DIO GUIDA IL SUO POPOLO

Il popolo chiede a Samuele di ungere un re affinché guidi Israele. Samuele cerca di dissuadere il popolo facendo presente che l’unico e vero re d’Israele è il Signore. Ma il popolo non sente ragioni: vuole essere un popolo alla stregua degli altri popoli del circondario. È un affronto spudorato a Dio… è l’affermazione della inutilità e della indifferenza di Dio nella loro vita… Un peccato imperdonabile! Ma il Signore conosce bene la sua creatura: l’uomo è senza memoria! Non riesce proprio a ricordare l’intervento poderoso di Dio nella liberazione dalla schiavitù d’Egitto… il bene viene subito dimenticato! Non c’è il minimo di gratitudine! Ma il Signore non si arrabbia, non fa nulla per contrapporsi alla decisione del popolo e dice a Samuele: «Ascoltali: lascia regnare un re su di loro». Dio è fedele a se stesso: anche nella parabola del figliol prodigo non si oppone alla scelta del figlio di andare alla ricerca di altri padri… L’uomo fino a quando non pesta il naso non riconosce il male! Presto, Israele dovrà registrare la veridicità delle parole di Samuele: tutti i re pensano molto al proprio tornaconto… nessuno è come Dio, sempre disposto ad amare e dare la vita! Il Signore ha pazienza  e aspetta… che meraviglia! Buona giornata

BATTAGLIE SECONDO L’UOMO

Interessantissima la battaglia tra israeliti e filistei: si scontrano in un primo round e gli israeliti subiscono una pesante sconfitta. Non contenti, tornano a casa, analizzano l’esisto dello scontro e decidono di riattaccare i filistei. Questa volta, però, con l’ausilio dell’Arca dell’alleanza: se Dio combatte al loro fianco – pensano – non ce n’è più per nessuno! Secondo round e seconda tragica sconfitta… Devastante l’epilogo: i filistei si portano via l’Arca e Israele deve vivere senza questo segno così importante della sua memoria! Dio, in questa maniera, ha espresso chiaramente la sua posizione: non viene mai ad avallare decisioni precedentemente prese dagli uomini! Dio agisce per suo conto: non è un idolo che risponde a chiamata! Israele prima di decidere di entrare in guerra doveva consultare Dio… non può a scelte fatte costringere il Signore da semplice sponsor! Il vizio di credere in Dio al bisogno è condizione molto diffusa: è una vera e propria forma di tentazione! Si tenta Dio affinché si esponga con una risposta rispetto a scelte apertamente nostre! A Dio non interessa che noi lo amiamo in base alla riconoscenza rispetto ai suoi doni… Dio è libero e fa quello che vogliamo! Altrettanto vuole che noi facciamo quello che vogliamo… ognuno con le proprie responsabilità! Buona giornata

PADRI E MADRI SPIRITUALI

Fin da piccolo sono stato affascinato dal racconto della vocazione di Samuele. Forse perché le suore ce lo raccontavano ogni due per tre. L’idea che Dio chiama è troppo interessante: la vita non va vissuta a caso, ma secondo quanto il Signore chiede… chissà quanti giovani hanno questa percezione. Mi sembra che, purtroppo, tutti si arenino dentro le proprie aspirazioni e le proprie ambizioni… Eppure, Dio chiama! La pagina del libro di Samuele che oggi leggiamo nella liturgia ci assicura che il Signore ha una proposta di vita per ciascuno di noi, ma forse non abbiamo mezzi per capire e per discernere! È proprio capitato così a Samuele: sentiva una voce che lo interpellava ma non sapeva dire chi fosse! La sua fortuna è stata avere accanto l’anziano Eli che lo ha aiutato a capire! Abbiamo bisogno di persone che hanno una vita di fede adulta, matura, consistente… persone che parlino e vivano in maniera spirituale… Ci sono troppi esperti di cose fatue e lascive… Chi più conosce Dio e ne sa parlare? Sono certo che c’è una sete e una fame di Dio esagerati ma troppo poche sono le persone in grado i raccontare grazie alla loro esperienza dove hanno attinto! Cercasi padri e madri spirituali! Buona giornata

SI CONOSCE AMANDO

Se uno non conosce Gesù si preclude la conoscenza di Dio! Su questo non ci sono dubbi! Il problema è stabilire che tipo di conoscenza si debba avere: si può sapere esattamente chi sia Gesù dal punto di vista dottrinale ma non credere in Lui oppure  si può ignorarne qualche aspetto ma amarlo sopra ogni cosa! Certamente la seconda ipotesi è quella da prediligere… Il brano di Vangelo che oggi leggiamo in Chiesa ci attesta che la conoscenza di Gesù è propria anche dei demoni: «Un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”». A noi che abbiamo una familiarità con il mistero di Gesù non deve mai sfuggire che l’amore deve superare la conoscenza: Gesù non è una verità da sondare ma è un mistero da accogliere! È una relazione da costruire giorno per giorno… Una relazione quotidiana non può che diventare ingombrante e segnare veri e propri cambi di prospettiva! Ai bambini amo ripetere che Gesù lo si ama con i piedi e con il cuore: si tratta di amarlo e di seguirlo! Il sapere chi è lo scopriremo di giorno in giorno! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Adele che è tornata al Padre

DIETRO A GESÙ

«Gesù disse loro: “Venite dietro a me“». Alla fine, la vita cristiana è questa cosa: andare dietro a Gesù. Perché? Perché Lui sa dove sta il Padre! L’esistenza ha senso solo se ogni giorno che passa compie qualcosa, realizza un disegno… non il nostro piccolo bozzetto, ma quello di Dio! E qual è il disegno di Dio? «Che tutti gli uomini conoscano il Padre»! Cioè? Che tutti gli uomini sappiano di essere figli amati! È impressionante vedere come l’uomo di oggi sia così indifferente a questo annuncio: sembra che l’amore offerto da Dio non abbia più degli interessati! Tutti nel profondo del cuore abbiamo bisogno di essere amati ma preferiamo cercarci e guadagnarci da soli l’amore di qualcuno! Mi fa pensare come tanti ragazzi e giovani che conosco vivano “comperando” l’amore di donne a cui ambiscono… puntano gli occhi su qualcuna e cercano in tutte le maniere possibili di catturarne l’attenzione. È questo l’amore? Dio ci insegna di no! L’amore non è conquista ma dono! Dono gratuito… per questo occorre seguire Gesù! Lui ci insegna ad amare gratuitamente, a non vivere per conquistare qualcuno o qualcosa ma a donare ciò che si ha: l’amore smisurato del Padre! Amati gratuitamente, si può amare! Buona giornata

 

p.s. Una Preghiera per Alberto che serenamente è tornato al Padre