SENTIRSI SEMPRE IN CAMMINO

Ieri sera ho incontrato i ragazzi che domenica completeranno la loro Iniziazione alla fede ricevendo i Sacramenti della Confermazione e dell’Eucaristia. Da cinque anni sono seguiti dalla comunità cristiana attraverso la cura preziosa dei catechisti… i genitori sono stati costantemente interpellati per sostenere il cammino… eppure, molti, sembrano ignorare totalmente che cosa stanno vivendo… Non mi arrabbio perché non sanno le preghiere a memoria o non conoscono i contenuti catechistici, ma perché sono messi nella condizione di subire un avvenimento, svilendone il valore e la decisività! Fino a quando i genitori non sapranno fare scelte precise di campo? Fino a quando mentiranno a se stessi e vivranno la fede come semplice dovere sociale fine a se stesso? Lo ripeto: non chiedo una conoscenza impeccabile della fede! Questa la si scopre lungo tutto il corso dell’esistenza! Chiedo il desiderio di camminare insieme e di approfondire sempre più l’amicizia con Gesù e tra di noi! In questo senso ho trovato edificante questa esperienza della prima comunità cristiana: «Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture, istruito nella via del Signore, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio». La formazione permanente! Buona giornata

COMUNICARE LA GIOIA

Quando qualche mia amica mi comunica di essere diventata mamma si sente dalla voce, si vede dagli occhi, lo straripamento della gioia! È una gioia incontenibile, uno stupore estatico, quasi incredibile… Nessun ricordo del dolore del parto, nessuna lamentela per il sonno perso, nessuna recriminazione sul tempo investito… Tutto, miracolosamente, è contornato dall’entusiasmo e dalla meraviglia! Non mi sogno di considerare queste manifestazioni non credibili, quasi una recita… è evidente che il cuore è traboccante di una pienezza che le parole non sono sufficienti a descrivere e, d’altra parte, le orecchie di chi ascolta non sono sufficienti a comprendere lo stato d’animo di chi racconta! Ci vuole di più: c’è da lasciarsi coinvolgere e partecipare… e tuttavia la gioia di chi sperimenta un evento non è mai uguagliabile a quella di chi ne sente il racconto! Un po’ la stessa cosa riguarda la fede... Gesù assicura ai sui discepoli queste cose: «il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia». Ebbene: la fede dona questa esperienza! La fede genera una gioia intima, incontenibile! Chi ascolta non può che constatare quanto i suoi orecchi odono… ma il senso della gioia sfugge! Come può essere gioiosa una mamma che ha pianto per partorire… che non dorme la notte… che non ha più tempo per se stessa…. Come può gioire uno che occupa ore della giornata nel silenzio a pregare… come può essere contento uno che perdona chi lo ha offeso… come può gioire uno che raccontando la sua fede viene considerato ridicolo e illuso… Certe cose o le si sperimenta o non le si può capire! Buona giornata

ESSERE PASTORI

Essere pastori in una comunità significa cercare di condurre tutti alla sequela di Gesù evitando di perdere qualcuno per strada, stando attenti alle diversità, ai tempi, alle situazioni di ciascuno… Nel condurre ci sta che qualcuno contesti e si opponga! Il pastore non è l’obiettivo della sequela... Si può benissimo essere in discordia con il pastore eppure essere in cammino dentro la strada della redenzione! L’importante è mantenere saldo il passo dietro a Gesù... Può capitare che il pastore stesso sia zoppicante e abbia bisogno di un rimprovero e di una osservazione… È Vero però che può succedere anche che il pastore esprima un giudizio determinato che obbliga ad una revisione! Mi piace leggere come san Paolo, vedendo la chiusura dei suoi fratelli Giudei, ad un certo punto prende una decisione irrevocabile di dedicarsi ai pagani... lasciando in seconda battuta i giudei! «D’ora in poi me ne andrò dai pagani». A fronte di persone che si intestardiscono in posizioni e principi insindacabili è doveroso tagliare vigorosamente! Ancora oggi è necessario posizioni scomode per salvaguardare la verità del vangelo!  Per un pastore è pressoché impossibile trovare una sintonia perfetta con tutte le pecore del proprio ovile… qualche fatica va messa nel contro… Buona giornata

IL DONO DELLA FEDE

Ogni giorno leggo di intellettuali che si dichiarano non credenti ma apprezzano le tesi e le istanze sostenute dai credenti… Non riesco a capire tutta questa fatica a lasciare la propria condizione atea a favore della fede! Cavolo: è talmente evidente l’apporto conoscitivo dato dalla fede che non vedo la ragionevolezza di una scelta così restringente come quella di precludere a priori la dimensione del trascendente! Voglio essere provocatorio: oserei dire che la gran parte dei non credenti ignori profondamente il Vangelo e la teologia cristiana! A capo di una decisione agnostica ci sta una sorta di incompetenza circa il mondo della fede… Tutte queste considerazioni mi sono sorte a partire da quanto afferma Paolo nel suo discorso all’Areopago ateniese: «Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa». Ebbene sì: chi avesse l’idea balzana di considerare Dio uno da servire ha sbagliato di grosso! Dio non ha bisogno dell’adorazione dell’uomo! Dio è piuttosto Colui che si china sull’uomo per servirlo! Credendo non perdiamo qualcosa, non smarriamo la libertà ma 1! Mi sembra una rivoluzione copernicana… ma su Dio, ahimè, siamo ancora tolemaici… Buona giornata