Ci sono dei giorni in cui si vede tutto nero, si percepisce una estrema finitezza di tutto: di sè, delle persone, dei progetti, del senso delle cose… Non si capisce nemmeno il perchè! Sicuramente, a livello fisico, è il calo chimico della serotonina ma a livello interiore è la radicale consapevolezza della totale inconsistenza della nostra identità… se ci si concepisce come individui, solo una costante estraneazione dalla realtà, può assicurare una serenità interiore! A calcare la dose del malessere è questo versetto del Vangelo di oggi: «le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce». Le pecore non seguono chi non è pastore… e mi chiedo: “tutta la gente che sta lontano dalla Chiesa di Rovellasca lo fa perchè non riconosce la voce del Pastore?”… Allora vengono tutti i dubbi sulla propria idoneità al ministero, sull’incapacità a condurre una comunità… La salvezza è possibile solo nella dissoluzione della propria individualità! Ognuno di noi vale solo in quanto parte di un disegno molto più grande del proprio! Ognuno di noi è membro del corpo di Cristo ma non è Cristo! La secondarietà del proprio ministero è il criterio fondante per una fedeltà alla missione affidata! Pregate per i preti... non possono reggere senza preghiera! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Pier Antonio perchè possa sperimentare l’abbraccio del Padre misericordioso