COME CONOSCERE DIO

Interessa ancora a qualcuno conoscere Dio? Molte volte rispondo di sì… sottintendendo che ogni ricerca del bene e del bello che l’uomo fa è in sostanza nostalgia di Dio. Altre volte mi viene di dire di no… molto più disarmatamene mi tocca constatare l’indifferenza più schiacciante attorno a questo tema. L’interesse è volto tutto a rendere questo mondo migliore a partire dai sentimenti e dalle emozioni di massa  che di volta in volta si manifestano… Mi ricordo al liceo quando volli stendere una tesina sui filosofi atei per capire il loro pensiero e le loro obiezioni: quanto mi intrigava questo dibattito… Oggi mi pare tanto un non-problema! Dio è un argomento superato… non interessa… E quando viene preso in considerazione è l’apoteosi delle ipotesi più strampalate: ognuno si sente legittimato di dire tutto e il contrario di tutto, senza alcun criterio teologico o filosofico… Il Libro dei Proverbi mette in chiaro quali sono le condizioni per conoscere Dio, inutile fare troppi voli pindarici: «Se tu accoglierai le mie parole  e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, se appunto invocherai l’intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza, se la ricercherai come l’argento e per averla scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio». Buona giornata

FARE SQUADRA

Gesù libera indemoniati, guarisce ammalati, consola afflitti… la folla che lo segue e che invoca il suo aiuto e la sua grazia aumenta sempre di più! Non può fare tutto lui… è Dio ma agisce dentro l’umano, con i mezzi propri di qualsiasi altro uomo! È troppo bella questa immagine di Dio che si spoglia delle sue prerogative divine e accetta la finitezza umana, riconoscendola una via comunque percorribile per il raggiungimento del bene… «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!». Gesù riconosce di aver bisogno di uomini e donne per compiere il progetto del Padre! Gesù rivela una Dio comunionale e per questo chiede una conversione comunionale ai suoi discepoli: guai ad arrangiarsi, a fare tutto da soli, a bastarsi a se stessi, a sentirsi autosufficienti! È necessario allearsi, fare squadra, lavorare insieme! Siamo sempre troppo tentati di fare per conto nostro, di risolvere i problemi da soli… Gesù invoca il Padre per far fronte ai bisogni che gli si presentano e insegna i suoi discepoli a fare altrettanto! Non chiede maggior sforzo a chi già c’è ma distribuisce equamente il peso della missione! C’è da imparare tanto…  Buona giornata

RECUPERARE LA LENTEZZA

La vita quotidiana è diventata, ormai per tutti, una grande giostra che gira a velocità estrema al punto da far girar la testa e non saper più bene cosa si è al mondo a fare… oggi, il comandamento principale è correre, fare, produrre… anche il divertimento è stressante… Così si è scontenti della famiglia, del lavoro, della società: tutto è avvertito come una dura prova! Abbiamo bisogno urgentemente di recuperare la lentezza! Il parlare e il riflettere pacato! L’approfondire e lo studiare le cose! L’ascoltare e il dialogare in profondità! Dio stesso nel libro di Osea, stufo di una relazione complicata con Israele decide di prendere una decisione chiara: «Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore». Siamo nel tempo estivo che per noi coincide con il tempo della vacanza: ritagliamo spazi per stare in pace, per fare silenzio, per leggere, per curare gli affetti più vicini! Non possiamo rimanere sempre superattivi… giornate di vacanza impegnate da mattina a sera… amici tutti i giorni… Annoiamoci anche un po’! Sforziamoci a rimanere nel recinto delle relazioni brevi! C’è bisogno quanto mai di intimità… di profondità… di tempo… Non lasciamoci derubare dal mondo la vita vera! Buona giornata

DIO PARLA A NOI ANCORA

Quando si pensa a Dio si immagina qualcosa di immateriale, impalpabile, misterioso, enigmatico, stupefacente, miracoloso, potremmo continuare ad aggiungere espressioni fino alla noia ma, certamente, continueremmo ad usare termini che indicano altro dall’ordinario! Per questo motivo il cristianesimo continua ad essere avversato: perché ha la pretesa di raccontare qualcosa di concreto, di reale, di palpabile, di sperimentabile, di avvicinabile… presenta in Gesù l’umanità di Dio! Questo aspetto è chiarissimamente evidenziato dall’episodio narrato dall’evangelista Marco della visita di Gesù nella sinagoga di casa: Gesù lascia tutti a bocca aperta ma non può essere un uomo di Dio!  «Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Certamente sì, proprio questa familiarità con il genere umano ne fa una novità strabiliante! Se Dio è in Gesù, significa che l’umano è in grado di parlare di Dio! Nell’umano ci giochiamo la nostra filialità divina! La chiusura di fede dei compaesani di Gesù preclude loro di vedere i suoi miracoli… Solo occhi che accettano di guardare la realtà e riconoscere il rivelarsi di Dio potranno contemplare le grani cose che Dio ogni giorno compie a servizio dell’uomo! Dio si è fatto carne! Buona domenica

IL CUORE DELLA PRATICA RELIGIOSA

I discepoli di Giovanni Battista chiedono a Gesù perché i suoi discepoli non digiunano. Appare scandaloso che il Messia che viene nel nome del Signore Dio non si ponga nella scia della tradizione rispettando tutti i precetti e le usanze! Gesù risponde con queste parole: «Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore». Il digiuno come lo fanno i farisei non è più secondo il cuore di Dio… è un fatto puramente esteriore, dove essenzialmente si gonfia l’orgoglio e la presunzione personali! Chi digiuna lo fa per essere ammirato e stimato dagli altri… Gesù non toglie la pratica del digiuno ma la trasforma, le ridona la sua tinta teologica: il digiuno dovrà essere il segno di una assenza! L’assenza dello sposo che a causa dell’odio dell’uomo viene tolto di mezzo… Proprio per questo la liturgia della Chiesa colloca la pratica del digiuno nel tempo della Quaresima: è manifestazione dell’amarezza della Sposa – la Chiesa – per l’assenza dello Sposo! Non si tratta di una pratica individuale ma ecclesiale! In questo il digiuno si distingue radicalmente dalla dieta! Il digiuno è un gesto prevalentemente liturgico e solo, in secondo luogo, un atto morale! Buona giornata