Sempre più viene avanti una mentalità immanentista, dove la realtà è rinchiusa dentro l’immediato, l’adesso, il temporale… l’aspetto escatologico è totalmente misconosciuto! Il Nuovo Testamento, però, ha invece una sottolineatura molto marcata della prospettiva oltre il tempo: il Vangelo di oggi ne è un esempio fenomenale: «se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba… se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro… se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”…». Tutto è messo al vaglio del giudizio particolare! Dio giudica gli stili di vita e in base a quelli sancisce il dono o la punizione! È fuori dubbio che nessuno si sente in dovere di rendere conto a qualcuno di sé… ognuno si considera come una persona autonoma, privo di una iniziazione che tiene conto degli abusi e della normalità! Occorre ritornare a leggere i nostri usi e costumi e normarli agli occhi della fede! Non va bene che i doni di Dio che ci offre siano oggetto di indifferenza e disinteresse… Tutto deve essere riferito a Lui! Non c’è niente che passa inosservato all’uomo! Torniamo saggiamente a prendere in considerazione quanti hanno vissuto in obbedienza di Dio: ne rimarremo edificati! Buona domenica