AGGETTIVI QUALIFICANTI

Belle queste parole che Paolo scrive nella sua Prima lettera ai Tessalonicesi: «Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo». Anzitutto l’amore e la riconoscenza del pastore verso il suo gregge: Paolo sa rimproverare ma anche apprezzare! Vedere il positivo e metterlo in risalto è una qualità che tutti dovremmo maggiormente far crescere… a discapito dei noti e cronici sparlare e denigrare, atteggiamenti molto diffusi a tutte le latitudini! Poi, la specificazione degli elementi oggetto di riconoscimento e apprezzamento: “l’operosità della fede“. La fede non è un pensiero, una filosofia, ma un’opera! La fede è una vita che si definisce a partire da Gesù! È doveroso non scordare questo specifico e appropriato aggettivo della fede: l’operosità! “La fatica della vostra carità“: l’amore in tutte le direzioni, verso nemici e antipatici non è per nulla facile e scontato! È una vera e propria fatica! Non si ama con il sentimento ma con la volontà: come è misconosciuta questa caratteristica! “La fermezza della speranza“: la speranza non coincide con i sogni o l ambizioni personali, sempre cangianti! La speranza è Cristo! Tutto si spera in Lui! Buona giornata

LA DISCIPLINA DIMENTICATA

Ho dialogato a lungo in questi giorni con un salesiano ottantenne, da più di mezzo secolo impegnato nelle missioni del Medioriente. Un cristiano, prete, sempre nella condizione di minoranza dentro contesti in maggioranza islamici o ebraici. Un uomo lucido, dalla fede nitida, con una capacità di relazione assolutamente brillante. Ha lavorato prevalentemente nel settore della scuola come direttore, incontrando migliaia di ragazzi e giovani. Nessuno mai si è convertito al cristianesimo… il suo è stato un servizio totalmente gratuito, a testimonianza di Cristo! Una cosa gli è sempre stata chiara: la disciplina e il rispetto dell’altro non potavano mai mancare! L’umano, nel suo crescere, ha bisogno di regole e criteri chiari per crescere correttamente! A volte è necessaria la durezza e l’inflessibilità… può urtare all’inizio ma da i frutti a suo tempo! Ascoltando le sue parole mi è sembrato di sentire l’eco di queste righe della Lettera agli Ebrei: «Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati». Cercasi disperatamente genitori ed educatori di questo calibro! Buona Domenica

GERUSALEMME COME IL PARADISO

«L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio». L’evangelista Giovanni, nello scrivere questo paragrafo del libro dell’Apocalisse, non ha altro modo migliore per descrivere il cielo se non la bellezza della citta di Gerusalemme! Sono in Terra santa in questi giorni e non posso che riconoscere l’unicità di questo luogo… ogni pietra parla di Dio! Le tre grandi religioni monoteiste se la contendono come se non ci fosse tesoro più grande! È oggettivo che qui c’è una storia che da secoli spalanca il mistero di Dio all’umanità… non si può visitare Gerusalemme senza riferimento alla fede! I siti archeologici sono tutti memoria del passaggio di Gesù… che non è un semplice uomo, ma il Figlio di Dio benedetto! Gerusalemme in quanto piena di Dio è criterio fondamentale per la comprensioni del paradiso! Purtroppo, tutte queste verità che con le orecchie ascoltiamo non entrano nel nostro cuore così rimaniamo incapaci di riconoscere la volontà di Dio! Chi vuole conoscere un’aspetto del cielo non ha che fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e osservare come  tutto è meravigliosamente bello! Buona giornata

EMIGRAZIONI

Leggo oggi nella liturgia dal Libro di Rut questo passaggio: «Ci fu nel paese una carestia e un uomo, [chiamato Elimèlec,] con la moglie Noemi e i suoi due figli emigrò da Betlemme di Giuda nei campi di Moab». Non si contano i versetti della Bibbia che raccontano di migrazioni, di spostamenti, di deportazioni… l’uomo è continuamente in movimento, mai sicuro nel suo habitat! A volte la guerra, a volte la siccità, a volte le liti famigliari: l’uomo ha la necessità di cercare e trovare luoghi e condizioni più favorevoli ad una vita dignitosa! Ci stupiamo dei flussi migratori di oggi? Le dinamiche sono le stesse, identiche… Fuori dubbio che le modalità e i numeri sono oggettivamente molto diversi. Occorrerà analizzare con cura il fenomeno e trovare la maniera più idonea per governarlo! Ciò che la Parola ci obbliga a considerare è il bisogno concreto delle persone… un conto è la politica che dovrà pur fare scelte chiare per non evitare problemi maggiori derivanti dai processi migratori, un conto siamo noi, uomini e donne, che concretamente incrociamo i volti di questi poveri alla ricerca di una vita migliore! Una maggiore attenzione e un cuore più aperto non guasterebbero affatto… Buona giornata

LA GRAZIA DEI SACRAMENTI

Una settimana dopo aver celebrato Maria assunta in cielo la veneriamo Regina del cielo e della terra. Un destino di gloria, non cercato, non bramato, non conquistato… solo dono della Grazia divina! Maria si trova ricolma di doni senza averli minimamente chiesti! Una meraviglia unica! È così per chi incontra Dio nella sua vita: è una sorpresa inaspettata! Maria si ritrova ad essere associata allo stesso destino di gloria del Figlio promesso nel giorno dell’Annunciazione: «concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo». A Mara accade la medesima cosa: lei che era piccola è resa grande! Lo canterà piena di gioia nel suo magnificat: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome“! Nella vita di grazia di Maria possiamo leggere in filigrana lo stesso destino a cui sono associati tutti i battezzati! Ci è facile pensare che Maria è stata una privilegiata… eppure, nelle apparizioni, la Madonna non fa altro che ripetere quanto siamo fortunati noi nel poter accedere ai Sacramenti! Chi celebra i Sacramenti fa esperienza di Dio in una maniera ancor più forte e determinante della sua! Siamo davvero coronati di gloria e di onore! Mamma mia… Buona giornata