IL MISTERIOSO SCAMBIO DI DONI

i vangeli di questi giorni hanno descritto gli eventi della nascita di gesù mostrando come grazie a gesù il cielo e la terra non siano più mondi opposti, chiusi l’uno all’altro, ma un’unica realtà con al Lui al centro! gesù è colui che unisce l’uomo e dio: per questo gli angeli cantano la gioia in cielo e la pace sulla terra! il Padre si è incontrato con i suoi figli: non può che esplodere la festa! anche oggi, il vangelo di Matteo raccontandoci il battesimo di gesù al fiume giordano, ci parla di cieli squarciati: è la medesima buona notizia! il Padre parla e il Figlio lo ascolta: è grazie a questo rapporto di comunione che gli uomini finalmente possono risentire dio! e non solo risentire ma anche rivedere: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» . in gesù, ogni volta che compie un gesto o dice una parola, l’uomo vede spalancarsi davanti agli occhi il mondo di dio! dio è ciò che si vede in gesù! dio si compiace di gesù perché in Lui si riconosce! Chi vede gesù vede dio! Non è gesù che si dichiara dio… è dio che lo dichiara tale! gesù è il sacramento per eccellenza del Padre! giovanni battista, che intimamente conosce l’identità di gesù, quando lo vede arrivare per farsi battezzare, gli dice: «sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» . Vorrebbe rivelare lui al mondo chi è gesù ma nessun uomo può davvero conoscere tutto la ricchezza rinchiusa in Lui! Per questo gesù risponde: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia» . gesù è il Figlio che deve spogliarsi della sua condizione divina e rivestirsi dell’umanità: solo così il misterioso e sproporzionato scambio di doni si compie: in dio entra l’umanità e nell’umanità entra la divinità! Buona domenica

IL DIVINO-UMANO

«In principio era il Verbo» . Con il Natale di gesù siamo catapultati all’origine di tutto: delle realtà create, dell’uomo, della storia… gesù ci svela il calco della vita: in Lui, per Lui, ogni essere sussiste! Di per sé con gesù non è iniziato qualcosa di totalmente nuovo ma si è spalancato davanti agli occhi dell’uomo il mistero che era fin dall’inizio nel cuore e nelle intenzioni di Dio! Dio, quando ha creato il mondo, aveva davanti a sé gesù, in funzione di Lui tutto è stato fatto! Pertanto, è a Lui che sempre dobbiamo ricorrere per comprendere chi siamo, come dobbiamo vivere, quando siamo davvero ad immagine di Dio! In Cristo c’è tutta la nostra storia… nel vangelo ci vengono mostrate le tracce per camminare senza perderci ed arrivare al compimento. È bello che, grazie al dono di Cristo, la conoscenza di Dio non è semplice speculazione o minuziosa indagine ma comprensione della nostra umanità! Conoscere Dio, nel cristianesimo, coincide con il conoscere l’uomo! L’uomo è comprensibile solo nella luce di Cristo e Dio è avvicinabile solo nell’umanità di gesù! Il Natale non deve essere derubricato alla stregua della fiera dei buoni sentimenti! È banale fare quelli che fingono di commuoversi per la tenerezza del Bambinello adagiato nella mangiatoia: ciò che è necessario è cogliere come questo Bambinello sia rivelazione di ogni singolo dettaglio della nostra esistenza! Se è così, il Natale non è una festa che passa ma un mistero che continuamente irradia luce su ogni passo che compiamo: l’umanità che ogni mattina si alza per affrontare le sfide che l’aspettano non è altro che il Corpo di Cristo che nasce e che dona la vita! Ogni giorno Dio si incarna… Dio in mezzo a noi!

MAI DECIDERE DI NON AMARE

A volte qualcuno mi chiede: “Ma gli evangelisti intendevano davvero dire tutte le cose che oggi voi preti spiegate? Non è che voi la allungate un po’”. Di solito rispondo ripetendo quello che avevo sentito dichiarare da uno scrittore: “Il libro che ho scritto parte da miei pensieri e da mie considerazioni, ma da quando è stato pubblicato non è più solo mio, è pure di chi lo legge!”. Quando uno scrive è consapevole che le sue idee hanno sviluppi più ampi di quelli pensati: è la bellezza e la grandezza della parola… Per questo, è giusto che ci rimettiamo a dare il peso che spetta alle parole che diciamo! In questo senso, leggendo il brando che la liturgia ci presenta nella lettura di oggi, mi è venuta questa osservazione a partire da questa frase «Chi commette il peccato viene dal diavolo»: Giovanni non usa dice “peccati” al plurale, mapeccato” al singolare. Significa che c’è una condizione interiore che scardina l’uomo da Dio… e l’evangelista lo specifica dopo: «Lo è chi non ama il suo fratello». Il peccato che ci fa essere del maligno è un cuore duro nei confronti dell’altro! Si possono avere intemperanze, arrabbiature, impazienze… ma guai decidere di non amare! Buona giornata

NON DEL MONDO

Perché ci affanniamo così tanto per farci capire dal mondo? L’evangelista Giovanni ci dichiara apertamente: «il mondo non ci conosce». Il mondo non potrà mai accogliere il Vangelo che testimoniamo: è il contrario di quello che afferma il mondo! In un altro passo lo stesso Giovanni afferma: “Voi siete nel mondo ma non del mondo»! Significa che una certa opposizione alle nostre logiche sarà sempre viva… Ma la cosa non ci deve preoccupare: il nostro scopo non è conquistare il mondo intero ma conservare la nostra comunione con Dio! Sarà il suo riconoscimento a darci la gioia a cui tanto tutti aspiriamo: «quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui». È interessante perché Giovanni è ancora più radicale: neanche noi sappiamo esattamente chi siamo veramente! Solo alla fine capiremo tutta la dignità di cui siamo stati rivestiti! Significa che è più grande il lavoro segreto e discreto dello Spirito santo in noi piuttosto che il nostro lavoro su noi stessi… Fidiamoci di più di Dio e meno di noi stessi: quante sorprese ci aspettano… Non è facile arrendersi a Dio, vorremmo tenerci in mano dominandoci totalmente ma  alla fine dobbiamo cedere… tanto vale farlo prima! Buona giornata