AGNELLI IN MEZZO A LUPI

Amo la Liturgia! Man mano che passa il tempo, sempre più, intuisco che la Liturgia è l’anima vera della fede! Permette di cogliere il tempo nella sua dimensione di profondità, superando la dinamica della successione. Cioè: gli avvenimenti non sono una concatenazione di istanti ma attuazione di un progetto! Ieri non abbiamo celebrato la nascita di Gesù per cui oggi saremmo al suo secondo giorno di via… ieri abbiamo riconsiderato il mistero dell’incarnazione guardano a Gesù Bambino ma nella consapevolezza del mistero della sua morte e risurrezione! È così che oggi non ci deve disturbare affatto la memoria del martirio di Santo Stefano: un’incarnazione autentica prevede la dinamica del rifiuto, dell’odio, della violenza! Se stiamo dentro al storia come agnelli, inevitabilmente saremo sbranati dai lupi… Santo Stefano è un’anima bella che avendo fatto nascere in Lui il Figlio di Dio sul serio ha vissuto nella sua carne lo stesso destino di Gesù! Il suo nascere secondo il vangelo gli ha permesso di affrontare il martiro e la morte in una serenità altrimenti impossibile! La testimonianza così radicale di Stefano ci sprona a considerare la serietà della fede e a chiederci quanto siamo disposti a dare per la fede in Gesù… Buona giornata

 

p.s. Preghiamo per Marysa che accompagniamo nel suo ingresso nella vita senza fine

SE CELEBRASSIMO IL NATALE…

È avvilente notare come il Natale sia stato svuotato dal suo contenuto sconvolgente e dirompente! Ne abbiamo fatto una paccottiglia melensa del volerci più bene, del trovarci in famiglia a mangiare insieme fingendo una gioia che deve esserci ma che finisce non appena si chiede la porta al termine della giornata, del compulsivo scambiarci regali per dimostrare un di più che altrimenti sembra non esserci… Ma il Natale ha a che fare con il mistero dell’Incarnazione: è Dio che si fa uomo nel grembo della Vergine Maria! Qui c’è un intervento radicale del Creatore che dopo la prima creazione nella quale ha separato le tenebre dalla luce, passa ad una nuova creazione ridonando la vita divina all’uomo che l’aveva persa! «Vi annuncio una grande gioia che sarà per tutto il popolo», così hanno annunciato gli angeli ai pastori… È possibile rinascere! Come spiegava Gesù a Nicodemo: non è un ritornare del grembo di nostra madre, ma un rinascere dall’Alto: cioè l’essere fecondati come Maria dalla Parola di Dio che nel tempo si fa carne! La Parola di Dio ci rifà nuovi ad immagine del Figlio! Se siamo figli nel Figlio non moriamo più! La morte è vinta! Ecco qui il motivo della gioia! Una gioia vera, non di plastica! Oh se celebrassimo davvero il natale… Buon Natale carissimi

COME AVEVA PROMESSO

Nono giorno di Novena. «Come aveva promesso ad Abramo e alla sua discendenza per sempre». Maria, nel suo canto, riconosce che ciò che avviene in lei è “per sempre”! Non è una sua esperienza personale: lei sta vivendo un avvenimento che coinvolge l’intera umanità, dall’inizio della creazione fino alla parusia. Il Dio amore si gioca una volta per tutte, in maniera definitiva! Ad Abramo e alla sua discendenza aveva fatto pregustare la sua dedizione e la sua cura, ora, con Gesù dona tutto se stesso! Per sempre: non c’è più nulla che potrà separare Dio e l’uomo! Dio è nell’uomo! Per togliere di mezzo Dio bisogna togliere di mezzo l’uomo! Il maligno oggi sta cercando subdolamente di fare anche questo: l’attacco non è più contro Dio ma contro l’uomo! Il diavolo non ha più come bersaglio Dio, ora gli interessa l’uomo: tutto ciò che depotenzia la vita è divenuto il grande mantra della modernità… aborto, eutanasia, gender, LGTB… Gesù ha talmente esaltato l’uomo che il diavolo lo combatte con tutte le forze! Oggi testimoniare la fede nell’Incarnazione ha a che fare con la tutela della vita e dell’umano! Non cediamo alle pressioni del pensiero dominante: Gesù è il criterio per definire l’umano! Buona domenica

HA SOCCORSO ISRAELE

Ottavo giorno di novena. «Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia». Dio non dimentica chi ama. Può sembrare a Israele di essere stato abbandonato da Dio, in realtà, il tempo che passa è solo lo spazio in cui Dio agisce per compiere la sua salvezza in maniera efficace e definitiva. Se ad Abramo Dio ha promesso una terra e una discendenza… possono passare anche 100 anni ma, alla fine, la promessa si compirà! Se a Mosè Dio ha promesso la liberazione dall’Egitto e l’entrata nella Terra promessa… possono passare quarant’anni nel deserto, ma, alla fine, la promessa si compirà! Se a Davide Dio ha promesso che uno della sua discendenza regnerà in maniera stabile e definitiva sul suo trono… possono passare dei secoli ma alla fine si compirà! Perché? Perché Dio si ricorda della sua misericordia! Il suo amore di compassione e di benevolenza è sempre chino sull’umanità perché possa giungere alla pienezza della gioia! Non c’è da temere se per un po’ di tempo si debba attraversare prove e tentazioni: il Signore a tempo opportuno mostrerà il suo volto! «L’ho detto e lo farò. Oracolo del Signore Iddio»! Mi piace vivere l’Avvento perché sebbene sia espressione dell’attesa, per certi versi, è già compimento! Dio è già tutto qui… Buona giornata

HA RICOLMATO DI BENE GLI AFFAMATI

Settimo giorno di Novena. «Ha ricolmato di bene gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote». L’uomo è bisognoso di tutto, non si basta mai… è un eterno affamato! Per vivere deve mangiare… per gioire deve avere amici… per sperare deve pregare… Niente è mai scontato! Ebbene: Maria riconosce che Gesù è colui che sazia la fame dell’uomo! Nel primo miracolo a Cana di Galilea, è Maria a svelare ai servi la soluzione alla mancanza di vino… sapeva che la festa era interrotta per la mancanza della vera gioia! Chi sa chiedere a Gesù non rimane deluso! «Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete»! Sono i ricchi a rimanere a mani vuote! Chi pensa di riempirsi la vita con i propri mezzi a prescindere da Gesù non può che rimanere deluso… proprio come Adamo ed Eva che nell’Eden cercano di rubare il frutto per garantirsi la vita per sempre… sono ridotti alla fame! Dobbiamo ricordarci che non saremo mai sazi di cose ma solo di Gesù: «Chi mangia questo pane non avrà più fame»! Con Gesù mangeremo ancora, berremo ancora, ma non avremo più fame! Sarà saziata la nostra fame di senso che è la fame più terribile che ci sia! Una fame che fa più morti di quella di cibo… Buona giornata