San Paolo, ce lo siamo detti parecchie volte, aveva un caratterino tutt’altro che facile e accondiscendente… tuttavia, aveva una generosità nello spendersi per la causa del Vangelo oggettivamente impareggiabile. Nelle sue confidenze dichiarate davanti agli anziani ad Efeso emerge tutto il suo afflato missionario: «Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio». Per Paolo non c’è nulla che possa essere anteposto alla causa del Vangelo! Una determinazione di questo genere non si può giustificare se non in forza di una esperienza personale e intensa della risurrezione di Gesù! Davvero ci sono tutti gli elementi per non dubitare affatto dell’apparizione del Risorto a san Paolo. Tanta nostra freddezza è dovuta ad una scarsa identificazione tra le cose importanti e quelle meno… Chi crede tra di noi sarebbe capace di pronunciare le parole di Paolo circa la disponibilità a perdere la vita per lui? Immagino pochissimi… la pelle, la vita immediata fa più gola, seppur breve, rispetto a quella piena! Così che la disponibilità ad assumersi logiche di impegno hanno scarsa presa nella media degli italiani. Buona giornata