarda il cuore! Così, il primo re d’Israele diventa Saul: secondo l’etichetta del mondo, possiede tutti i crismi per svolgere adeguatamente questo compito! Vedremo più avanti come le apparenze non saranno la sostanza… ma questo fa parte dell’umano, si sa. Ciò su cui vorrei soffermare la mia attenzione è il gesto con il quale Samuele sancisce l’elezione regale: «Di buon mattino, al sorgere dell’aurora, Samuèle prese l’ampolla dell’olio e la versò sulla testa di Saul». Voi sapete come nel sacramento del Battesimo e, poi, in quello della Cresima venga unto il capo del candidato: ecco, ha proprio la valenza di questa elezione regale! Il Battesimo ci fa Re! Della regalità di Cristo, ovviamente: siamo resi capaci di esercitare la regalità nel servizio, nel dono di noi stessi! Che onore grande ci è dato: il regno di Dio è un regno dove tutti regnano! Nessuno sta sopra o sta sotto: tutti sono riconosciuti nella loro dignità filiale! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Rosangela che torna al Padre in forza della regalità di Cristo che ha dato la sua vita per noi

SAPER PERDERE POTERE

Dio è di una arrendevolezza impressionante! Proprio lontana dal nostro immaginario! Chissà quando riusciremo a ripulire dal nostro cuore la menzogna che il maligno ci ha propinato prospettandoci il volto di un Dio severo, dispotico, nemico dell’uomo… È emblematica la vicenda raccontata nel Primo Libro di Samuele quando Israele, per emulare lo stile di vita dei popoli vicini, chiede al giudice Samuele di eleggere un re che faccia da guida. Israele aveva già il Signore che conduceva Israele con braccio potente e mano tesa ma, vuoi mettere, un re in carne ed ossa, che fa sentire tutta l’ebbrezza della forza e del potere! Samuele riporta a Dio le richieste della gente e Dio, con molta pacatezza, elenca tutti le condizioni e le prerogative di cui una monarchia si pregia… si tratta di tutta una serie di diritti perduti e di beni sottratti… ma Israele non recede dalla sua richiesta. Dio non ne fa tante e risponde così: «Ascoltali: lascia regnare un re su di loro». Non difende il suo potere e le sue prerogative: lascia libertà! Accetta di perdere un po’ il controllo del suo popolo… solo sperimentando il male potranno riscegliere il bene! Chissà se lo stesso non valga anche per noi oggi… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria Carla che accompagniamo al suo incontro con il Padre.

Un ricordo per Giulio, veterinario per tanti anni a Rovellasca, per il quale vengono celebrate le esequie a Lecce