Da credenti è facile illudersi di essere dentro un cammino di grazia. Non è così scontato vivere secondo il Vangelo: l’opera del maligno è quella di idolatrarci, di ingrandirci, di insuperbirci, in modo da renderci impermeabili alla voce di Dio che ci chiama a conversione. E ricordiamoci: la conversione non non è mai finita… è un continuo cammino, un progressivo venire alla luce in tutto lo splendore della nostra dignità filiale. È facilissimo concentrare lo sguardo sugli altri giudicandoli e mettendo in risalto i loro lati oscuri in modo tale da pensarci migliori e, alla fine, davvero giusti. È possibile che vivendo una vita sacramentale regolare e un ascolto permanente della Parola ci è stata fatta la grazia di aver raggiunto dei buoni obiettivi in ordine al bene… dobbiamo ringraziare per questo! Ma attenzione: se abbiamo preso le distanze da qualche piega cattiva ciò non vuol dire che ne siamo diventati immuni! Gesù ci mette in guardia rispetto agli agguati del maligno: «Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”». Non occupiamoci della giustizia degli altri… vigiliamo su noi stessi! Ne abbiamo da lavorare fin che ne vogliamo! Buona giornata