SETE DI SALVEZZA

Il compito che Gesù affida a tutti i suoi discepoli è quello di andare e portare a tutti la buona notizia che è il Vangelo! E fin qui siamo tutti d’accordo. Il problema nasce quando si tratta di stabilire i destinatari… sta di fatto che riusciamo a parlare di Gesù solo quando troviamo qualcuno che già ha evidenziato una sorta di apertura nei suoi confronti! La catechesi è rivolta totalmente a gente che chiede e vuole conoscere Gesù. Il “tutti” di cui Gesù parla non entra nelle nostre abitudini… istintivamente stabiliamo chi è un possibile ricettore e scartiamo chi ci pare troppo lontano! Ovviamente sempre secondo il nostro limitato punto di vista, spesso di ordine semplicemente emotivo… Ebbene, Gesù ci mostra oggi come persone inqualificabili e inavvicinabili possono essere disponibili e solleciti alla chiamata della Grazia! San Matteo è il prototipo del discepolo che è passato da una vita totalmente estranea al Vangelo ad una sequela intima e radicale di Gesù! È necessario che ancora si annunci il Vangelo a tutti, senza selezionare preventivamente i destinatari! Anzi Gesù ci ricorda: «Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Proprio i “lontani” non aspettano altro che la Parola che salva! Buona giornata

UNA FEDE FONDATA

Ci chiediamo a volte che significa per noi credere? Abbiamo chiara coscienza di quello che l’oggetto della nostra fede? Vi confesso che io sospetto di no… A chiunque chiedo “sei credente o no?” mi sento rispondere “Sì!”… poi alla domanda “in che cosa credi?” la risposta è sempre “credere significa fare del bene!”… Questa non è la fede, mi spiace! San Paolo da una sintesi chiarissima ai cristiani di Corinto della fede cristiana e scrive: noi crediamo che  «Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici». Ecco questo è l’oggetto della fede! Cristo morto e risorto! La fede non consiste in quello che facciamo noi ma in quello che ha fatto e fa Dio per noi! Noi, purtroppo, equivochiamo in una maniera esagerata e facciamo oggetto di fede noi stessi! Continuiamo a divinizzarci… è la cosa più sbagliata che possiamo compiere! Noi crediamo che la morte è vinta, che il peccato è perdonato, che l’amore vero è quello che si spende per sempre, non perché ci va di crederlo ma perché Gesù è morto e risorto ed è apparso agli Apostoli e poi ad altri testimoni… Si tratta di una fede fondata, ragionevole, legata ad una relazione viva! Tutto il resto è aria fritta… Buona giornata

QUI ED ORA CI SI SALVA

Basta lamentarsi! Non facciamo altro che trovare motivi per cui criticare, giudicare, puntare il dito… su tutto e su tutti abbiamo qualcosa da ridire! “E questo dovrebbe essere fatto così… e quello dovrebbe comportarsi in quella maniera…”: quando cominceremo finalmente a guardare un po’ a noi stessi per curare i difetti e cercare invece motivi per cui essere contenti rispetto a quello che fanno gli altri? Sembra non ci siano mai le condizioni per essere veramente soddisfatti… eppure, il mondo in cui viviamo è l’occasione propizia per la nostra realizzazione! Questo atteggiamento Gesù lo ha stigmatizzato con queste parole: «È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”». Come dire: si trova sempre la scusa per tergiversare sulla serietà della conversione sostenendo che non ci sono mai le condizioni! Non ci sono scuse: con le persone che Dio ci mette accanto è possibile fare esperienze di salvezza impressionanti! Era possibile farlo con Giovanni Battista ed era possibile farlo con Gesù: tutto dipende dalla propria scelta di disporsi seriamente all’ascolto! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Nicoletta che oggi presentiamo alla misericordia senza limiti di Dio

NON SIAMO TUTTI UGUALI

Sono totalmente contro ogni ideologia egualitaria! Nel mondo non c’è niente di uguale! La diversità è la grande bellezza! È lo specifico dell’originalissima creazione divina! L’uomo nella sua condizione più bassa imita gli altri… l’artista, che è l’apice dell’umano, è tale perché sa creare l’originale… il prototipo… Pertanto, quando si dice che tutti gli uomini sono uguali, che le donne e gli uomini sono uguali, che i bambini sono tutti uguali, che tutti siamo bravi uguali… e chi più ne ha più ne metta, si dice una cosa assolutamente falsa e, per di più, svilente! San Paolo per spiegare questa cosa fa l’esempio del corpo: le membra sono tutte diverse pur appartenendo allo stesso corpo! Proprio la diversità garantisce l’utilità e la necessità l’uno dell’altro! Così deve essere la comunità cristiana… probabilmente anche allora si recriminava perché qualcuno era ritenuto più importante di un altro e allora si auspicava ad una uniformità di ruoli e carismi… Ebbene, san Paolo scrive:  «Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Desiderate invece intensamente i carismi più grandi»! Questo è il pensiero originale del Vangelo! Altro che ambizioni di ruoli e di posti di “prim’ordine”! Buona giornata

SIAMO GUARITI

«Di’ una parola e il mio servo sarà guarito», dice il centurione a Gesù affinché intervenga sul suo servo ammalato. Una parola è chiesta! La Parola di Gesù è sufficiente a guarire l’uomo ammalato! Noi immaginiamo sempre che Dio debba fare chissà che cosa per liberarci dal male… in realtà, basta una Parola! E qual è la Parola? «Si, lo voglio: sii guarito»! Questa Parola è pronunciata una volta per sempre per l’umanità intera! Ogni uomo può legittimamente sentirsi raggiunto da questa specifica volontà di Gesù… Ogni celebrazione eucaristica è memoriale di questa decisione di Gesù: tutti coloro che invocano la salvezza e si recano all’altare sperimentano la sua opera salvatrice! Gesù entra sotto “il tetto” di ogni casa e si ferma a curare ogni infermità! Non ci rendiamo conto della grazia che ci viene donata ogni volta che facciamo la comunione: Gesù ripulisce la nostra anima da tutto il male presente… anche da quello che neanche noi sappiamo di avere! Dare a Gesù l’ospitalità significa garantirsi la vittoria su ogni male che fa breccia in noi in forza della nostra volontà malata! Anche se non siamo coscienti del male che è in noi non esitiamo a chiedere a Gesù la salvezza! Buona giornata