Ho dialogato a lungo in questi giorni con un salesiano ottantenne, da più di mezzo secolo impegnato nelle missioni del Medioriente. Un cristiano, prete, sempre nella condizione di minoranza dentro contesti in maggioranza islamici o ebraici. Un uomo lucido, dalla fede nitida, con una capacità di relazione assolutamente brillante. Ha lavorato prevalentemente nel settore della scuola come direttore, incontrando migliaia di ragazzi e giovani. Nessuno mai si è convertito al cristianesimo… il suo è stato un servizio totalmente gratuito, a testimonianza di Cristo! Una cosa gli è sempre stata chiara: la disciplina e il rispetto dell’altro non potavano mai mancare! L’umano, nel suo crescere, ha bisogno di regole e criteri chiari per crescere correttamente! A volte è necessaria la durezza e l’inflessibilità… può urtare all’inizio ma da i frutti a suo tempo! Ascoltando le sue parole mi è sembrato di sentire l’eco di queste righe della Lettera agli Ebrei: «Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati». Cercasi disperatamente genitori ed educatori di questo calibro! Buona Domenica