Non c’è niente da fare: l’uomo non ha memoria del bene! Una volta che ha il “benessere”, del bene non si interessa più! È una costante di tutti i popoli: non appena la ricchezza economica e le frivolezze sono a portata di mano, la qualità e le ragioni della vita perdono drasticamente quota… I paesi dell’est, la Polonia in primis, da paesi ferventi si sono trasformati in poco tempo in paesi del bengodi! L’Italia ha vissuto il medesimo processo dagli anni settanta ad oggi… Il prodromi biblici di tale deriva sono ravvisabili nel popolo Israele appena insediato nella Terra promessa: «gli Israeliti abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti». Il salto della quaglia è lo sport più seguito dagli uomini: andare dove è più facile, godereccio, immediatamente fruibile… La fruibilità immediata della soddisfazione è molto più appetibile della faticosa conquista del vero, del bello e del buono! È su questo fronte che il maligno miete il numero più grande di vittime… Ce lo dobbiamo ricordare sempre: larga e spaziosa è la via della perdizione, mentre stretta e faticosa è la via della salvezza!  Buona giornata