Giu 13, 2019 | Don
Il fariseo Paolo legge Gesù in relazione alle promesse dell’Antico Testamento. Mosè, il più grande profeta, è considerato una figura di Cristo: in lui si vede Dio in maniera “velata”, mentre in Gesù si vede Dio come in uno “specchio”. Questo vuol dire che quanto Mosè ha raccontato e fatto non è da scartare ma da rileggere a partire dalla rivelazione di Gesù. In Gesù il mistero di Dio è chiaramente leggibile e chiunque si dispone in ascolto della sua Parola, inevitabilmente, entra davvero nel mistero intimo di Dio. Paolo dice ancor più precisamente: «Noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore». Cosa significa: la rivelazione che si compie in Gesù mostra pure la nostra identità! La nostra umanità, creata ad immagine di Dio, decaduta in forza del peccato di Adamo, guardano a Gesù ritrova il suo splendore! Chi segue Gesù si accorge di venir trasformato via via… non in forza di un impegno volontaristico ma grazie all’azione potente dello Spirito! Proprio questo fa il Battesimo: ci viene donato lo Spirito perché ci renda conformi all’immagine di Cristo, il Figlio perfetto! Che grazia… Buona giornata
Giu 12, 2019 | Don
Quando entro in confessionale ho come unico scopo quello di farmi segno dell’amore accogliente e premuroso del Padre nei confronti di tutti i figli che fanno ritorno a casa! Non c’è peccato o situazione che mi scandalizza… chi pecca soffre! Non ha bisogno di ramanzine o sentenze ma di speranza, di rilancio, di fiducia! Purtroppo, però, ci sono casi limite nei quali non mi è possibile assolvere! L’accoglienza e la consolazione sono per tutti, ma non l’assoluzione! A volte, è necessario dilazionare il tempo della assoluzione per permettere ai penitenti cammini di conversione e di revisione della vita! Non è facile… dire “non ti assolvo” è sempre una fatica! Tuttavia, non si può bypassare quanto nel Vangelo Gesù ricorda «Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli». Gli obiettivi è bene che vegano ribaditi adeguatamente e per tempo… solo così si inaugura un principio virtuoso di cambiamento! Occorre diffidare nei confronti di chi con faciloneria offre l’accesso ai sacramenti senza una adeguata preparazione! Significa che un po’ di lavoro su se stessi val sempre la pena farlo! Al momento opportuno l’assoluzione sarà una inevitabile conseguenza. Buona giornata
Giu 11, 2019 | Don
«Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani». Chissà che cosa avranno pensato quei convertiti quando si sentirono chiamare “cristiani”… saranno stati contenti? Si saranno sentiti onorati? Io penso proprio di sì! Erano riusciti così bene a mostrare uno stile di vita ed un pensiero così identificati da prendere il nome dal Maestro stesso! Certamente si contraddistinguevano per una testimonianza altra rispetto al mondo… Quando oggi qualcuno ci dice che siamo cristiani siamo contenti o ci schermiamo? Io ho l’impressione che facciamo fatica a sentirci parte di un corpo più grande di noi! L’individualismo che contraddistingue il mondo ci ha avvelenato così che preferiamo essere degli originali piuttosto che una testimonianza… Mi ricordo quando un noto politico si definì cristiano adulto in quanto autonomo rispetto ad un pensiero declinato dalla Chiesa! La grande maggioranza preferisce essere cristiano anonimo, invisibile, nell’intimità della coscienza personale… ma un cristianesimo che non diventa carne è una contraddizione in termini! C’è da far chiarezza su una cosa: non si è cristiani perché si affermano certi principi ma perché si segue lo stesso Signore! E nella sequela, inevitabilmente, ci si trova accomunati da un medesimo modo di pensare! Non è il pensiero che fa Cristo ma è Cristo che fa il pensiero! Buona giornata
p.s. Preghiamo per Remo che oggi varca le soglia della vita
Giu 10, 2019 | Don
Il titolo mariano che mi piace decisamente di più è quello di Madre della Chiesa! E sono felicissimo che la ripresa del tempo ordinario dopo il tempo di Pasqua coincida con questa memoria: poter affidare a Maria il nostro cammino di Chiesa… sentire la sua vicinanza come i discepoli della prima ora… «Tutti erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù»… è davvero rassicurante! Maria ci insegna anzitutto la pazienza: nessuno come lei ha saputo attendere e insieme scrutare il rivelarsi di Dio! Maria non ha mai fatto passi avanti, non ha mai voluto segnare il passo! Ha sempre lasciato che Gesù facesse i suoi passi e da quelli traeva le sue considerazioni… Ecco: dobbiamo imparare tanto questo atteggiamento! Noi sempre così ansiosi di trovare soluzioni ai problemi, così preoccupati di dare spiegazione a tutto, mettiamoci alla scuola di Maria e pazientiamo! Non da amorfi, ovviamente! Maria pregava con i discepoli! Nella preghiera Maria ricercava la volontà di Dio! Come? Facendo memoria delle Parole del Figlio! Maria è garante di una memoria corretta del Figlio… lei lo ha seguito, lo ascoltato… nessuno come lei ricorda! Non perdiamo di vista Maria… sarebbe perdere di vista Gesù! Buona giornata
Giu 9, 2019 | Don
Nella professione di fede noi affermiamo: “Credo nello Spirito santo che da la vita” . Quando noi riceviamo lo Spirito santo? Nel battesimo! È lì che ci viene donata una VITA NUOVA! Quella vita nuova è opera dello Spirito, è Lui che la genera ed è Lui che la alimenta! Lo Spirito santo, pertanto, è la vita che abbiamo! Senza lo Spirito noi non avremmo in noi la vita… È così che comprendiamo quanto sia fondamentale lo Spirito santo per noi: “in Lui viviamo e ci muoviamo”, grazie allo Spirito ogni giorno diventa una rivelazione in quanto la sua opera in noi è portarci alla verità tutta intera! Non c’è istante che non abbia importanza: tutto, anche i momenti bui, hanno senso nello Spirito santo. La Pentecoste racconta questa nuova esistenza che si è inaugurata nella vita degli apostoli: se fino a quell’istante erano impauriti e vivevano sotto lo scacco della morte, ora non temono più nulla e spendono la vita senza alcuna riserva, consapevoli di essere vivi con Cristo in Dio! Di più: quella vita che si è generata in loro è feconda! Gli apostoli escono dal cenacolo e infiammano il mondo! Ogni uomo che ascolta la loro parola si sente toccare: «Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia» . Chi è pieno di Spirito santo non lascia indifferenti! Troppo fresca e nuova la vita che si sprigiona da loro! Celebriamo questa solennità per ricordare che in noi il Padre e il Figlio hanno posto la loro dimora e nello Spirito ci è possibile vivere ogni giorno in comunione con loro! Dobbiamo smettere di vivere come se fossimo perennemente soli… come se dovessimo affrontare ogni cosa di testa nostra… come se quello che noi siamo fosse una faccenda privata! La relazione che lo Spirito ha inaugurato in noi è stupefacente fonte di comunione con Dio e con i fratelli! Buona domenica
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