PRIMA L’AMORE

L’uomo ha un bisogno assoluto di regole! Ne ha bisogno perché il peccato gli ha sovvertito il cuore e non è più in grado da solo di scegliere il bene… qualcuno glielo deve indicare, per forza! Il rischio che si corre è di pensare che Dio debba essere il legislatore… ma non è così! Dio non da leggi, Dio ama! Dio crea per amore e mette nel cuore dell’uomo l’amore perché a sua volta, a sua immagine, ami. Chi incontra Dio si accorge che è di fonte ad una persona che non chiede nulla: semplicemente ama! E l’amore non ammette l’anarchia o la deriva valoriale… L’amore apre spontaneamente al vero, al buono e al bello! L’equivoco di un Dio preposto a dare regole e norme è ben rappresentato da questo versetto del Vangelo che oggi ascoltiamo: «Uno della folla disse: “Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità”. Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”». A Gesù non interessa minimamente fornire regolamenti per la gestione ordinata del mondoGesù insegna ad amare e a perdere la vita! Chi entra in questa logica non ha di certo bisogno di regole per gestire la divisione dell’eredità! Gesù pone sempre la questione nell’ambito della radicalità! In questo c’è la novità strabiliante del Vangelo! Buona giornata

FEDE E PREGHIERA

«Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» : è l’inquietante domanda che Gesù oggi rivolge a noi che dichiariamo di essere credenti… L’impressione che emerge da queste parole è che chi segue Gesù ha la presunzione di credere ma, in realtà, il cuore è ancora freddo e impermeabile alla resa fiduciale in Dio! È bene che tutti, indistintamente, prendiamo coscienza di come un conto è il pensiero e la volontà e un conto è il cuore: se le prime due facoltà noi le possiamo controllare, il cuore no! Appartiene a Dio! È Lui che lo inabita e lo rende permeabile al suo amore. Quando l’uomo apre il cuore sul serio, Dio vi entra e vi dimora… Chi ha fede, quando prega, non ha il minimo dubbio che il Padre non lo ascolti e non si muova a pietà… chi presume di avere fede, quando prega è come se giocasse al lotto: non sa se Dio lo esaudirà o meno… lo spera, ma il dubbio lo attanaglia! Mi sembra quantomai chiaro che Gesù offra ai discepoli la cartina tornasole per comprendere il livello della feda personale: tutto dipende dalla forma della preghiera! Da come si prega si può desumere la veridicità della fede! Emblematico l’esempio di fede che ci è narrato nel libro dell’Esodo quando Mosè sta sul monte in preghiera con le mani alzate mentre Giosuè combatte contro l’esercito nemico: o la forza viene riconosciuta proveniente da Dio oppure non si può che constatare il proprio fallimento! La preghiera è il radicale abbandono alla volontà di Dio: il credente non prega affinché si realizzino le proprie istanze ma perché si compia la volontà di Dio! Crediamo noi questo? Buona domenica

IL PECCATO DI PRESUNZIONE

Non è facile decifrare questa espressione che leggiamo nel Vangelo di oggi: «Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato». Da una parte c’è un perdono donato a chi non crede in Gesù: a tutti quelli che non riescono a riconoscere che Gesù è il Figlio di Dio viene assicurata misericordia! Significa che Gesù riconosceva la fatica dell’uomo a vedere oltre le apparenze e credere in Lui, specchio del Padre… Questa posizione è confermata da Gesù sulla croce quando chiede al Padre di perdonare tutti quelli che lo stanno uccidendo «perché non sanno quello che fanno». Dall’altra c’è una condanna senza eccezioni per coloro che si contrappongono all’opera dello Spirito santo! Qual è l’opera dello Spirito santo? Certamente la conversione! Ebbene: Gesù mette in chiaro che chiunque abbia riconosciuto la sua figliolanza divina e abbia ricevuto il dono dello Spirito santo non può sottrarsi ad una continua conversione… È evidente come il credente sia più a rischio del non credente! Qui Gesù vuole sottolineare che il peccato più grande che si possa commettere è ritenersi degli arrivati, dei giusti, non continuamente bisognosi di revisione di vita… Alla fine è la radicale accusa contro ogni tipo di fariseismo! Buona giornata

ESSERE POPOLARI?

Da quello che si deduce dagli scritti che conosciamo san Paolo non doveva essere una persona molto affabile… se tutti i compagni di missione lo lasciarono sempre solo: «Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia». Ancor più tristi e amare sono queste altre parole che leggiamo nella Lettera a Timoteo: «Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato». San Paolo vive una sorta di isolamento che non merita considerando l’impegno messo in atto nell’evangelizzazione… Eppure, non molla! La sua forza non è riposta nell’uomo ma in Dio! Scrive, infatti: «Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza». Questo è l’elemento che dobbiamo far nostro! Siamo sempre troppo alla ricerca dell’accordo umano, del riconoscimento del mondo… se appena appena viviamo qualche disapprovazione, andiamo in crisi! O è Gesù la nostra forza o non c’è via di salvezza praticabile! Avere dei nemici o degli oppositori non è una disgrazia! Anzi: forse è necessario! Serve a valutare la radicalità che sottende alla nostre scelte! Un discorso che va bene a tutti non è il meglio a cui tendere… Prendiamone atto! Buona giornata

LASCIARSI AFFERRARE DA CRISTO

Conosciamo tutti la domanda che il giovane ricco rivolge a Gesù: “Cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”. È una domanda che viene spontanea a tutti gli uomini: di fronte alla paura della morte tutti cerchiamo una via di uscita! L’idea che sottende è che alla vita terrena ci pensiamo noi e alla vita ultraterrena abbiamo bisogno dell’aiutino… Gesù mina alla base questo pensiero: la vita eterna non è quella che segue la morte materiale ma quella che segue la morte battesimale! Chi muore a se stesso, si spoglia dell’uomo vecchio e indossa l’uomo nuovo, la vita divina: con il battesimo inizia la vita eterna! San Paolo nella sua Lettera ai Romani che stiamo leggendo in questi giorni scrive: «Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù». Il peccato ha tolto la vita a tutti! Non c’è nulla da “fare” che possa ovviare a questo destino… Gesù, gratuitamente, dona la sua vita a tutti coloro che hanno peccato perché possano vivere nuovamente da figli di Dio immacolati! Questa è la libertà che Gesù ci ha procurato: non dobbiamo “fare” nulla! Dobbiamo solo accogliere la sua vita! Buona giornata