Non so esattamente quante volte, lungo l’anno liturgico, ci viene presentato il testo evangelico dell’Annunciazione… io credo almeno in cinque occasioni! E ogni volta – non so voi – è un sussulto di meraviglia! In poche righe troviamo il condensato dell’opera della salvezza che Dio, con sapienza mirabile, porta a compimento! Leggere questo brano a pochi giorni del Natale è come ridirci come sia potuto avvenire che Dio mostrasse il suo volto: è grazie a Maria, una donna, che si sono spalancate le porte del mondo all’irruzione di Dio. Maria non ha fatto nulla: è lo Spirito di Dio a compiere il suo disegno… ma senza il suo sì, il sì dell’umanità, non sarebbe stato possibile! Noi siamo soliti celebrare scienziati che con le loro intuizioni hanno aperto vie di conoscenze inimmaginabili: assolutamente doveroso! La conoscenza è frutto del contributo di tante persone particolarmente intelligenti che hanno regalato il loro studio e il loro impegno alla collettività… Come non celebrare Maria che, grazie alla sua docilità e semplicità, ci ha svelato l’amore di Dio? Il valore aggiunto di Maria sta nel suo totale rimando all’opera di Dio! Come ci spiegava Giovanni il Battista domenica scorsa che lui “non era la luce”, così Maria ci dice “sono la serva del Signore”. Chi fa esperienza di Dio si illumina a giorno ma sa che quella luce ha una fonte altra da sé! Viene Gesù! Noi, popolo che cammina nelle tenebre, abbiamo la grazia di vedere una grande luce! Se lasciamo che quella luce brilli sul nostro volto… o ancor più, entri nella nostra vita… diventiamo degli illuminati! Iniziamo a guardare la vita con la luce di Cristo e tutte le persone, tutte le cose, tutto il mondo saranno un’altra cosa! Non sono illazioni! È grazia… da chiedere… Buona domenica