Il primissimo compito che abbiamo è quello di metterci in ascolto del Signore: obbedire alla sua volontà è la certezza della gioia! Il fatto è che discernere quando è Lui che parla e non altri, non è così immediato… Dio è talmente discreto e libero che, difficilmente, grida la sua Parola così da renderla inequivocabile ed indiscutibile! Per discernere non basta una buona abilità nello studio biblico e nemmeno una grande devozione: occorre lascarsi guidare e accompagnare da qualcuno che vive una autentica comunione con il Signore. Se non è così, capita quello che è successo al re Saul: Dio gli chiede una cosa e lui, credendo di obbedire, ne fa un altra. Questo è il rischio più pericoloso: non tanto disobbedire – sarebbe il meno peggio – ma pensare di obbedire e fare il contrario! Saul non si confronta… è presuntuoso, pensa che quello che è buono per lui lo sia anche per Dio! Ma così non è… il nostro buon senso, raramente è in grado di cogliere il sentimento del Signore! Succede che Saul, da re voluto e amato da Dio, viene scartato… benchè Saul sia pienamente convinto di aver agito secondo il bene! Come diceva quel detto: “L’inferno è lastricato da buoni propositi”… Buona giornata