Tra i dieci lebbrosi sanati, uno solo ritorna a ringraziare. Sembra strano che Gesù si lamenti perché non ci sia riconoscenza nei suoi confronti… in un’altra occasione aveva insegnato «non sappia la mano destra ciò che fa la sinistra» proprio per sottolineare la gratuità totale del bene… Il dispiacere di Gesù, credo, non è tanto per un grazie non ricevuto ma per una grazia non riconosciuta, una gioia non espressa, una incapacità a dare un nome agli accadimenti più sorprendenti della vita! Sì, mi sembra proprio di vedere la maggior parte delle persone senza stupore, come se la vita fosse piatta e senza grosse opportunità per una gioia vera… Mia mamma mi raccontava l’altro giorno di aver sentito una signora dire “neanche Dio ha mai fatto miracoli” e di averle risposto “la tua vita è un miracolo”! Verissimo: cosa ci aspettiamo dalla vita? Quali attese abbiamo? Non riusciamo proprio a scorgere quanti doni ci sono stati elargiti senza mai farcelo notare? Il camminare, il parlare, il guardare, il pensare, il gioire, l’operare… potremmo andare avanti ad oltranza ad elencare le ricchezze di cui disponiamo: possibile che non ce se ne accorga? Il lebbroso che torna a ringraziare è davvero un fortunato: è capace di stupirsi e di gioire! Proviamo anche noi oggi… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Arnaldo che entra nel grande risposo, la piena comunione con Dio