La liturgia della Parola di oggi ci presenta come Prima Lettura il famosissimo racconto della creazione in sette giorni. Sappiamo benissimo che l’intento dell’agiografo non è quello di dare una spiegazione scientifica a come abbia avuto inizio il mondo e tutto l’universo… è piuttosto una sorta di liturgia dove, quasi come un inno, si loda Dio per la sua sapienza nel dare ordine e senso a tute le cose. Davvero è chiaro l’intento di mostrare come ogni cosa è definita nel suo contorno e non può essere equivocata con nient’altro. Tutto il pensiero e la cultura dell’umanità ha da sempre cercato di cogliere il disegno del creato per poterlo abitare e adoperare al meglio: la convinzione che si sottintende è che ogni cosa è quello che è e non quello che arbitrariamente ognuno pensa possa essere! Ebbene: non può sfuggire come nel modo di pensare dell’uomo contemporaneo tutta questa certezza non è più così chiara… ognuno, in base al proprio pensiero e al proprio libero arbitrio, può tranquillamente dare alla realtà il significato e il senso che più gli aggrada… non c’è più maschio e femmina… non c’è più padre e madre… non c’è più uomo e animale… tutto è relativo! Ho tanta nostalgia dell’ordine narrato dalla Bibbia… Buona giornata

 

p.s Una preghiera per Carla che torna al Signore nel quale ha creduto e sperato