LA VERA SAPIENZA

Affascinante la lettura del Libro della Sapienza. Utilizza una forma di pensiero che mi da gusto in quanto l‘intelligenza è strettamente connessa con la spiritualità… Il pensiero contemporaneo, al contrario, tende a separare nettamente le due sfere riservando l’intelligenza al materiale e la fede allo spirituale. Quasi che lo spirituale non dovesse essere considerato parte della vita concreta… Il fatto è che nessun uomo può vivere una spiritualità senza la propria materia: anzi, la materia ne è proprio il luogo della manifestazione! L’autore del libro della Sapienza offre questa riflessione agli uomini che non volgono il pensiero a Dio: «Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dall’apparenza perché le cose viste sono belle». Il rischio ricorrente è quello di considerare la bellezza della creazione senza chiedersi il perché sia bella? Perché noi la percepiamo come bella? da dove viene per essere così bella? Queste domande, l’uomo privo di un’autentica sapienza non se le fa… Occorre che chi educa alla fede non utilizzi più un linguaggio troppo standardizzato e parta dalle  cose ordinarie della vita… mostrando come l’uomo spirituale non è uno che svolazza con pensieri filosofici nella testa ma uno che legge dentro la sua vita il rivelarsi dell’amore di Dio! Buona giornata

DIO REGNA

La categoria “Regno di Dio” è certamente centrale nell’annuncio di Gesù: le sue prime parole pronunciate sono «Il Regno dei cieli è vicino: convertitevi e credete al Vangelo». Il regno è la ragione e il motivo della conversione. Nell’immaginario comune il Regno di Dio è associato ad un luogo e ad un tempo precisi: un giorno Dio realizzerà sulla terra un mondo nuovo! Il Regno, pertanto, è qualcosa che si spera e che si attende… In realtà, nel Vangelo che oggi leggiamo, ci viene detto proprio il contrario: «il regno di Dio è in mezzo a voi!». Allora di che si tratta? È chiarissimo che con Regno di Dio Gesù intende se stesso e la propria azione! È così che non c’è da fare tanti voli pindarici e farsi fantasie assurde su come potrebbe essere il Regno di Dio: Gesù è la manifestazione che Dio già regna nel mondo! Già la storia è pregna della sua azione e della sua opera! Ma solo chi è attento e ha occhi illuminati sa scorgerlo… Sperare un tempo diverso, delle condizioni diverse, delle persone diverse, sono tutte forme di fuga dalla verità schiacciante di una storia colma della potenza salvatrice di Dio! Occorre aprire gli occhi… Buona giornata

LA GIOIA DI RINGRAZIARE

Tra i dieci lebbrosi sanati, uno solo ritorna a ringraziare. Sembra strano che Gesù si lamenti perché non ci sia riconoscenza nei suoi confronti… in un’altra occasione aveva insegnato «non sappia la mano destra ciò che fa la sinistra» proprio per sottolineare la gratuità totale del bene… Il dispiacere di Gesù, credo, non è tanto per un grazie non ricevuto ma per una grazia non riconosciuta, una gioia non espressa, una incapacità a dare un nome agli accadimenti più sorprendenti della vita! Sì, mi sembra proprio di vedere la maggior parte delle persone senza stupore, come se la vita fosse piatta e senza grosse opportunità per una gioia vera… Mia mamma mi raccontava l’altro giorno di aver sentito una signora dire “neanche Dio ha mai fatto miracoli” e di averle risposto “la tua vita è un miracolo”! Verissimo: cosa ci aspettiamo dalla vita? Quali attese abbiamo? Non riusciamo proprio a scorgere quanti doni ci sono stati elargiti senza mai farcelo notare? Il camminare, il parlare, il guardare, il pensare, il gioire, l’operare… potremmo andare avanti ad oltranza ad elencare le ricchezze di cui disponiamo: possibile che non ce se ne accorga? Il lebbroso che torna a ringraziare è davvero un fortunato: è capace di stupirsi e di gioire! Proviamo anche noi oggi… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Arnaldo che entra nel grande risposo, la piena comunione con Dio

OLTRE NOI

«Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». Trovo queste parole di Gesù sublimi, liberanti. Il mondo ci propina l’urgenza e la necessità di essere sempre all’altezza della situazione, di dare al nostro nome lustro e importanza, di segnare la storia in maniera indelebile… non contano le energie, le fatiche, il tempo investiti: l’importante è brillare nella storia! Quanta fatica sprecata… una gloria totalmente inutile, senza alcun riscontro, assolutamente vana! Questo mondo lo dobbiamo lasciare, il nostro corpo sarà restituito alla terra a cosa serve il nostro ricordo individuale? Ognuno di noi conta solo dentro la grande storia della salvezza che Dio porta avanti: la nostra gloria è eccezionale se associata al destino di Cristo, se la nostra gloria è individuale è di una finitezza assurda! Oggettivamente quello che noi riusciamo a fare nel mondo nel piccolo frangente di tempo e di spazio che ci è concesso è di una marginalità estrema: come si fa a non riconoscere l’inutilità del nostro passaggio nella storia? In Dio, al contrario, anche il nostro piccolo contributo ha un’importanza sostanziale! Ciò che noi siamo chiamati a fare lo possiamo fare noi e soltanto noi! Ma si tratta di un servizio… servi siamo! È inutile che cerchiamo di essere altro… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Luciana che oggi contempla con i suoi occhi il senso vero della sua vita