Nel tempo d’avvento la liturgia non smette di ricordarci che siamo in attesa del Signore che viene. Sappiamo molto bene che non si tratta del Natale, del 25 dicembre per intenderci! Noi attendiamo che il Risorto torni e porti a compimento l’opera di redenzione del mondo affinchè tutto sia in Dio. Ma ci crediamo veramente? In che maniera scrutiamo la storia per scorgere la sua visita e non farcela scappare? Non è forse un monito, anche per noi, quanto dice Paolo “Dio non viene come un ladro”? Sì, perchè ho davvero l’impressione che la maggioranza degli uomini intenda la visita di Dio come la fine di tutto e non il fine… Sappaimo bene che anche Israele era in attesa del Messia. Le profezie dicevano che prima sarebbe dovuto tornare Elia a preparare la strada… ma il popolo non si è accorto di nulla! Sentite cosa dice Gesù del Battista: «io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto». Ecco: Elia è tornato nella persona del Battista ma gli occhi e il cuore degli israeliti non erano disposti ad accogliere quella visita! Non è chi ci deve venire il sospetto che anche noi, dovesse arrivare Gesù, non ce ne accorgeremmo alla stessa stregua? Vigiliamo! Buona giornata