Anche oggi la Liturgia della Parola mette in parallelo i due testamenti di Paolo e di Gesù. È la parte finale del loro discorso dove si mette in rilievo che non mancheranno le difficoltà a coloro che devono continuare la missione. Sembrano le parole di un papà o di una mamma ai propri figli: loro hanno fatto di tutto per dare gli strumenti necessari alla lotta… però ora non possono più garantire la loro presenza: è ora che loro se ne vadano e i figli prendano in mano la situazione e si diano da fare per continuare l’opera iniziata! In tutte le imprese umane c’è un momento in cui dobbiamo obbligatoriamente lasciare il timone… non è facile… ma ci tiene umili e ci fa capire che noi siamo parte di un’opera più grande della nostra! Noi abbiamo il compito di traghettare la nave per un certo tempo e poi tocca ad altri… L’autonomia, la gelosia, l’arroganza, la presunzione, hanno tutti il tempo contato. Facciamo memoria di quella massima lapidaria di Gesù: «Siamo servi inutili»! Il distacco si fa tanto più lieve quanto abbiamo preparato il nostro passaggio affidando ad altri le nostre esperienze e le nostre conoscenze! Occorre costruire una autentica comunione… Ecco la vera sapienza che non ha fine! Buona giornata